M.D.R. per “il Messaggero”
Un storia da incubo quella scoperta dalla polizia. Una donna di 50 anni, residente nella periferia del Prenestino, ha subito, nel giro di un mese, due lanci di bombe incendiarie a casa da parte dell'ex marito che non smetteva di maltrattarla, di picchiarla trasformandosi in un bombarolo.
E' stata la squadra mobile ad arrestare il responsabile, un uomo di 59 ora in carcere per una sfilza di reati: incendio doloso, maltrattamenti e atti persecutori nei confronti dell'ex compagna. La donna era arrivata quasi allo stremo. Nonostante le denunce e gli interventi delle forze dell'ordine, il suo stalker sembrava inarrestabile. L'uomo si materializzava sotto casa, la minacciava di morte, l'aggrediva. Una goccia cinese che sembrava non terminare mai. Poi, si è aperto il capitolo delle bombe incendiarie. Lui ha avuto la sfrontatezza, i primi di marzo, di presentarsi di notte sotto casa dell'ex e di farle esplodere l'ordigno sul terrazzo con il rischio che prendesse fuoco la casa.
L'ESPLOSIONE
Dopo la prima bomba, la polizia era intervenuta individuando l'ex marito ed arrestandolo. Il violento aveva ottenuto gli arresti domiciliari. Una misura che comunque aveva allarmato la vittima che s'era detta sicura che l'uomo le avrebbe fatto ancora del male. Pochi giorni fa, c'è stata la fotocopia della notte dei primi di marzo. Il persecutore è evaso dagli arresti domiciliari ed ha un'altra volta bersagliato con una bomba il terrazzo dell'ex.
La donna, terrorizzata, conosceva bene la violenza e la cattiveria di quell'uomo di cui si era innamorata tanti anni fa. Era così convinta che l'uomo avrebbe colpito ancora, che si era preparata in camera da letto alcuni secchi d'acqua per fronteggiare un altro rogo. Proprio così come è accaduto.
Ecco che dopo la seconda molotov, l'ex è stato raggiunto dalla polizia a casa dove lui ha cercato di negare di essere il dinamitardo. Ma era già la seconda volta in pochi giorni, poi la polizia ha visionato alcune telecamere vicino alla casa della vittima che hanno ritratto il violento. L'uomo non aveva avuto alcuna incertezza a evadere dai domiciliari per fare del male alla sua ex. Voleva questo, continuare a rovinarle la vita, ogni giorno, tutti i giorni e tutte le notti.
IL PROVVEDIMENTO
E' subito scattato un provvedimento della magistratura sotto forma di ordinanza di custodia cautela in carcere. Non sono stati più sufficienti gli arresti domiciliari, l'uomo è stato prelevato da casa e portato direttamente e immediatamente in carcere. Almeno fino a quando rimarrà chiuso in una cella non potrà più organizzare una rete di violenza ed intimidazioni nei confronti dell'ex.
I due si sono conosciuti tanti anni fa. Si erano subito piaciuti, innamorati. Un rapporto di fiducia e di rispetto reciproco. Dopo pochi anni, lui è diventato violento, agguerrito e manesco nei confronti della donna e continuava a farlo anche dopo la fine del loro rapporto. E l'uomo l'ha continuata a umiliare e colpire fino all'arresto.