CACCIA AI SABOTATORI - ZELENSKY CACCIA DUE SUOI GENERALI: “TRADITORI E INCAPACI, NON C'È POSTO PER LORO” - I DUE ALTI UFFICIALI SONO NAUMOV ANDRIY OLEHOVYCH, EX CAPO DELLA SICUREZZA INTERNA NAZIONALE, E KRYVORUCHKO SERHIY OLEXANDROVYCH, EX CAPO DEI SERVIZI D'INFORMAZIONE (USBU) PER LA REGIONE DI KHERSON PRESA DAI RUSSI TRE SETTIMANE FA - I DUE NON SAREBBERO AGENTI AL SERVIZIO DI MOSCA, MA UFFICIALI DI VECCHIO STAMPO CHE HANNO SERVITO NELL'ESERCITO SOVIETICO PRIMA DEL CROLLO DELL'URSS E ADESSO FATICANO A STARE AL PASSO CON I RITMI E GLI OBBIETTIVI DEI NUOVI UFFICIALI…

-

Condividi questo articolo


volodymyr zelensky volodymyr zelensky

Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

«Non ho tempo adesso di occuparmi dei traditori. Ma presto saranno tutti individuati e puniti». Volodymyr Zelensky li ha chiamati proprio così i due generali silurati nel suo comunicato inusualmente lungo diffuso tardi l'altra sera: «traditori» e per giunta «militari e alti ufficiali che non sanno decidere dove sia la loro patria, che violano il giuramento di fedeltà al popolo ucraino e non difendono la sua libertà e indipendenza».

 

GUERRA IN UCRAINA - SOLDATO CON IL LANCIARAZZI GUERRA IN UCRAINA - SOLDATO CON IL LANCIARAZZI

Sembra un fulmine a ciel sereno nel pathos di patriottica unità contro il nemico comune che da sei settimane ha serrato i ranghi ucraini, anche se in verità la caccia a «spie e traditori» e il clima di sospetti generalizzati non hanno fatto che crescere con il protrarsi della guerra. I due alti ufficiali sono Naumov Andriy Olehovych, ex capo della Sicurezza Interna nazionale, e Kryvoruchko Serhiy Olexandrovych, ex capo dei servizi d'informazione (Usbu) per la regione di Kherson, quest' ultima presa dai russi tre settimane fa, ma dove adesso le truppe ucraine stanno contrattaccando.

 

Due «ex» in verità, ma pare che avessero ancora forti influenze sulla macchina bellica.

soldati ucraini a mykolaiv 2 soldati ucraini a mykolaiv 2

Durante tutta la giornata i portavoce della presidenza non hanno fornito nessun'altra informazione, non si conoscono le circostanze delle accuse.

 

Sia i social che i media nazionali sono estremamente parchi di dettagli, si limitano a riportare la nota ufficiale. Il commento che va per la maggiore è che i due non sarebbero agenti al servizio di Mosca, ma piuttosto ufficiali di vecchio stampo che nella giovinezza avevano servito nell'esercito sovietico prima del crollo dell'Urss e adesso faticano a stare al passo con i ritmi e gli obbiettivi dei nuovi ufficiali cresciuti e addestrati dopo la guerra del Donbass e della Crimea nel 2014, formati dalle accademie britanniche e statunitensi. Va aggiunto che le forze armate ucraine stanno ora passando da una fase iniziale di assetti difensivi ad una molto più dinamica volta a contrattaccare attivamente ed in questa logica vengono eliminati gli ufficiali incapaci di stare al passo.

 

soldati ucraini a mykolaiv soldati ucraini a mykolaiv

Ma non è neppure escluso che il problema sia molto più grave e vada inquadrato nel contesto più generale di quella che viene chiamata ovunque «la caccia ai sabotatori».

Il tema l'abbiamo incontrato in tutte le città visitate: da Leopoli, a Kiev e nei villaggi attorno, nelle stazioni ferroviarie e nei punti di interesse nazionale e anche qui a Kharkiv.

 

Nasce dalla convinzione generalizzata nella popolazione e tra i quadri dirigenti politici e militari per cui gli elementi più filorussi del Paese potrebbero attivarsi come quinte colonne della forza d'invasione. Praticamente non c'è giornalista locale o straniero che non sia stato fermato, alcune volte anche brutalmente, dai soldati o dai volontari della protezione civile con la richiesta di mostrare i documenti e soprattutto provare di non essere un sabotatore russo.

 

soldati ucraini a mykolaiv soldati ucraini a mykolaiv

Spesso siamo stati costretti a cancellare foto e video, che, secondo gli ucraini, una volta messi in rete potrebbero aiutare le artiglierie russe ad individuare gli obiettivi da colpire. Del resto, tali precauzioni nascono da fatti concreti. Durante i primi giorni della battaglia per la capitale, quando le teste di cuoio russe erano attestate all'aeroporto di Hostomel, cellule di combattenti russi erano riuscite a causare il caos a colpi di mitra e bombe a mano quasi sino a Maidan. E i responsabili della Difesa fanno sapere di avere messo fuori combattimento 20 cellule nemiche, oltre a 350 agenti arrestati in tutto il Paese dal 24 febbraio.

un soldato ucraino a kharkiv un soldato ucraino a kharkiv

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGO-SPIFFERA: SUSSURRI & RUMORS - COSA HA SBIANCHETTATO DALLE SUE CHAT MARIA ROSARIA BOCCIA? LA PERIZIA SUI 13 DISPOSITIVI DELL’EX AMANTE DI SANGIULIANO SARÀ LUNGHISSIMA: NON SOLO PER LA QUANTITÀ DI DOCUMENTI, FOTO E VIDEO, MA ANCHE PER VALUTARE COSA È STATO CANCELLATO IN QUESTI MESI – I MISTERI DEL BAYESIAN NON FINISCONO MAI: CHE FINE HA FATTO LA VALIGIA “FORTIFICATA” IN TITANIO IN CUI MIKE LYNCH CUSTODIVA I SEGRETI DELL’INTELLIGENCE DI MEZZO MONDO? – PERCHÉ ALMA FAZZOLARI HA LASCIATO IMPROVVISAMENTE TIM? – GIAMPIERO ZURLO DICE “MESSA” – LA STRATEGIA DI ANDREA ORCEL PER PRENDERSI COMMERZBANK: TEMPI LUNGHI, NO ALLO SCONTRO CON IL GOVERNO TEDESCO

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

DAGOREPORT - L’IPOTESI DI (CON)FUSIONE TRA F2I E IL GRUPPO VENETO DI MARCHI INDISPETTISCE CDP E IL GOVERNO. RAVANELLI RESTA ALLA FINESTRA? E FRENI FRENA – IL PATRON DI SAVE, SOCIETÀ DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA, VERONA E BRESCIA, SI SAREBBE MESSO IN TESTA DI FONDERE LA SUA SGR FININT INFRASTRUTTURE NIENTEPOPODIMENO CHE CON LA SOCIETÀ F2I. MARCHI HA GIÀ PRESENTATO IL PROGETTO A PALAZZO CHIGI E AL MEF, ED È PROSSIMO A UN INCONTRO ANCHE CON GIUSEPPE GUZZETTI, MA NELLE STANZE DEI BOTTONI MELONIANI SONO DUE GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE…