Carlo Cambi per “la Verità”
Dicono che da due giorni non faccia altro che passeggiare su e giù nel suo lussuoso e vasto appartamento al piano nobile del Sant' Uffizio. Medita sulla sventura, ma forse anche la rivincita attraverso l'Ordine di Malta. Tolto lui, tra i Cavalieri rischia di scoppiare una «guerra» che indebolisce le finanze e il prestigio del Papa. Va su e giù negli oltre 300 metri quadrati con tutti i comfort, compresa una cucina iperattrezzata con tanto di cappa aspirante tecnologica che non manda fumi all'esterno, accudita da due suore «domestiche».
I maligni dicono che la cappa serve a evitare che si confonda il fumo della cottura dell'agnello - uno dei piatti preferiti da sua eminenza, che mai ha dimenticato la sua Sardegna, tanto da averla beneficata con 100.000 euro spediti alla Caritas a Ozieri, dove guardacaso si fanno i sospiri - con la fumata del Conclave, cui Angelo Maria Becciu, per volere del Papa, non potrà più partecipare, ma da cui sperava un giorno di uscire successore di Pietro.
papa franceco con matthew festing 1
Il «licenziamento» di giovedì è stato per Becciu - intimo di Bergoglio - inspiegabile. Giovedì il cardinale di Pattada si è presentato da Bergoglio con la solita lista di santi e beati da promuovere. Lui è prefetto (ora emerito) della Congregazione delle cause dei santi. Ma, finito di leggere, il Papa lo ha stoppato e gli ha detto: da ora non sei più cardinale. Proprio mentre stava per cominciare l'ennesima riunione ristretta con il segretario di Stato, Piero Parolin, il gesuita che tiene i conti del Vaticano, padre Jorge Guerrero Alves, Fabio Gasperini il segretario dell'Apsa, che è la banca centrale del Papa, e monsignor Nunzio Galantino, che dell'Apsa è presidente.
albrecht freiherr von boeselager ordine di malta
Questo conclave si tiene da mesi tutte le settimane per cercare di mettere una toppa al buco milionario londinese. Le dimissioni «spintanee» del porporato sardo aprono un'altra voragine in Vaticano: sia diplomatica che finanziaria. Francesco, nel 2017, per fare fuori del tutto il cardinale americano tradizionalista Raymond Leo Burke lo sollevò dall'incarico come padre spirituale dello Smom e ci ha spedì Becciu. Lo scopo? Riportare il sovrano Ordine di Malta alla totale obbedienza al Vaticano, cercando anche di non perderne la potenza finanziaria.
Nel sovrano Ordine di Malta è in corso da anni una «guerra» tra la frazione franco-tedesca, guidata dal Cancelliere dell'Ordine, il barone tedesco Arbrecht Freiherr von Boeselager, che da 40 anni è al comando della burocrazia dello Stato che ha sede in via dei Condotti a Roma, e l'anima americana anglosassone. Fu proprio Boeselager a perorare l'uscita di scena del precedente Gran Maestro, il britannico Matthew Festing, che dovette dare le dimissioni durante un'udienza con Bergoglio, perché aveva osato espellere Boeselager dal «governo».
GIACOMO DELLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETTO
Ma Boeselager restò cancelliere, i Cavalieri scelsero come Gran Maestro il nobile italiano Fra' Giacomo Dalla Torre, che con la nuova costituzione voleva rinsaldare i legami con il Vaticano. Ma Dalla Torre è scomparso in aprile senza aver compiuto l'opera. E la guerra tra i tedeschi che vogliono totale autonomia dalla Chiesa, desiderano una gestione del tutto staccata delle finanze dal rapporto con il Vaticano, in linea sostanzialmente con la nuova teologia della chiesa nazionale voluta dal cardinale bavarese Marx (che strizza l'occhio anche alla pastorale Lgbt e la parte più tradizionalista è riesplosa più forte.
Toccava ad Angelo Becciu fermarla e infatti il cardinale sardo alle lettere di Boeselager, che cercava di convocare per novembre a Roma un capitolo generale per eleggere finalmente il successore di Dalla Torre, ha opposto il fatto che toccava a lui gestire la transizione al governo dell'Ordine - ora è retto ad interim dal portoghese Fra' Ruy Gonçalo do Valle Peixoto de Villas Boas - e portare all'approvazione della nuova costituzione.
L'improvvisa perdita della berretta cardinalizia apre una crisi anche in via dei Condotti. A questo punto sono possibili due scenari: o Bergoglio ha già in mente un nuovo Gran Maestro, oppure la fazione tedesca della Chiesa è ormai la vera forza. Significherebbe che il cardinale Reinhard Marx - peraltro intimo dell'Elemosiniere del Papa, Konrad Krajewski che molti vogliono successore in pectore di Bergoglio per le sue idee progressiste - ha vinto e il nuovo Gran Maestro deve essere un tedesco fedele alla nuova linea. Il segno della vittoria? Il siluramento di Angelo Becciu.