I CAGACAZZI DEL MURETTO – A NOVARA UN AUTISTA DI AUTOBUS SI È BECCATO UNA MULTA DA 160 EURO PER ESSERSI SEDUTO SU UN MURETTO A CHIACCHIERARE IN ATTESA DI ENTRARE AL LAVORO – I VIGILI GLI CONTESTANO DI AVER VIOLATO IL RIGIDISSIMO REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA: “IN QUESTA PIAZZA ABBIAMO VISTO DI TUTTO. PERSONE CHE DORMONO, CHE DEFECANO, CHE SI LAVANO LE PARTI INTIME ALLA FONTANELLA. HO RISPOSTO CHE NON VEDEVO IL MOTIVO DI ALZARMI E LORO…

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Claudio Bressani per “La Stampa”

 

piazza garibaldi novara 1 piazza garibaldi novara 1

Centosessanta euro di multa per essersi seduto su un muretto a chiacchierare in attesa di prendere servizio. A essere sanzionato dai vigili non è stato qualcuno che infastidiva i passanti ma un autista della Sun, l'azienda di trasporto pubblico locale partecipata dal Comune.

 

La vicenda, capitata l'altra sera a Novara, è destinata a riaccendere il dibattito sul Regolamento di polizia urbana, già oggetto di vivaci polemiche quando fu adottato nel 2018. È accaduto in piazza Garibaldi, di fronte alla stazione ferroviaria, dove fanno capolinea tutti gli autobus urbani e dove avviene il cambio degli autisti a fine turno.

autobus novara autobus novara

 

Fabio Saladino, 40 anni, di Novara, dal 2017 alla Sun, venerdì aveva un orario spezzato, con tre ore di stacco pomeridiano. Alle 17,10 doveva riprendere servizio sulla linea 5. «Sono arrivato un po' in anticipo - racconta - e mi sono messo a chiacchierare con gli altri colleghi, una decina, che aspettavano d'iniziare il lavoro. Ero in divisa, come tutti».

 

L'azienda di trasporto ha lì un chiosco di pochi metri quadri, usato soprattutto d'inverno ma inutilizzabile ora che c'è da mantenere il distanziamento. In ogni caso nella bella stagione gli autisti hanno sempre preferito sostare all'aria aperta. Saladino si è seduto sul muretto di cemento che delimita la piazza, lungo una quindicina di metri, quando si sono avvicinati due agenti.

 

muretto piazza garibaldi novara muretto piazza garibaldi novara

Racconta l'autista: «Mi hanno detto: "Gentilmente può alzarsi? Lì non si può stare seduti". Ho chiesto perché, visto che non ci sono cartelli. "C'è un regolamento del 2018, se non si alza dobbiamo farle la multa". E dal 2018 venite adesso? Gli autisti da decenni si siedono qui ogni giorno. In questa piazza abbiamo visto di tutto: persone che bevono alcolici in violazione di un'ordinanza comunale, che dormono, che defecano, che si lavano le parti intime alla fontanella.

 

piazza garibaldi novara piazza garibaldi novara

E tanti che si siedono su questo muretto, anche i tassisti e i passanti. Ho risposto, con molta calma, che non vedevo il motivo di alzarmi: "Non sto urlando, né schiamazzando, né infastidendo nessuno. Non faccio nulla di male. Se ritenete che violi qualche norma, qui ci sono i miei documenti"». Gli hanno contestato l'articolo 11, comma 2, lettera B del Regolamento di polizia urbana perché «si sedeva e sostava sul muro di cinta situato in piazza Garibaldi fronte hotel Cavour».

 

Pietro Di Troia - comandante vigili novara Pietro Di Troia - comandante vigili novara

Un comportamento che avrebbe messo a repentaglio la «Sicurezza urbana»: così è intitolato l'articolo 11, che vieta tra l'altro di «sedersi o salire sui monumenti, e/o sostare sui basamenti degli stessi, sui fabbricati, sui manufatti, sui lampioni, sui muri di cinta». Sanzione prevista: da 80 a 500 euro.

 

«Ho scoperto ieri - dice Saladino - che quello è un monumento, abbiamo sempre creduto fosse una panchina. Avendomi preso i documenti, non ho potuto entrare in servizio e ho saltato le prime due corse. Mi sono sentito preso in giro. Lunedì sentirò un legale». Il comandante della polizia locale, Pietro Di Troia, interpellato sull'episodio, ha risposto laconico: «Non mi risulta». La vicenda ricorda quella avvenuta nel 2010 a Vigevano, quando due ragazze furono multate per essersi sedute sui gradini del basamento di una statua in piazza Ducale in un pomeriggio di fine giugno. Anche in quel caso 160 euro a testa per violazione del Regolamento di polizia urbana, sanzioni poi annullate dal giudice di pace. A verbalizzarle era stato personalmente il comandante: lo stesso Di Troia, all'epoca in servizio a Vigevano

 

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