Estratto dell’articolo di Giuseppe Legato per www.lastampa.it
Non servono i followers, che pure sono tanti (37 mila), per raccontare la cifra (e la genesi) dell’omicidio di Claudia Iacono, madre di due figli, uccisa a 39 anni a Montreal alle 16,28 del 18 maggio scorso. […] sei colpi di pistola esplosi mentre la donna sta parcheggiando il Suv nella zona commerciale “Il Triangolo”. Agguato mafioso. Dubbi? Zero.
Perché più dei social fanno le parentele: Claudia era la moglie di Anthony Gallo, nuora di Moreno Gallo boss di Cosa Nostra canadese, in passato storicamente legato al clan Rizzuto (poi da lui tradito) ucciso il 10 novembre 2013 ad Acapulco con nove colpi di pistola da un killer vestito di nero che lo sorprese a tavola (a cena) nel ristorante “Forza Italia”.
Tre mesi fa, Leonardo Rizzuto, figlio del boss Vito scampa a un agguato sull’autostrada provinciale 440 nella giurisdizione della Sûreté du Québec. In due gli sparano contro 6 colpi di calibro 9, la fiancata della Mercedes GLE 53 diventa groviera, lo feriscono alla spalla e al torace, lui riesce a proseguire la sua corsa nascondendosi nel parcheggio di un’agenzia di pompe funebri. Miracolosamente vivo.
Corsi e ricorsi. Pallottole che rimbalzano da un campo all’altro. Sangue che chiama sangue. Occhio alle date: il 10 novembre 2010 – stesso giorno e mese di Gallo - era stato ammazzato Nick Rizzuto. Stava pranzando in casa a Montreal, un cecchino gli ha sparato con un puntatore di precisione. Uno sniper. Morì a 86 anni. Scambio di scortesi anniversari, verrebbe da dire.
Per gli investigatori canadesi […] la pista affonda in questa guerra mai sopita tra criminali calabresi e siciliani, un “botta e risposta” durato decenni, intervallato da fragili pax mafiose che radica in tempi nel momento in cui – cioè - i Rizzuto organizzarono “l’acquisizione siciliana” nel 1978, della mafia di Montreal dall’organizzazione Cotroni, gente dalla Calabria. Una faida con perdite (decine di morti) per entrambi i gruppi: boss, galoppini, trafficanti e spacciatori uomini d’affari e mezze calzette: il piombo non fa questioni di origine e grado.
Ma basta questo? Basta il richiamo ancestrale della vendetta, il Dna di rivalsa dei gruppi mafiosi e paramafiosi per spiegare la lunga scia di sangue che colora la cartina di delitti in Nord America? Pare proprio d no. […] In ballo ci sarebbe il controllo del porto di Montreal uno scalo «centrale per il mercato della droga da (e per) New York […]
Spazi immensi, business sconfinati che forse raccontano anche perché - da queste parti - tra il 2017 e il 2019 sette narcos siano stati uccisi. Dettaglio: in base a organici e investimenti nello scalo in questione […] venivano controllati soltanto 20/25 container al giorno: meno dell’1% di quelli sbarcati sulle banchine da tutto il mondo. E poi c’è il ventre molle dei territori al confine: le riserve indiane dove non c’è sovranità nazionale. […] Non a caso la rotta canadese è considerata una delle più opportune per attribuire ai container la cosiddetta «patente di verginità» rispetto ai parametri di rischio utilizzati dalla polizia delle frontiere nelle indagini degli invii legati anche ai porti di transito.
«Ancora – aggiunge Nicaso – c’è il tema delle droghe sintetiche nelle cui sperimentazioni il Canada è il paese leader nel mondo». Un altro business planetario. «Ormai in Nord America, il Fentanyl ha soppiantato completamente la cocaina. Sono droghe molto forti e costano di meno - spiega il docente, hanno sintetizzato l’eroina, stanno sintetizzando la cocaina con la cocaina rosa, hanno sintetizzato i cannabinoidi con un thc molto più alto e un costo più basso rispetto, per esempio, a quello garantito in paesi dove la marijuana è stata legalizzata».
A contendersi questo mondo non c’è la ‘ndrangheta […] C’è invece un “melting pot” criminale che registra «componenti calabresi, siciliane, pugliesi e addirittura franco-canadesi» dice Nicaso. […]