DA CATECHISTA A VENDITRICE DI SEX TOYS: LA STORIA DI DANIELA TENNA – IL SUO RACCONTO: “AFFITTAVO PARTE DEL MIO APPARTAMENTO A TORINO, CON IL COVID NON RIUSCIVO PIÙ A LAVORARE E MIO FIGLIO PROPOSE DI VENDERE SEX TOYS SU INTERNET” - "I MIEI FRATELLI MI CHIAMAVANO ‘LA SANTA’. SONO STATA ANCHE UNA CATECHISTA" – “L'OGGETTO PIU' GETTONATO? IL RABBIT”, CIOÈ UN VIBRATORE DOTATO DI DUE MOTORI: UNO PER LA STIMOLAZIONE INTERNA DEL PUNTO G E UNO PER LA STIMOLAZIONE ESTERNA DEL CLITORIDE…

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Estratto dell’articolo di Francesca Angeleri per www.corriere.it

 

Daniela Tenna Daniela Tenna

[...] Questa è la storia di Daniela Tenna che oggi è a capo di Yorokobi, un e-commerce di sex toys. Il suo è un approccio divertente e inclusivo. Insomma, moderno.

 

Tenna, prima di cosa si occupava?

«Per 25 anni ho lavorato con mio padre nell’ambito della progettazione editoriale. Avevamo un’agenzia che poi abbiamo chiuso in maniera difficoltosa. Poi, tramite un’amica, sono andata a vivere con i miei figli in un bell’appartamento in corso Vittorio. Non sarei però riuscita a mantenerlo se non lo avessi in parte affittato come b&b. Dal 2016 al 2019 sono passate almeno mille persone provenienti da tutto il mondo».

 

E poi è arrivato il Covid.

SEX TOYS - RABBIT SEX TOYS - RABBIT

«E non riuscivamo ovviamente più a lavorare. Feci un corso per l’e-commerce. Ma a quel punto non sapevo cosa vendere».

 

E come sono saltati fuori i sex toys?

«Una sera ci ritrovammo al tavolo con i miei figli, che hanno 29 e 24 anni, e il mio compagno. Avevamo un cartellone davanti e ognuno sparava un po’ di idee. Dagli igienizzatori alle docce portatili per animali. Poi, il maggiore, tirò fuori i sex toys».

 

Ne era «digiuna» fino a quel momento?

«Sa come mi chiamavano i miei fratelli? La santa. Arrivo da una famiglia molto credente. Sono stata anche una catechista. I ragazzi mi prendono in giro e mi dicono che dovrò scrivere un libro: dal catechismo ai sex toys».

 

Meglio i sex toys?

«Io sono una persona normale, lo ero prima e lo sono adesso. È per questo che le persone si approcciano volentieri. Ero preoccupata di cosa avrebbero pensato i miei genitori. Mi dissero: “Chissà cosa dirà la gente?”. Risposi che ho 58 anni e di quello che pensano gli altri non mi interessa più niente».

 

Daniela Tenna Daniela Tenna

Il suo fratello più piccolo era Paolo Tenna. Di cosa penserebbe lui le importerebbe?

«Mi sembra di sentirlo, a volte. Di vederlo. E mi ripete “Dai che ce la fai”. Paolo era una persona stupenda, sorrideva sempre. Quando avevo il b&b mi chiamava e mi chiedeva: “Come va il turismo a Torino, Dani?”. […]».

 

Tra i vari modelli in commercio, qual è il più gettonato?

«Intramontabile resta il “Rabbit”».

 

Questo è il suo terzo cambio vita. Come si sente?

«Molto meglio di prima. Io oggi mi occupo di sesso, ma non sono diventata una femme fatale. Vado agli incontri e ne parlo in maniera libera, non sono un’esperta, non voglio fare la parte della sessuologa, ma sono la dimostrazione vivente che giocare con il sesso è un modo bello e sano di farlo.

 

SEX TOYS - RABBIT SEX TOYS - RABBIT

Basta con la performance, con il sentirci sempre inadeguati e inadeguate, con quel giudizio dentro cui siamo cresciuti. Giocare con il sesso fa bene al rapporto, al corpo, alla psiche. Yorokobi in giapponese significa piacere, felicità, dare gioia a sé e agli altri. La nostra pagina Instagram ha contenuti di valore». […]

 

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