CERCANSI VOLONTARI… CON LE BUONE O CON LE CATTIVE – L’ESERCITO UCRAINO È IN CERCA DI UOMINI DA MANDARE AL FRONTE E LO FA ANCHE IN MODO RUVIDO – CIRCOLANO SEMPRE PIU’ STORIE DEI METODI BRUTALI USATI DAI SOLDATI DI KIEV: BOTTE, MINACCE, PISTOLE PUNTATE IN FACCIA E CAMIONETTE CHE GIRANO PER LE CITTÀ E PRELEVANO PERSONE PER STRADA DA MANDARE AL FRONTE – SE LA RUSSIA COSCRIVE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE PER DECRETO, L'UCRAINA...

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Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica

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Una mattina di novembre, verso le otto, Romain Mille si è sentito precipitare in un pessimo film d’azione. Mentre stava camminando per andare al lavoro, un minivan bianco ha inchiodato accanto a lui. La portiera scorrevole si è spalancata e due ceffi in mimetica sono saltati fuori e hanno cercato di trascinarlo nel veicolo. «Mi sono salvato soltanto perché ho tirato fuori il passaporto francese», ci racconta al telefono. […]

 

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Il minivan è diventato lo squalo bianco di Kharkiv: gira lentamente per le vie laterali della città e inghiotte uomini da mandare al fronte[…]«Lo conoscono tutti e tutti ne sono terrorizzati», […] Nel minivan sparisce chiunque sia vagamente capace di impugnare un fucile. L’Ucraina è stanca, l’ondata di volontari dei primi mesi, del primo anno, si è esaurita.

 

E il governo, a giudicare dalle testimonianze che rimbalzano ogni giorno anche sui social, sta usando metodi discutibili per ingrossare le fila dei soldati ad Est. In questi giorni, due militari che picchiavano e minacciavano con una pistola un ragazzo inerme, ripresi di nascosto in un video diventato virale, sono finiti sotto inchiesta.

 

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«So di gente che non esce più di casa», rivela Romain. E non solo a Kharkiv. «Un ragazzo, Nicola, è stato caricato sul famigerato minivan e portato in un edificio dove c’era altra gente prelevata per strada. I ceffi in mimetica volevano che si arruolasse da volontario. Lui ha chiesto di vedere un avvocato ed è stato mandato a casa. Ma poco dopo gli sono arrivate minacce dagli stessi uomini che lo avevano prelevato per strada. E adesso non mette più piede fuori dal suo appartamento per paura di finire nelle trincee del Donbass».

 

Il governo ucraino, a corto di soldati, forse non vuole somigliare alla Russia che coscrive centinaia di migliaia di persone per decreto. Ma a Est l’aria è cambiata, la guerra di posizione ha fame di braccia. E a Kiev l’anarchia regna sovrana[…]  Il presidente Volodymyr Zelensky l’ha promessa, una riforma: a Repubblica il segretario del Consiglio per la sicurezza Oleksiy Danilov ha detto persino che «è imminente». Ma intanto le oscure agenzie di reclutamento […]  hanno cominciato anche a sequestrare e terrorizzare i disabili.

 

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Ce lo conferma anche l’avvocatessa Nataliya Prodanets, che si occupa di molti ragazzi arruolati a forza. «Gli uomini del reclutamento cercano di esercitare violenza psicologica e fisica perché la gente firmi i contratti da volontario, anche quelli che sarebbero esentati dal servizio militare per problemi di salute». […] ». A volte i reclutatori «fanno finta anche di ignorare i certificati medici».

 

Nataliya sta assistendo un 22enne malato che potrebbe evitare di andare in guerra. I militari che hanno cercato di convincerlo a firmare gli hanno raccontato che, si fosse rifiutato, l’avrebbero comunque spedito a Donetsk, «senza addestramento». […]

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