Francesco Bisozzi per "il Messaggero"
Se avessero potuto fare una domanda al premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di fine anno, i proprietari di immobili gli avrebbero probabilmente chiesto se ha valutato attentamente le conseguenze che provocherà la proroga del blocco degli sfratti al 30 giugno. La decisione di sospendere gli sfratti era stata presa durante il primo lockdown: il blocco sarebbe dovuto durare fino all' estate, ma il governo lo ha prima esteso al 31 dicembre e poi con il Milleproroghe al 30 giugno. L' ennesimo stop equivale a una dichiarazione di guerra agli occhi dei proprietari di immobili, molti dei quali in questi giorni hanno scritto al Messaggero per far sentire la loro voce: alcune lettere (più di 100 ne sono giunte in redazione) sono pubblicate in pagina.
GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI
Per tanti il canone di locazione costituisce l' unica fonte di reddito e adesso non riescono più ad andare avanti. I proprietari ritengono innanzitutto che la misura sia poco selettiva, dal momento che ne beneficiano pure gli inquilini che avevano smesso di pagare l' affitto prima dell' inizio dell' emergenza e non solo quelli caduti in rovina per effetto del virus.
Si sentono per la maggior parte abbandonati al loro destino: nonostante molti di loro non riscuotano da mesi l' affitto a causa della pandemia, finora non hanno avuto diritto a nessun ristoro. Confedilizia, la storica associazione dei proprietari, ha più volte fatto notare l' insostenibilità della situazione che si è venuta a creare per le persone che vivono di investimenti immobiliari. Il governo però alla fine ha optato per una soluzione che di fatto legittima situazioni di illegalità consolidate, come sottolinea il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
LE VITTIME
Tra le vittime del blocco degli sfratti ci sono famiglie rimaste senza lavoro che senza riscuotere l' affitto non arrivano a fine mese, proprietari alle prese con inquilini che non pagano da prima che comparisse il Covid-19 e che hanno approfittato della pandemia e del paracadute dello Stato per continuare a occupare l' immobile in cui si trovano, lavoratori che hanno investito i risparmi di una vita per comprare l' appartamento dei loro sogni ma che poi non hanno potuto varcare la soglia della loro nuova casa visto che i vecchi inquilini una volta deflagrata l' emergenza sanitaria non si sono più trasferiti.
giuseppe conte roberto gualtieri
La proroga vale limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all' adozione del decreto di trasferimento di immobili pignorati e abitati dal debitore e dai suoi familiari. I proprietari di immobili hanno chiesto a più riprese che il blocco invece non facesse presa sulle sentenze esecutive di sfratto pronunciate prima del lockdown e premono affinché vengano messi in pista adeguati ristori a favore di tutti i proprietari che ospitano inquilini divenuti morosi per effetto della pandemia.
Così il presidente di Confedilizia: «La proroga in pratica porta a quasi un anno e mezzo il periodo di requisizione di immobili privati, appartenenti nella massima parte a famiglie di piccoli risparmiatori. Il tutto senza alcun risarcimento in favore dei proprietari, a cui è stato persino chiesto di continuare a pagare l' Imu».
Se il blocco sarà confermato, Confedilizia teme che molti proprietari abbandoneranno l' affitto tradizionale, a tutto svantaggio delle famiglie in cerca di casa e con grave danno per l' intera economia. «Il mercato immobiliare ne uscirà fuori paralizzato. Molti terranno la loro casa vuota, in attesa per esempio di cederla a un figlio. Per questo riteniamo che la strada da seguire non sia quella del blocco degli sfratti. Occorre individuare le situazioni di difficoltà e disporre interventi di sostegno a carico dello Stato e non dei privati cittadini», continua Giorgio Spaziani Testa. La proroga del blocco degli sfratti era stata chiesta a gran voce dai sindacati inquilini, che alla fine sono stati accontentati.
TAM TAM SUI SOCIAL
La protesta dei proprietari si sta diffondendo anche sui social. Su Facebook per esempio fioriscono gruppi di titolari di immobili occupati che avevano una situazione di sfratti esecutivi già prima del lockdown e che a causa del Milleproroghe si vedono ora costretti ad aspettare altri sei mesi. L' amministratrice di uno di questi gruppi, Eva Z., ci spiega: «Per molti di noi lecase in oggetto di sfratto rappresentano l' unica fonte di reddito. La situazione è grave. Vorremmo che il governo ascoltasse le nostre richieste: la proroga va ridotta a 3 mesi se non è possibile eliminarla del tutto, servono ristori per i proprietari e lo stop al pagamento dell' Imu per il periodo in cui la sospensione sarà valida».