CHE BOTTA DI CUNEO – UN ALPINISTA RIMANE PER OTTO ORE SOSPESO A 2500 METRI DI QUOTA: STAVA SCALANDO UNA MONTAGNA IN VALLE MAIRA (PROVINCIA DI CUNEO) QUANDO È PRECIPITATO MA FORTUNATAMENTE LA CORDA LO HA TRATTENUTO – L’OPERAZIONE DI RECUPERO È DURATA ORE E HA IMPEGNATO 16 PERSONE

-

Condividi questo articolo


alpinista rimane appeso per 8 ore a 2500 metri in valle maira alpinista rimane appeso per 8 ore a 2500 metri in valle maira

Lorenzo Briotti per www.blitzquotidiano.it

 

Giornata di apprensione sulle Alpi per un salvataggio di un alpinista molto complicato, durato 8 ore e avvenuto sabato 27 febbbraio in Valle Maira, Piemonte, provincia di Cuneo. L‘alpinista salvato dai soccorsi è rimasto otto ore sospeso in parete a 2.500 metri di quota. Insieme a un compagno stava scalando il Camino Palestro per raggiungere la Rocca Castello quando è precipitato per una decina di metri: la corda lo ha trattenuto.

 

Alpinista resta sospeso in parete a 2500 metri di quota per 8 ore

alpinista rimane appeso per 8 ore a 2500 metri in valle maira 2 alpinista rimane appeso per 8 ore a 2500 metri in valle maira 2

L’alpinista ha riportato un trauma al torace e a un braccio, oltre a varie contusioni. Niente di grave. Però, per quanto fosse esperto e preparato, non era in condizioni di proseguire. “E’ stato un intervento difficile”, commenta Luca Giaj Arcota, 52 anni, presidente del Soccorso alpino e spelelogico piemontese, che ha partecipato alle operazioni.

 

“La nostra squadra cuneese – spiega – ha fatto un lavoro eccelso. L’alpinista aveva solo alcuni traumi, ma finché non lo raggiungi non puoi saperlo”. I soccorritori, tra cui una sanitaria, si sono portati a piedi o con gli sci fino al Colle Greguri (2.319 metri), da dove hanno potuto scegliere l’itinerario più adatto per raggiungere i due alpinisti.

 

alpinista rimane appeso per 8 ore a 2500 metri in valle maira 3 alpinista rimane appeso per 8 ore a 2500 metri in valle maira 3

Una zona impervia, tra pareti di roccia e terreno misto di neve e ghiaccio. Il recupero si è svolto “dall’alto”. L’alpinista, sempre tenuto in contatto con una operatrice sanitaria per il monitoraggio delle sue condizioni fisiche, è stato recuperato con un articolato sistema di paranchi. Poi, insieme agli operatori, è sceso per una via che nel frattempo era stata attrezzata con delle corde fisse.

 

Dal Colle Greguri alla zona di Chiappera (nel territorio del Comune di Acceglio) ha potuto proseguire a piedi. Quindi è stato accompagnato in ospedale.

 

Sedici persone impiegate nel salvataggio

Nelle operazioni di salvataggio sono state impegnate sedici persone

alpinista rimane appeso per 8 ore a 2500 metri in valle maira alpinista rimane appeso per 8 ore a 2500 metri in valle maira

 

“Per fortuna – sottolinea Giaj Arcota – in quel punto la ricezione dei cellulari era ottimale e il contatto, così, è stato costante. La collaborazione con guardia di finanza e vigli del fuoco è stata ottima”.

 

“Se il ferito fosse stato in condizioni più gravi, l’Esercito era pronto a decollare con un elicottero alle prime luci dell’alba”.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….