Stefano Graziosi per “la Verità”
Non è un' invasione militare degli Stati Uniti. Nelle prossime settimane, si terrà sul suolo europeo Defender Europe 20: un' esercitazione a guida americana, cui prenderà parte anche la Nato. Circa 20.000 soldati americani saranno schierati nel Vecchio Continente, dando così origine al maggiore dispiegamento di truppe statunitensi in Europa degli ultimi venticinque anni.
A questi saranno poi aggiunti ulteriori 9.000 soldati d' oltreoceano già di stanza in Europa e altri 8.000 provenienti da 18 Paesi. In tutto, saranno quindi circa 37.000 i militari impegnati nell' esercitazione: esercitazione che dovrebbe avere luogo tra aprile e maggio, e che riguarderà principalmente le aree di Paesi Bassi, Germania, Polonia e repubbliche baltiche.
donald trump alla casa bianca con sergei lavrov e sergei kislyak
Annunciata lo scorso ottobre, questa operazione si propone di «sostenere gli obiettivi definiti dalla Nato per realizzare prontezza all' interno dell' alleanza e scoraggiare potenziali avversari». Finalità formalmente un po' generiche, ma che hanno innescato non poche preoccupazioni da parte di Mosca.
Lo scorso febbraio, il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha non a caso dichiarato a tal proposito: «Non possiamo ignorare i processi che destano grandi preoccupazioni. Ma reagiremo in modo da non creare rischi inutili». Tutto questo, mentre - appena poche ore prima - il segretario generale dell' Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, aveva detto che le esercitazioni non fossero un atto ostile verso la Russia. «Defender Europe non è diretta contro nessun Paese in particolare», aveva affermato.
«Questa esercitazione difensiva dimostra la capacità di spostare rapidamente una grande forza dagli Stati Uniti all' Europa per aiutare a proteggere altri alleati della Nato, in caso di necessità», aveva aggiunto, per poi concludere: «La Russia ha tutto il diritto di sentirsi al sicuro all' interno dei suoi confini, ma anche i nostri Stati membri».
esercitazione nato dynamic manta
Come che sia, si tratta di un' operazione programmata mesi fa e - a dispetto di alcune tesi complottiste circolate ultimamente - non si sta parlando di una sorta d' invasione da parte degli Stati Uniti. Ciò nonostante, al di là delle tensioni geopolitiche con Mosca, un altro problema si staglia all' orizzonte: il potenziale impatto del coronavirus. Al momento, le esercitazioni restano confermate.
Nel dettaglio, sul sito dello Us Army Europe si legge: «Lo Us Army Europe sta monitorando da vicino il Covid-19 (Coronavirus) e sta lavorando diligentemente con i funzionari della nazione ospitante, mentre continuiamo con l' esecuzione di Defender Europe 20 e le esercitazioni collegate». «La salute e il benessere di tutto il personale», si prosegue, «è fondamentale.
Al momento, non vi sono soldati statunitensi, familiari o impiegati civili infetti e il virus non ha influito sull' esecuzione di Defender Europe 20».
Il punto è che, almeno al momento, non sembrano previste per i militari americani misure di contrasto al virus stringenti come quelle adottate nel Vecchio Continente. Senza poi trascurare che - tra i soldati statunitensi impiegati - ve ne saranno 6.000 della Guardia nazionale, provenienti da alcuni degli Stati americani attualmente più colpiti dal coronavirus (si pensi solo al New York, dove hanno recentemente dichiarato lo stato di emergenza). In tutto questo, non dobbiamo neppure dimenticare che - proprio a causa del coronavirus - è stata cancellata ieri Cold response 2020: esercitazione della Nato in territorio norvegese, con un totale di circa 15.000 soldati (tra europei e americani).
esercitazione nato dynamic manta 1 defender europe 2020 3 2esercitazione nato dynamic manta esercitazione nato dynamic manta 3