Franca Giansoldati per "www.ilgazzettino.it"
Troppi monaci grassottelli e sovrappeso. Per questo il Ministero della Salute Pubblica della Thailandia l'anno scorso ha suggerito ai monaci di seguire una specie di prontuario nutrizionale, in grado di dare informazioni sulle tabelle caloriche, i picchi glicemici e i rischi per la salute. Rischio di infarto, cancro, diabete.
Dalle statistiche sembrerebbe che quasi la metà dei 349mila monaci buddisti siano tendenzialmente obesi. Questo a causa dell'alimentazione che negli ultimi decenni è diventata ricca di grassi saturi e zuccheri, aumentando il livello di colesterolo dei religiosi.
Il fatto è che il buddismo theravada che definisce il nucleo della cultura thailandese (e riguarda il 95 per cento della popolazione) è regolato da rigide regole. Una delle quali riguarda proprio l'alimentazione: non è difficile vedere nei villaggi o nelle città i monaci che girano da una casa all'altra per raccogliere offerte ed elemosinare cibo che gli viene donato, uno spettacolo piuttosto comune, oltre che una pratica diffusa e amata dal popolo thailandese.
Gli alimenti che ricevono sono sempre più calorici e ricchi di zuccheri e, secondo gli esperti della Università Chulalongkorn, dove c'è un centro nutrizionale che cura queste patologia, è all'origine della tendenza all'obesità dei monaci. Sono soprattutto le bibite zuccherate le responsabili.
Si conta che in Thailandia ci siano 32 mila monasteri dove molti monaci sono dediti a studiare per diventare insegnanti e studiosi del buddismo. A loro è concesso una vita frugale e rigorosa, studiando le scritture, svolgendo umili incombenze nel tempio. Purtroppo è anche una vita tendenzialmente sedentaria che non li aiuta di certo a smaltire le riserve di grasso accumulate.
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