Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
Nei video di propaganda diffusi online la brigata «Badri 313» dei talebani», che presidia il palazzo presidenziale di Kabul e perlustra le strade della capitale, non indossa lunghe vesti e turbanti - l'immagine che molti hanno in mente dei talebani - ma divise mimetiche, giubbotti antiproiettile, elmetti, fucili M4, cioè l'equipaggiamento delle forze speciali Usa. È una illustrazione chiara di ciò che l'Emirato islamico afghano ha rubato agli americani.
Il tesoro è assai più vasto in realtà e include, secondo un funzionario contattato dall'agenzia Reuters, duemila mezzi blindati (tra cui gli Humvee), una quarantina di elicotteri e aerei (tra cui gli UH-60 Black Hawk) visori notturni e droni militari ScanEagle. Nei video diffusi in rete si vedono i talebani mentre ispezionano i veicoli e aprono casse piene di tecnologia militare americana.
L'amministrazione Biden è preoccupata che le armi vengano usate contro la popolazione civile, che possano finire nelle mani dell'Isis o di potenze rivali come la Cina e la Russia, e non esclude di compiere raid per cercare di distruggere almeno una parte dei mezzi più grossi, come gli elicotteri, che dovevano essere il principale vantaggio strategico dell'esercito afghano contro i talebani.
Sono meno preoccupati per gli aerei che richiedono nel lungo periodo un mantenimento che comporta competenze particolari. Un attacco per distruggere queste armi pare tuttavia imprudente, almeno in questo preciso momento. Anche se sono in corso voli armati statunitensi di sorveglianza sull'aeroporto - come confermato dal Pentagono - l'evacuazione degli americani e di decine di migliaia di afghani dipende dalla cooperazione tra gli Stati Uniti e quegli stessi miliziani contro i quali hanno combattuto per gli ultimi vent' anni.
Chi vuole partire deve recarsi all'aeroporto di Kabul. Nonostante i talebani abbiano autorizzato il passaggio ai civili americani, agli afghani è stato spesso negato con violenza di attraversare i checkpoint talebani intorno allo scalo. Il presidente Biden ha detto in un'intervista che potrebbe prolungare la presenza dei 7.000 militari Usa all'aeroporto della capitale oltre il 31 agosto, nel caso in cui restino ancora cittadini statunitensi in Afghanistan. Le autorità non sanno il numero preciso: il motivo è che, benché gli americani si dovessero registrare all'arrivo in Afghanistan, non dovevano farlo quando lasciavano il Paese. In un contesto simile è rischioso inimicarsi i miliziani al potere.