CHELSEA MANNING CHIEDE AL PREMIO NOBEL PER LA PACE OBAMA DI COMMUTARE LA PENA DI 35 ANNI DI CARCERE - LA “TALPA” DI WIKILEAKS HA TENTATO PIÙ VOLTE IL SUICIDIO IN CELLA: "NON CHIEDO LA GRAZIA SOLO DI ESSERE RILASCIATA DALLA PRIGIONE DOPO AVER SCONTATO SEI ANNI IN ISOLAMENTO...”

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MANNING MANNING

(ANSA) - Chelsea Manning ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Barack Obama di commutare la sua pena. Lo riferisce il New York Times. Il militare americano, nata Bradley Edward Manning, sta scontando una pena di 35 anni con l'accusa di aver trafugato decine di migliaia di documenti riservati mentre svolgeva il suo incarico di analista di intelligence durante le operazioni militari in Iraq, e di averli consegnati a WikiLeaks.

 

Secondo quanto scrive il New York Times, Manning ha inviato la richiesta al presidente il 10 novembre, qualche settimana dopo aver tentato il suicidio per la seconda volta in carcere.

 

BRADLEY MANNING BRADLEY MANNING

Nella richiesta, Manning si assume le responsabilità' per le proprie azioni ma sottolinea anche che al tempo della fuga di notizie si trovava in un gran trambusto, soprattutto perche' soffriva del disturbo di identità di genere quando fu mandata in Iraq. "Non chiedo la grazia - ha scritto - solo di essere rilasciata dalla prigione dopo aver scontato sei anni in isolamento. Non intendo danneggiare gli interessi degli Stati Uniti o di alcun militare". Manning e' detenuta in una prigione militare del Kansas. 

 

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