Marco Respinti per “Libero quotidiano”
«Mi chiedo se le tue sensazioni in questa faccenda siano chiare», dice il demoniaco imperatore galattico al Darth Vader in via di conversione che ne Il ritorno dello Jedi è il protagonista di quel rivolgimento positivo di fronte che J.R.R. Tolkien chiamava «eucatastrofe». E lo stesso si potrebbe dire oggi all'Amministrazione Biden su aiuti, armi e guerra in Ucraina, anche perché quel titolo del franchise di Star Wars ha come sottotesto la Guerra d'indipendenza degli Stati Uniti d'America.
Se infatti la Russia semina morte e terrore in un Paese che ha invaso senz' alcuna ragione valida, e perdendo pure tutte quelle che qualcuno continua a sognare, l'esercito americano addestra le truppe all'uso transgendericamente corretto dei pronomi personali e gli ufficiali al timing perfetto per la riassegnazione chirurgica del sesso ai soldati disforici. Un documento ufficiale spiega per filo e per segno chi, come, dove, quando e perché.
È stato pubblicato in agosto dall'Army Service Central Coordination Cell (cioè il team di esperti creato per consigliare i graduati, sul piano medico e amministrativo, all'accoglienza degli effettivi transgender), è la messa in pratica del cambiamento di mentalità nell'esercito annunciato dall'Amministrazione Biden nel giugno dell'anno scorso ed è stato distribuito ai militari dall'inizio di marzo.
Il portale conservatore d'informazione Washington Free Beacon lo ha ottenuto da una talpa, un alto ufficiale delle Forze Speciali USA a cui è stato ordinato di sottoporsi a quell'addestramento. Sì, perché l'addestramento è assolutamente obbligatorio per tutti e, spiega la talpa, tutti lo debbono compiere entro il 30 settembre. Il documento dettaglia le casistiche con la pedanteria tipica della burocrazia militare e un puntiglio degno di miglior causa, elencando cosa fare con i maschi che si sentano femmine, cosa con le femmine che vivano da maschi, cosa con gli uni o le altre che si dichiarino di un sesso quando sono in uniforme e dell'altro in abiti civili, cosa con quelli in servizio trans permanente effettivo h24.
Perché se un soldato maschio o femmina chiede di essere riconosciuto/a come altrimenti, i superiori debbono concedere a lui o a lei questa prerogativa senza indugio, e pure, al momento giusto, far marcare al milite opportunamente visita affinché gli ufficiali medici valutino con lui/lei l'opportunità anche di un intervento chirurgico. E così, mentre il mondo va in fiamme ai confini dell'Alleanza atlantica che esiste per impedire aggressioni e illibertà, il Pentagono trova il tempo di giocare al dottore alternativo.
Ma se la riposta occidentale all'azione muscolare di Vladimir Putin è quella di schierare addestratori, consiglieri, agenti e magari persino il tacco 12 sul terreno invece degli stivali chiodati, ogni confronto è perso in partenza. Lasciando che Putin e i putiniani continuino a gongolare nel ruolo di paladini improbabili della dirittura morale.