Rosita Rijtano per “Scienze - la Repubblica”
Sto facendo colazione quando d' improvviso lo smartphone vibra. Sullo schermo compare una notifica: "Sono pronto, usciamo?", firmato Arturo. Nulla di strano se non fosse che Arturo non è il mio compagno, ma il cane di casa. Un pastore tedesco che adesso può inviare messaggi: farmi sapere come sta, comunicarmi particolari esigenze, e salutarmi con un semplice ciao. O, meglio, bau. Merito di Kippy, un telefono smart per animali: costa 69 euro più un abbonamento al servizio mensile o annuale, ed è stato messo a punto da una startup italiana fondata nel 2014 da Simone Sangiorgi e Marco Brunetti.
Un prodotto che permette non solo di sapere in tempo reale dove si trova il nostro amico a quattro zampe, ma anche di monitorarne l' attività fisica e ricevere sul cellulare degli avvisi personalizzati elaborati da algoritmi ad hoc che analizzano i dati raccolti attraverso il dispositivo e li trasformano in parole. «Abbiamo iniziato offrendo un gps, poi abbiamo aggiunto delle funzioni» , racconta Sangiorgi. «Oggi tracciamo la corsa, la passeggiata, il sonno, e il consumo calorico dell' animale, riuscendo a fornire un quadro completo delle sue attività e del suo benessere. L'anno scorso abbiamo venduto 70.000 dispositivi in 15 paesi europei».
Per capire il potenziale basta dare un' occhiata ai numeri. I dati dell' ultimo rapporto Assalco- Zoomark dicono che l' Italia è il secondo Stato in Europa a contare più animali domestici, per un totale di 7,3 milioni di gatti e 7 milioni di cani presenti nel 38 percento delle abitazioni. Un mercato tutto da conquistare, quando si parla di gadget hi- tech. L' interesse da parte dei consumatori è « esploso soprattutto negli ultimi due anni», spiega Alberto Grassi, responsabile degli acquisti di Maxi Zoo Italia, filiale nostrana del Gruppo Fressnapf, catena punti vendita di alimenti e accessori per animali.
«Ci aspettiamo sempre più prodotti connessi che diano l' opportunità di conoscere meglio il proprio cane, o gatto, di monitorarne la salute e garantirne la sicurezza». Al momento, tra quelli più in voga ci sono le videocamere di sorveglianza che consentono un controllo costante tramite app. Una delle più rinomate è Furbo: ci allerta se il cane abbaia ed è dotata di visione notturna, nonché di un dispensa croccantini a comando.
Per ricompensare il nostro amico anche se siamo lontani. Ma non mancano gadget tecnologici per l' intrattenimento, come iFetch: un lanciatore di palline da tennis automatico.
Non si contano, poi, le rivisitazioni hi- tech dei prodotti utilizzati nella cura quotidiana degli animali domestici: dalla lettiera alla cuccia. Un esempio arriva da un' altra idea made in Italy che ha ricevuto un riconoscimento alla passata edizione del Ces di Las Vegas, la più importante fiera di tecnologia del mondo. È una ciotola che sfrutta il riconoscimento facciale per distinguere gli animali, chiamata Mookkie.
«Il funzionamento è semplice», dice Silvio Revelli, ad di Volta, azienda specializzata in intelligenza artificiale. «Ha uno sportellino che si apre solo se identifica il gatto, o il cane, con cui è stato impostato. Come una sorta di sblocca smartphone » . I primi dispositivi entro l' anno a 190 dollari.