Oscar Grazioli per “il Giornale”
l'articolo del guardian sull'amore tra uomini e cani PASSIONE UOMO CANE
Due collaboratori del Guardian e dell' Observer, in un pregevole articolo pubblicato sulla prima testata, si interrogano sul perché il legame tra uomo e cane sia così forte, così magnetico. Raccontano i due reporter che all' inizio del lockdown causato del Coronavirus si sono trovati di fronte a una decisione molto dolorosa. Ziggy, il West Highland, che aveva viaggiato con loro in ogni angolo del pianeta, stava rapidamente e inesorabilmente declinando. Un tumore alla vescica ormai gli impediva una vita dignitosa costringendolo a espletare le sue funzioni organiche con crescente dolore.
monty don con i suoi cani nigel e nell
Da qui la decisione di porre fine alle sue sofferenze che si è concretata in una zona tranquilla ai margini della casa privata di un veterinario che viveva vicino a una foresta di betulle immersa nel silenzio, rotto solo dal cinguettio degli uccelli, quelli che Ziggy inseguiva per gioco, quasi fosse felice di non riuscire a catturarli e fargli del male. «Un' esperienza dolorosa e commovente - la definiscono i due compagni - con Ziggy intontito dai farmaci che non lasciava i nostri occhi, il muso sul nostro grembo, mentre noi eravamo seduti per terra accanto a lui».
emily harding, peter beaumont con il loro nuovo cucciolo bodhi quarantena uomo con cane
Quando è finita la mesta cerimonia, i due compagni si ritrovano a cena e riflettono e si chiedono se non sia in qualche modo sbagliato provare tanto dolore per la perdita di un cane, quando tanti altri stanno perdendo la vita di amici e parenti negli ospedali o nelle case di riposo. E il succo finale della riflessione è che non ci deve essere neanche un barlume di vergogna nell' essere parimenti addolorati per la scomparsa di un caro amico (umano) o di un altro caro amico con il quale hai vissuto 15 anni di vita intensa dalla mattina alla sera, magari a Gerusalemme, durante quattro anni di corrispondenza dalla città santa.
Scienziati e psicologi stanno ancora cercando di capire la strana e millenaria relazione tra cani e uomini. Per quanto riguarda gli animali, il quadro è ragionevolmente chiaro: il lupo, da cui discendono tutte le razze di cani domestici, aveva già un cervello altamente evoluto, sofisticato e sociale. Man mano che i cani venivano addomesticati, quel cervello sembrava acquisire una spiccata sensibilità verso lo sguardo umano e il linguaggio del suo corpo in una sorta di allenamento durato millenni, che ha portato le due specie alle relazioni attuali.
Da parte dell' uomo c' è sicuramente, almeno all' inizio della relazione, il fine utilitaristico dell' addomesticamento per usare il cane nella caccia, come ci descrive mirabilmente il padre dell' etologia Konrad Lorenz in quel piccolo capolavoro che è «E l' uomo incontrò il cane». Ma le spiegazioni di psicologi ed etologi sono molto più variegate e non sempre in accordo.
abbracci fra cani e uomini su hashtag dog hug
Come hanno suggerito Marta Borgi e Francesca Cirulli del dipartimento di neuroscienze comportamentali presso l' Istituto Superiore di Sanità di Roma in un articolo su Frontiers in Psychology: «Perché gli animali costituiscano uno stimolo così attraente per l' uomo non è stato completamente chiarito. Gli esseri viventi attirano l' attenzione delle persone più degli oggetti, ed è stato ipotizzato che la ragione evolutiva, alla base di questa risposta, sia che prestare attenzione ad altri esseri viventi significhi aumentare le proprie capacità e, alla fine il successo, evolutivo».
meghan passeggia con archie e i cani e dietro due uomini della sicurezza canadese
Altri credono a una maggiore attrazione per le specie che ci sono più vicine nell' albero genealogico o che sono simili in termini comportamentali o cognitivi. Poi c' è la nozione consolidata del «Kindchenschema» o «schema del bambino». Essa suggerisce che gli esseri umani sono attratti specificamente da animali che mostrano caratteristiche infantili con una testa grande e occhi tondi. «Alla fine - suggeriscono Borgi e Cirulli - forse la risposta è semplicemente Amicizia, quella vera, tenace, quella che vorrebbe averli con noi per tenerli sempre giovani. L' unico dono che non possiamo fare».
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