COSA È SUCCESSO ALL’ELICOTTERO PRECIPITATO A FOGGIA? LE DUE IPOTESI SONO UN GUASTO MECCANICO O UN DISORIENTAMENTO SPAZIALE, OVVERO UNA SITUAZIONE IN CUI I PILOTI SONO SOTTOPOSTI A DIVERSE FORZE ACCELERATIVE CHE, UNITE A SCARSA VISIBILITÀ O MALTEMPO, POSSONO DARE ORIGINE A SENSAZIONI ILLUSORIE CHE RENDONO IMPOSSIBILE CAPIRE DOVE CI SI TROVI – LE SETTE VITTIME E QUELLE TRAGICHE FATALITÀ: LA FAMIGLIA SLOVENA CHE AVEVA PERSO IL TRAGHETTO, IL MEDICO NON DOVEVA VOLARE…

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1. FOGGIA, LE DUE IPOTESI SULL’ELICOTTERO PRECIPITATO: GUASTO MECCANICO O DISORIENTAMENTO SPAZIALE

Leonard Berberi per www.corriere.it

 

le vittime dello schianto dell elicottero a foggia le vittime dello schianto dell elicottero a foggia

Guasto meccanico o disorientamento spaziale causato dalla scarsa visibilità, un po’ com’è successo vicino Los Angeles al pilota dell’elicottero con a bordo il cestista Kobe Bryant. Sono questi i due filoni principali su cui si concentrano le indagini sull’AgustaWestland AW109 precipitato nel Gargano. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha inviato un gruppo di esperti per raccogliere il materiale sul luogo dell’impatto, ma anche per studiare i documenti ufficiali della società, dalla manutenzione al piano di volo fino all’esperienza di chi era ai comandi in quel momento.

elicottero precipitato a foggia 1 elicottero precipitato a foggia 1

 

Le indagini

Per ora gli investigatori guardano ovviamente a tutte le ipotesi, compresa quella delle avverse condizioni meteo. In quel momento sull’area c’era maltempo, con raffiche di vento attorno ai 35 chilometri orari e pioggia, ma le condizioni — stando a chi ha avuto modo di leggere i bollettini — non sembravano proibitive per un elicottero di quelle dimensioni. I detriti sono stati trovati in una zona rurale, a Castelpagano di Apricena, dopo che la torre di controllo ha perso il contatto attorno alle 10.40. Nessuno dei siti di tracciamento dei voli è stato in grado di individuare il percorso dell’elicottero.

 

andrea nardelli andrea nardelli

L’elicottero

L’elicottero — con marche di identificazione I-PIKI — ha ricevuto il certificato di navigabilità di tipo «standard» da parte dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) nel novembre 2020, stando ai documenti ufficiali. L’elicottero risulta assemblato nel 2001 ed è stato utilizzato in passato da altri società ed enti europei, pure per eventi come il Gran Premio di Formula uno.

 

La dinamica

I piloti del volo dalle Isole Tremiti a Foggia, stando alle prime informazioni raccolte, non avrebbero lanciato alcun allarme, segno che qualcosa potrebbe essere successo all’improvviso, come ad esempio un guasto meccanico grave che ne ha compromesso il volo. Ma il silenzio, spiegano gli esperti, può essere dovuto anche al fatto che la scarsa — o quasi nulla — visibilità potrebbe non aver fatto capire ai piloti di aver perso i riferimenti spaziali cruciali per procedere.

 

Il sospetto

elicottero precipitato a foggia 2 elicottero precipitato a foggia 2

Per questo una delle ipotesi è il disorientamento spaziale: è una situazione in cui i piloti sono sottoposti a diverse forze accelerative che, unite a una situazione problematica (come appunto la scarsa visibilità o il maltempo), possono dare origine a sensazioni illusorie che rendono impossibile capire dove ci si trovi. In questi casi le informazioni degli strumenti a bordo aiutano, ma è anche vero che in qualche occasione questi dati causano una maggiore confusione perché in contrasto con le sensazioni dei piloti.

 

luigi ippolito luigi ippolito

Il precedente

Il disorientamento spaziale è la causa principale dello schianto dell’elicottero del cestista Kobe Bryant nel gennaio 2020. Una volta dentro il fronte nuvoloso e senza alcun punto di riferimento geografico il pilota ha perso l’orientamento indicando, erroneamente, al controllore di volo che stava riprendendo quota per uscire dal fronte nuvoloso, ma nella realtà l’elicottero stava precipitando. Secondo le statistiche internazionali presi i soli incidenti causati dal disorientamento spaziale nell’80% dei casi questi sono dovuti al tipo I (disorientamento non riconosciuto) su un totale di tre categorie.

 

2. GLI SLOVENI, IL MEDICO E QUELLE TRAGICHE FATALITÀ

Luca Pernice per il "Corriere della Sera"

 

maurizio de girolamo 1 maurizio de girolamo 1

Il manager della tv slovena Bostjan Rigler e la sua famiglia avevano perso il traghetto ed erano stati costretti a rimanere nelle isole per la notte perché l'elicottero, venerdì pomeriggio, non era partito a causa del cattivo tempo. Anche il medico del 118 di Foggia Maurizio De Girolamo non sarebbe dovuto salire su quel mezzo: avrebbe preferito tornare a casa via mare, ma le condizioni meteo non lo avevano permesso. Per tutti l'unica possibilità di rientrare era volando. E a tutti il destino ha giocato un brutto tiro.

 

È così, per una concatenazione di tragiche fatalità, che sette persone hanno perso la vita. Quattro delle quali, membri della stessa famiglia.

La famiglia del direttore tecnico della «Pro Plus», la più grande televisione commerciale della Slovenia: un'emittente televisiva che gestisce i due canali Pop tv e Kanal A.

 

«Siamo tutti addolorati. È una triste notizia. Bostjan non era solo un collega», dice un giornalista di Pro Plus. I Rigler erano in Puglia in vacanza, con una tappa sul Gargano e alle Tremiti dove sarebbero dovuti restare appunto un solo giorno. Invece. Come De Girolamo, 64 anni, apprezzato medico del 118 di San Severo e padre di Carlo Ugo De Girolamo, ex deputato del Movimento Cinque Stelle eletto a Forlì, e di altri due figli, Nicolò e Lucia. Il 64enne era in servizio alla postazione di emergenza territoriale e ieri mattina aveva terminato il suo turno.

maurizio de girolamo maurizio de girolamo

 

Doveva prendere il traghetto per tornare a Termoli, in Molise, e da qui raggiungere casa a San Severo, nel foggiano. Traversata annullata per il cattivo tempo, lo stesso cattivo tempo che forse è la causa, o una delle cause, del disastro aereo. Così anche il medico è salito sull'elicottero.

 

Oltre che al 118 delle Tremiti, De Girolamo, lavorava al pronto soccorso della sua città. «Una persona gentile - lo ricorda il collega e amico Salvatore Onorati -, sempre sorridente e disponibile con tutti». «Era una persona eccezionale - conferma Antonio Nigri, commissario straordinario della Asl di Foggia - che amava il suo lavoro, un settore particolarmente di frontiera come quello dell'urgenza, senza mai lamentarsi, in prima linea per garantire il diritto alla salute a persone in uno stato di particolare bisogno, che necessitano di interventi tempestivi».

 

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Amante delle automobili e delle motociclette d'epoca e dei viaggi, con alcuni amici stava organizzando una vacanza a Dubai. Ai comandi dell'elicottero c'erano Luigi Ippolito, il pilota 60enne, e Andrea Nardelli, copilota 39enne. Entrambi foggiani, avevano un'esperienza di tantissime ore di navigazione. «Non è giusto. È questo che ripeto da stamattina - ha scritto sul Facebook il figlio di Luigi Ippolito, Francesco, giovane giornalista sportivo -. Avevamo ancora tanto da fare insieme. La mia laurea alle porte, la mia vita, il mio futuro. La mia vita si è spezzata oggi, quando come ogni mattina mi hai abbassato le tapparelle e mi hai rimboccato le coperte prima di rubarti le mie caramelle».

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