E DACCI OGGI LA NOSTRA MORTE BIANCA QUOTIDIANA - UNA COLF FILIPPINA E’ MORTA MENTRE LAVAVA I VETRI DI UN APPARTAMENTO NEL CENTRO DI MILANO - LA DONNA E’ PRECIPITATA DAL QUINTO PIANO DEL PALAZZO DENTRO AL CORTILE INTERNO A CAUSA DI UN MALORE MA SECONDO GLI INVESTIGATORI LA SCALA DA CUI E’ CADUTA NON ERA PIAZZATA IN MANIERA STABILE – NON E’ ANCORA CHIARO SE AVESSE UN CONTRATTO REGOLARE, MA AL MOMENTO NON SI ESCLUDE CHE LAVORASSE IN NERO…

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Monica Serra per www.lastampa.it

 

colf cade DALLE SCALe lavando vetri colf cade DALLE SCALe lavando vetri

Chi la conosceva, chi aspettava il suo ritorno a casa, nelle Filippine, a fatica riesce a credere alla sua morte. «Avevi tanti sogni da realizzare, il signore ti ha preso troppo presto», si legge nel post su Facebook che un’amica ha dedicato ad Aizza Dungca, all’alba di sabato mattina. Poche ore prima, nel tardo pomeriggio di venerdì, il corpo di Aizza era stato trovato senza vita nel cortile di un palazzo del centro di Milano, al civico 8 di corso Concordia, dopo un volo di oltre quindici metri dall’appartamento al quinto piano dove lavorava come colf.

 

Trentaquattro anni, nata e cresciuta a San Pablo, da tempo a Milano coi documenti tutti in regola, Aizza viveva con la sorella. Da quel che si sa, non era sposata, non aveva figli. La sua storia è simile a quella di tante giovani donne filippine che in Italia cercano un lavoro e finiscono per fare le badanti o le colf a casa di famiglie benestanti.

 

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Venerdì pomeriggio la 34enne stava facendo le pulizie nel trilocale al quinto piano di una ragazza molto più giovane di lei, di una ventina d’anni, figlia del proprietario. Lei non era in casa quando Aizza si è messa a lavare i vetri della camera da letto. Una volta sulle scale, però, forse ha avuto un piccolo malore o più probabilmente ha perso l’equilibrio. E’ precipitata nel cortile interno e il volo non le ha lasciato scampo. Era già morta quando un'inquilina, rientrando in casa, ha visto il corpo e ha lanciato l’allarme.

 

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Quando i carabinieri della compagnia Porta Monforte sono entrati nell’appartamento era tutto in ordine. La scala da cui Aizza è precipitata, però, non era stata piazzata in maniera completamente stabile: due dei quattro piedini erano appoggiati su un piccolo rialzo di un paio di centimetri, proprio lì, sotto la finestra. Non ci sono dubbi che si sia trattato di un tragico incidente: la caduta è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza e le immagini sono già state sequestrate dai carabinieri. Ma non è ancora chiaro se Aizza fosse stata assunta con un contratto regolare: gli accertamenti all’Inps sono in corso. Anzi, al momento, non si esclude che lavorasse in nero.

 

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Il pm di turno venerdì, Francesca Crupi, e l’aggiunto Tiziana Siciliano, a capo del pool Ambiente, salute e lavoro della procura, hanno aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo per ora contro ignoti e disposto l’autopsia sul corpo della 34enne.

 

A Milano episodi di questo tipo si erano già verificati. L’ultimo ad aprile scorso in viale Monza: la vittima era un filippino di 58 anni che stava pulendo i vetri della porta finestra di un appartamento al quarto piano. Risale ad agosto 2019, invece, il caso più noto di Marilou Reyes, ex manager di 54 anni precipitata da una casa vicino al tribunale pochi mesi prima di tornare nelle Filippine, dove l’aspettavano i suoi quattro figli: lavorava in Italia come colf per pagare i loro studi all’università.

 

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