DIETROFRONT! IL DIRETTORE DEGLI UFFIZI EIKE SCHMIDT NON PRENDERÀ SERVIZIO COME NUOVO CAPO DEL KUNSTHISTORISCHES MUSEUM DI VIENNA, DOVE ERA ATTESO DAL 1 NOVEMBRE. RIMARRÀ A FIRENZE? - IN AUSTRIA SI SONO INCAZZATI: “ALTAMENTE POCO PROFESSIONALE E SENZA PRECEDENTI” - C’ENTRA QUALCOSA IL RITORNO DI FRANCESCHINI AL MIBAC? SU-DARIO: “MI HA COMUNICATO LA SUA DISPONIBILITÀ A RESTARE AGLI UFFIZI, MA…”

-

Condividi questo articolo


Uffizi, Franceschini: Schmidt? Da lui serve chiarezza

eike schmidt vaso di fiori jan van huysum 2 eike schmidt vaso di fiori jan van huysum 2

(askanews) – “Nel settembre del 2017 il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ha dichiarato alla stampa di aver accettato la direzione del Kunsthistorisches Museum di Vienna per 5 anni a partire dal 2020. All’inizio di questo mio nuovo mandato il direttore mi ha invece comunicato la sua disponibilità a restare alla guida degli Uffizi per altri 4 anni. Gli ho risposto che per prendere in esame la sua riconferma, consentita dalla legge, avrei avuto necessità di sapere che questa decisione non avrebbe creato alcun problema con l’Austria e il governo austriaco. Sono in attesa di avere da lui piena chiarezza su questo”. Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini nel giorno in cui il direttore Eike Schmidt ha informato il Mibact di aver rifiutato la nomina a direttore del Kunsthistorisches Museum di Vienna accettata nel settembre del 2017.

eike schmidt eike schmidt

 

Colpo di scena: Schmidt non va a Vienna. Resta agli Uffizi?

Da www.lanazione.it

 

dario franceschini dario franceschini

Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, non prenderà servizio come nuovo direttore del Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove era atteso dal prossimo 1° novembre, alla scadenza del suo mandato quadriennale alla galleria fiorentina. La notizia è riportata dai media austriaci e tedeschi che rilanciano la notizia pubblicata ieri dal quotidiano viennese "Die Presse", precisando che Schmidt avrebbe rinunciato all'incarico con una telefonata al ministero della cultura austriaca.

 

dario franceschini dario franceschini

"La cancellazione così a breve termine", a ridosso dell'entrata in viigore della carica come direttore del Museo di storia dell'arte, è "altamente poco professionale e in realtà senza precedenti", ha commentato il ministro della Cultura austriaca, Alexander Schallenberg, come riferisce lo stesso giornale. In attesa della nuova nomina, il Kunsthistorisches Museum avrà temporaneamente come guida il direttore uscente, Sabine Haag.

Alexander Schallenberg Alexander Schallenberg

 

"Ora si tratta di chiarire rapidamente le cose", ha aggiunto il ministro. Che cosa ha indotto Schmidt a non trasferirsi a Vienna? "Si può presumere che gli italiani all'ultimo secondo" abbiano fatto un'offerta allo storico dell'arte tedesco per rimanere alla guida degli Uffizi per un secondo mandato. Una decisione in tal senso dovrebbe essere presa a giorni dal ministro dei beni culturali Dario Franceschini, lo stesso che lo aveva nominato nel 2015. Venerdì prossimo, ha anticipato sempre "Die Presse", ci sarà, intanto, un incontro tra Schallenberg e Schmidt. Non escluso che durante il colloquio si parli anche di eventuali penali a carico di Schimidt, che aveva accettato con largo anticipo l'incarico viennese nel 2017.

dario franceschini a cinecitta' dario franceschini a cinecitta' dario franceschini e la moglie michela di biase dario franceschini e la moglie michela di biase eike schmidt vaso di fiori jan van huysum 3 eike schmidt vaso di fiori jan van huysum 3 vaso di fiori di jan van huysum vaso di fiori di jan van huysum Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt e Antonio Godoli mostrano i danni al Corridoio Vasariano Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt e Antonio Godoli mostrano i danni al Corridoio Vasariano

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….