LA DIPLOMAZIA DELLA MUSICA – MATTIOLI: “SCHERZI DELLA PROGRAMMAZIONE ARTISTICA: LA FILARMONICA DELLA SCALA E LA BACCHETTA DI RICCARDO CHAILLY ARRIVANO ALLA PHILHARMONIE DI PARIGI PROPRIO IN MEZZO A UNA PESANTE CRISI ITALO-FRANCESE CON SCAMBIO DI INVETTIVE. MA LE TRIONFALI ACCOGLIENZE DEI PARIGINI AGLI SCALIGERI DIMOSTRANO CHE LE NOTE PESANO MOLTO PIÙ DELLE PAROLE”

-

Condividi questo articolo


Alberto Mattioli per "La Stampa"

 

filarmonica della scala 7 filarmonica della scala 7

Ah, les italiens. Scherzi della programmazione artistica: durante la loro lunghissima tournée europea, la Filarmonica della Scala e Riccardo Chailly arrivano alla Philharmonie di Parigi proprio in mezzo a una pesante crisi italo-francese con scambio di invettive transalpine. Ed è subito diplomazia della musica.

 

Le trionfali accoglienze dei cugini agli scaligeri che dimostrano che le note pesano molto più delle parole (è vero anche, però, che delle goliardiche sparate misogalliche dei nostri attuali reggitori si parla molto più in Italia che in Francia).

filarmonica della scala 5 filarmonica della scala 5

 

Il programma è quello che ha inaugurato la stagione della Filarmonica, solo che qui sembra anche più riuscito. Sarà l' acustica della sala che, a differenza di quella della Scala, è buona ed è pensata per la concertistica (a proposito: fa benissimo la Filarmonica a mettere sul tappeto l' idea di dotare Milano di un vero grande auditorium come in tutte le grandi città del mondo, all' attuale effervescenza urbanistica cittadina manca solo questo); sarà l' adrenalina per il fatto di giocare in trasferta; sarà il fatto che certi pezzi difficili più si suonano e meglio si suonano, fatto sta che venerdì è stata una magnifica serata, una delle migliori dei Filarmonici negli ultimi tempi.

filarmonica della scala 6 filarmonica della scala 6

 

Invece Maxim Vengerov, per fortuna, è sempre lui, e ri-suona da padreterno il Primo concerto per violino di Sostakovic. Benché scritto in anni in cui era meno frequente sparire da casa per ricomparire da qualche parte al di là dagli Urali, o mai, questo brano magnifico sembra davvero la colonna sonora delle grandi purghe, anche quando la tragedia diventa grottesca.

 

Vengerov è virtuoso, e nella Burlesque scatenato e infallibile insieme, ma sobrio: nessun bisogno di sottolineare troppo quel che è già evidente e, come nel lirismo tumefatto della Passacaglia, anche straziante.

 

filarmonica della scala 4 filarmonica della scala 4

Perfetta, per inciso, l' intesa con l' orchestra e con Chailly. Poi, il Concerto per orchestra di Bartók, pezzo notoriamente difficile e scelta coraggiosa. Ma è giusto così: si va nel mondo a sfidare ad armi pari le migliori compagini internazionali (inserite nello stesso cartellone della Filarmonica, per dire, ci sono Boston, il Mariinski, la Lso, la Gewandhaus, i Bamberger, i Münchner e i Berliner e così via...) senza presunzione ma senza complessi. La Filarmonica se la gioca, insomma, e vince.

 

filarmonica della scala 3 filarmonica della scala 3

Le singole sezioni, molto esposte, reagiscono alla grande, con alcune individualità in evidenza: per esempio, il timpanista venezuelano, Daniel Martinez, che la sua musica non si limita a suonarla, ma sembra che la danzi.

 

Chailly non fa sconti, stacca tempi anche più serrati che a Milano, e il Presto finale è una frustata aforistica e folgorante.

 

Così il Concerto diventa un monumento al Novecento storico, con tutte le sue sperimentazioni e, perché no, contraddizioni, non solo un micidiale banco di prova per chi deve suonarlo. Funziona, per fortuna, tutto, l' onore è salvo, gli applausi moltissimi, premiati dalla sinfonia della Semiramide di Rossini (soggetto francese, peraltro, "Sémiramis" di Voltaire, davvero siamo troppo legati da mille nodi per poter litigare sul serio), un bis che fa letteralmente esplodere la sala.

filarmonica della scala 2 filarmonica della scala 2

 

E intanto è da segnalare che in questo momento quattro musei parigini propongono mostre sull' arte o su artisti italiani, mentre l' Opéra festeggia i 350 anni dalla sua fondazione (ovviamente da parte di un italiano) mettendo in scena un oratorio di Scarlatti con un regista italiano.

filarmonica della scala 1 filarmonica della scala 1

 

Magari l' Italia da esportare è questa: non il pressapochismo o gli slogan o «il sorriso», abbiamo dovuto leggere anche questo, ma la competenza, il rigore, la bellezza. A parte tutto, la storia è lì a dimostrare che ci riesce pure meglio.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA