dislessia

DISLESSICO A CHI? - TUTTI I SEGNALI CHE PERMETTONO DI CAPIRE SE SIAMO AFFETTI DA DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO - PER GLI ESPERTI NON SI TRATTA DI VERE E PROPRIE MALATTIE MA DI “CARATTERISTICHE NEUROBIOLOGICHE, INSITE DENTRO DI NOI”

Da The Post Internazionale.it

 

dislessia 2

“I disturbi specifici di apprendimento, o DSA, sono delle difficoltà di natura neurobiologica”. La dottoressa Miolì Chiung, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale con specializzazione nell’ambito dei minori e della famiglia, fa il punto con TPI su questi disturbi, come dislessia o discalculia.

 

E ci tiene a specificare che non si tratta di malattie mentali, come a volte vengono erroneamente definite. Piuttosto, sono caratteristiche dell’individuo, esattamente come avere gli occhi azzurri. “I DSA non sono come il raffreddore, l’influenza, o una malattia transitoria che può iniziare e passare. Si tratta di una caratteristica specifica della persona, che riguarda il nostro modo di apprendere”, sottolinea la dottoressa.

 

I disturbi specifici di apprendimento possono essere di quattro tipi: dislessia (difficoltà nella lettura), disortografia (difficoltà nell’ortografia), discalculia (problemi nel calcolo) e disgrafia (difficoltà nel procedimento grafomotorio della scrittura).

 

dislessia

“Non possiamo parlare di ‘malattie mentali’ in riferimento ai disturbi specifici di apprendimento, perché le prime si contraddistinguono per uno stato psichico alterato, mentre i secondi sono una caratteristica neurobiologica, insita dentro di noi”, chiarisce la dottoressa Miolì Chiung. Ma come fare a capire se il proprio bambino ha un disturbo specifico dell’apprendimento? La dottoressa ha elencato quali sono i primi campanelli d’allarme.

 

I primi segnali

• Gran parte dei bambini che hanno ravvisato un disturbo del linguaggio in età prescolare, difficoltà a pronunciare alcune lettere e a padroneggiare l’inventario fonetico completo, potrebbe avere una difficoltà dell’apprendimento.

 

DISLESSIA 3

• Dal momento che i DSA hanno una componente genetica, se uno dei genitori ha avuto questo tipo di difficoltà è importante sottoporre il bambino a visite specifiche.

 

• Inversione delle lettere durante la lettura.

 

Scrittura delle lettere in modo speculare, ovvero come se fossero riflesse su uno specchio.

 

• Inversione delle cifre (ad esempio, si detta 12 e il bambino scrive 21).

 

• Anticipazione della conclusione della parola nella lettura (ad esempio, c’è scritto “casetta” ma il bambino legge “casa”).

 

Come vengono diagnosticati i disturbi specifici di apprendimento Se un genitore ha colto dei segnali di un potenziale disturbo specifico di apprendimento, e vuole capirne di più, deve ovviamente rivolgersi a un professionista, che compie una valutazione e – se questa ha esito positivo – rilascia una certificazione.

 

I disturbi dell’apprendimento vengono diagnosticati in genere alla fine del secondo anno della scuola primaria, intorno ai 7-8 anni. Per la discalculia, invece, la diagnosi avviene quando il bambino ha 8-9 anni.

 

MEDICO

Bisogna però distinguere tra disturbi dell’apprendimento e difficoltà transitorie di apprendimento. Come si procede in questi casi? “Come è intuibile, i bambini apprendono con tempistiche differenti”, chiarisce la dottoressa. “Non tutti quelli che hanno difficoltà di lettura o scrittura incorrono poi in un’effettiva diagnosi di disturbo dell’apprendimento”.

 

Se la famiglia o la scuola rilevano, ad esempio, una difficoltà nella lettura, il bambino fa un percorso di training per cercare di portare la sua capacità di lettura a un livello non clinico. Successivamente si effettuano i test, e se il training non è stato sufficiente a compensare la situazione si procede ad una diagnosi.

 

SCUOLA

“Per farlo ci si basa su dati standardizzati”, spiega la dottoressa. “Ad esempio, un bambino di 10 anni con un determinato livello di scolarizzazione dovrebbe leggere un tot di sillabe al secondo. Al di sotto di questo range troviamo il disturbo e quindi la diagnosi. Il disturbo comunque viene diagnosticato quando il bambino risulta carente in più aree del test”.

 

Come si agisce in caso di diagnosi La certificazione che riconosce il disturbo specifico di apprendimento serve a sviluppare un piano didattico personalizzato (PDP) all’interno del percorso scolastico dei ragazzi. Il piano stabilisce come gli insegnanti possono approntare, attraverso strumenti compensativi o dispensativi, l’aiuto a questi ragazzini.

 

LETTERE

Alcuni esempi sono le mappe concettuali, le calcolatrici, l’autocorrezione per le verifiche scritte. Questo consente ai bambini di affrontare il percorso scolastico come i loro compagni di classe, ma in maniera proficua.

 

In Italia, la legge 170 del 2010 ha dato la possibilità a questi bambini di essere riconosciuti all’interno della scuola come soggetti che hanno bisogno di una didattica personalizzata. “Non è vero che le certificazioni sono aumentate”, chiarisce Miolì Chiung. “Sono cresciute le consulenze per capire se il proprio bambino presenta uno specifico disturbo”.

Ultimi Dagoreport

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA