VITTORIO BAIOCCHI E FRANCO CARAVITA
ALESSANDRO CARAVITA ARRESTATO PER LA RISSA A MILANO: È IL FIGLIO DI FRANCO, CAPO ULTRÀ DELL'INTER
INTER NAPOLI SCONTRI BELARDINELLI
È stato arrestato il presunto aggressore di un 29enne accoltellato nella notte tra il 5 e il 6 giugno, durante una rissa in piano centro, a Milano. Si tratta di Alessandro Caravita, 21enne milanese, figlio del leader storico degli ultras nerazzurri, Franco Caravita. A individuarlo sono stati i carabinieri, che nel corso di una perquisizione hanno anche sequestrato un coltello a serramanico che potrebbero essere stati utilizzati durante l’accoltellamento. L’accusa è di tentato omicidio aggravato, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere.
Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato riconosciuto grazie alle telecamere che hanno inquadrato buona parte della rissa, scoppiata alle 2 e mezza del 6 giugno scorso tra i tavolini all’aperto in corso Garibaldi, una delle strade della «movida» milanese, e grazie ai testimoni sentiti, che hanno parlato di «ultrà». Una volta inquadrata la presenza di ultrà, il suo volto non è sfuggito agli investigatori della Compagnia Duomo che si sono recati in via Padova perquisendo la sua abitazione e una vettura a lui in uso. Alla fine sono stati posti sotto sequestro un coltello a serramanico e degli abiti sporchi di sangue, gli stessi che avrebbe avuto addosso quella sera. Ora il 21enne si trova in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria nel carcere milanese di San Vittore.
Alessandro Caravita era stato coinvolto nelle indagini sugli scontri tra ultrà prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre 2018 che portarono alla morte di Daniele Belardinelli, il tifoso del Varese (gemellato con l’Inter) investito da alcune auto guidate da tifosi del Napoli. Il padre, Franco Caravita, fondatore dei «Boys», è lo storico capo della curva nerazzurra.
Nello scorso settembre era tornato agli onori delle cronache dopo una rissa con l’altro leader storico nerazzurro, il pluripregiudicato Vittorio Boiocchi. I due poi si erano riappacificati e Caravita aveva precisato di non voler tornare alla guida della curva. Una rissa dietro la quale alcuni avrebbero letto le tensioni tra gli ultrà dopo, appunto, gli scontri e la morte del tifoso varesino, per la quale nell’ottobre del 2019 è stato arrestato Fabio Manduca, esponente di un gruppo di ultrà napoletani.