1 - SALVINI E I SOLDI LEGHISTI " SPESI QUEI 48 MILIONI" MA I CONTI NON TORNANO
LA CANOTTIERA DI BOSSI E I BOXER DI SALVINI
Giovanni Tizian e Stefano Vergine per “la Repubblica”
«Fate inchieste su cose vere, non perdete il vostro tempo. Quei soldi sono stati spesi in dieci anni». Per la prima volta Matteo Salvini parla del denaro che la Lega dovrebbe restituire allo Stato. Lo ha fatto ieri ai microfoni di Circo Massimo, su Radio Capital. «I soldi non ci sono», ha assicurato riferendosi ai 48 milioni frutto - ha stabilito in primo grado il tribunale di Genova - della truffa sui rimborsi elettorali del biennio 2008-2010, orchestrata dal fondatore Umberto Bossi e dall' ex tesoriere Francesco Belsito.
Il problema è quello che Salvini non dice. Da anni giura infatti di non aver mai visto un solo spicciolo di quella somma. Falso. Il 2 ottobre 2017, in un' inchiesta dal titolo "Salvinidanaio", basandoci su documenti interni al partito su L' Espresso avevamo dimostrato il contrario. Tra la fine del 2011 e il 2014, infatti, prima Maroni e poi Salvini hanno incassato i rimborsi elettorali frutto del reato commesso dal loro predecessore.
E lo hanno fatto quando ormai era nota a tutti l' indagine su Bossi e Belsito. Il primo luglio 2012 - la notizia dell' inchiesta è già di dominio pubblico - Maroni viene eletto segretario del partito. Da allora alla fine del 2013 incasserà bonifici per un totale di 12,9 milioni di euro. Tutti rimborsi relativi a elezioni comprese tra il 2008 e il 2010, quelle della truffa. Con l' arrivo di Salvini in segreteria - dicembre 2013 - cambiano solo le cifre.
salvini cornuto da isoardi il commento di bossi
Un mese e mezzo dopo la richiesta di rinvio a giudizio per Bossi, l' attuale ministro incassa infatti 820mila euro di rimborsi per le elezioni regionali del 2010. Infine- solo venti giorni dopo l' annuncio di costituirsi parte civile contro Bossi e Belsito- Salvini ritira poco meno di 500 euro di rimborso. Perché allora sostiene che lui quei soldi non li ha visti? E come mai sotto la sua direzione il partito ha scelto di ritirare la costituzione di parte civile nel processo contro Bossi, atto che avrebbe permesso di chiedere i danni della truffa?
salvini al congresso della lega
C' è però qualcos' altro che stride nella narrazione del vice premier. Se la nuova Lega non aveva nulla da nascondere, perché da quando i media hanno iniziato a parlare dell' inchiesta per truffa i denari padani hanno iniziato a spostarsi freneticamente da una banca all' altra? Da Banca Aletti a Unicredit, da Unicredit a Sparkasse, da Sparkasse ancora a Unicredit. Il tutto nel giro di quattro anni. Una coincidenza, forse.
Di certo oggi i conti del Carroccio sono al verde, tant' è che dei 48 milioni messi sotto sequestro i magistrati di Genova ne hanno trovati finora solo 3. E una buona fetta è sparita proprio quando Salvini era segretario. Il saldo del conto leghista al 19 maggio del 2014 racconta due fatti. Il primo è che anche l'attuale ministro ha investito i denari in obbligazioni societarie (Mediobanca, Arcelor Mittal e Gas Natural), titoli vietati per un partito politico. Il secondo è che dal dicembre del 2013 al maggio del 2014 il patrimonio leghista ha subito un tracollo, passando da 14,2 milioni a 6,6 milioni.
Non è dato sapere in che modo siano stati spesi così rapidamente tutti quei soldi. E anche ieri Salvini non ha voluto fornire elementi. I nuovi tesorieri scelti da lui hanno intanto trovato una strada alternativa per incassare finanziamenti senza rischiare il sequestro. Nel 2015 hanno fondato l' associazione "Più Voci", sconosciuta finché L' Espresso non l' ha scovata in un anonimo condominio di Bergamo. Più Voci ha ricevuto, tra gli altri, 250 mila euro dal costruttore in carcere per corruzione Luca Parnasi. Spesi tutti anche questi?
lega ladrona bossi belsito foto e baraldi
2 - SAVIANO ACCUSA: «DI MAIO TACE SUI SOLDI LUMBARD»
«A Di Maio viene chiesto come mai il M5S abbia smesso di pretendere da Salvini la restituzione dei 50 milioni di euro di rimborsi elettorali truffati dalla Lega allo Stato italiano. Lui, premuroso, risponde: "Attenzione, non vi fate male"».
Lo scrive su Twitter Roberto Saviano. Che estende il ragionamento sul suo profilo Facebook: «Quando, incalzato dai giornalisti, Luigi Di Maio si sente rivolgere domande a cui non vuole rispondere, è solito mostrare una strana premura. Sorridendo dice: "Attenti a non inciampare", "non vi fate male", "non cadete".
roberto saviano contro matteo salvini
A Di Maio viene chiesto come mai il M5S abbia smesso di pretendere da Salvini la restituzione dei 50 milioni di euro di rimborsi elettorali truffati dalla Lega allo Stato Italiano. Nessuna risposta, poi finalmente arriva il limite oltre cui la stampa non può andare. La salvezza. Sospiro di sollievo. Cala il sipario, ma non si sentono gli applausi», conclude lo scrittore campano, sempre più ossessionato dalla Lega.