Alla vigilia di San Valentino dal Valdarno arrivano due storie di cuore non proprio da rose e cioccolatini. La prima vicenda ha avuto per protagonisti gli spasimanti di un’infermiera dell’ospedale di Montevarchi, due uomini sulla cinquantina, che per una serie di accertamenti diagnostici si sono incrociati per caso nel reparto dove opera l’amata.
Si conoscevano, essendo uno l’ex e l’altro il fidanzato attuale della donna, ed è bastato loro incrociare gli sguardi per innescare la scintilla della gelosia e far scoppiare la lite passata ben presto dalle parole alle vie di fatto.
E accaduto sabato mattina nel presidio ospedaliero di Santa Maria alla Gruccia ed è stato necessario l’intervento dei carabinieri per riportare la calma tra i contendenti. A dare l’allarme era stato uno dei due pretendenti che aveva telefonato alla centrale operativa della Compagnia di San Giovanni per denunciare di essere stato aggredito da un uomo mentre si trovava nel reparto.
Sul posto sono arrivati in pochi minuti i militari che hanno provveduto a raffreddare gli animi tra i litiganti e quindi si sono messi al lavoro per cercare di ricostruire i motivi alla base dell’alterco.
E la verità è emersa dopo aver ascoltato le testimonianze dei presenti e di chi aveva scatenato il diverbio, deflagrato appunto per il tarlo della gelosia che i due provavano nei confronti della medesima persona, l’operatrice sanitaria in servizio nel monoblocco.
Il fato ha voluto che entrambi dovessero sottoporsi ad alcuni controlli sanitari e che avessero ottenuto l’appuntamento in contemporanea, arrivando insieme dove lavora la donna al centro dei loro pensieri.
Ne era nata una discussione e quindi un parapiglia di breve durata, durante il quale erano volati pugni e sberle, ma per fortuna senza gravi conseguenze anche grazie all’intervento tempestivo del personale dell’Arma.
Compreso di aver esagerato, uno dei due ha chiesto scusa all’altro che però ha rifiutato la mano tesa e annunciato di voler presentare denuncia querela. Il secondo episodio invece risale alla scorsa notte e ha visto gli uomini della Benemerita impegnati per ore sul Pratomagno sulle tracce di una signora la cui scomparsa era stata segnalata dal convivente.
Al telefono l’uomo affermava che la sua compagna si era allontanata da casa, e temeva che rischiasse l’incolumità avventurandosi in una zona impervia. Tre pattuglie dei militari delle stazioni di Castelfranco, Loro Ciuffenna e dell’Aliquota Radiomobile hanno dato vita a una battuta ad ampio raggio di ricerche che si è protratta fino all’alba.
Al tempo stesso si cercava di localizzare il cellulare della donna. L’emergenza è rientrata nella mattinata di ieri quando la signora è stata rintracciata: ha spiegato che il suo era un gesto volontario e consapevole.
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