UNA FATTORIA FORMATO LAGER - GIUSEPPE DESSI', IL 44ENNE DI CAGLIARI ARRESTATO INSIEME ALLA COMPAGNA PER AVER COSTRETTO UN 45ENNE CON PROBLEMI PSICHICI A VIVERE IN CONDIZIONI DI SCHIAVITÙ PER ALMENO TRE ANNI, AVREBBE PICCHIATO E TORTURATO IL POVERETTO CON TANTA VIOLENZA DA LASCIARLO SFIGURATO - L'UOMO AVEVA UNA FALANGE MOZZATA, I LOBI DELLE ORECCHIE TAGLIATI, DECINE DI BRUCIATURE SUL CORPO E IL VOLTO SFREGIATO DALLE CICATRICI - L'AGUZZINO ERA RIUSCITO A FAR ISOLARE DAL MONDO IL PASTORE, CHE ERA COSTRETTO A...

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Estratto dell'articolo di Umberto Aime per "il Messaggero"

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Una falange mozzata, quella del mignolo della mano destra, i lobi delle orecchie tagliati, sul corpo, compreso l'inguine, decine e decine di bruciature, provocate con il cannello di una fiamma ossidrica e poi il volto sfigurato dalle cicatrici lasciate da diverse coltellate. Un servo pastore di 45 anni, con problemi psichici, è stato torturato, marchiato, ridotto in regime di schiavitù dall'allevatore, che lo aveva ingaggiato per poche decine di euro.

 

L'aguzzino, Giuseppe Dessì, 44 anni, con precedenti penali per violenza, lesioni e spaccio di stupefacenti, è stato arrestato dai carabinieri di Villasor, comune agricolo del Cagliaritano. Per lui una sfilza di reati: riduzione in schiavitù, plagio, lesioni aggravate con «la deformazione permanente dell'aspetto fisico della vittima» e, infine, sfruttamento di lavoro in nero. Agli arresti domiciliari è finita anche la compagna del torturatore, complice silenziosa di un inferno durato tre anni.

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LA LIBERAZIONE

Davvero un girone infernale, concluso solo pochi mesi fa, a dicembre, con la fuga notturna del servo pastore dall'ovile-lager, aiutato dalla sorella[…] «Era un uomo soggiogato, impaurito e sempre sotto ricatto», racconta il maggiore Aldo Melucccio, comandante della compagnia dei carabinieri di Sanluri. […]

 

LA "PRIGIONE"

In poco tempo i carabinieri hanno scoperto anche la catapecchia in cui il pastore era stato costretto a vivere e dormire: alcune assi di legno messe assieme alla rinfusa, vicinissime alla porcilaia e al ricovero di altri animali. […] secondo la ricostruzione, l'aguzzino era riuscito innanzitutto a far isolare dal mondo il servo pastore, allontanandolo dalla famiglia, per poi mettere in atto un piano diabolico e violento dall'inizio alla fine. Almeno negli ultimi due anni, ogni volta che qualcosa non andava per il verso giusto, per esempio la fuga del bestiame, scattavano le punizioni corporali.

 

LE TORTURE

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Nel verbale di denuncia, non manca la descrizione delle torture subite. Quasi ogni giorno, il 40enne era sottoposto a uno o più processi sommari, spesso alla presenza della compagna dell'allevatore, che si concludevano con l'esecuzione di vere e proprie sentenze. Dal taglio della falange, che sarebbe stata fracassata a martellate prima e tagliata poi con un'accetta, alle bruciature sul petto, nella schiena, sulle gambe e anche all'inguine con la fiamma ossidrica, seguendo il rituale della marchiatura del bestiame.

 

Ma anche entrambi i lobi tranciati di netto, anche questo un altro rituale del mondo agropastorale per identificare gli animali di proprietà, poi messo in atto persino dall'Anonima sequestri sarda, quando ai familiari dell'ostaggio voleva dimostrare l'esistenza in vita del rapito. […]

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