Michela Allegri per “il Messaggero”
Schiuma party affollati, balli abusivi sulle spiagge e anche in discoteca, poche mascherine e, soprattutto, pochissimi distanziamenti. Ecco la lista delle regole infrante in molte città durante i festeggiamenti illegali per Ferragosto, nonostante le rigide disposizioni del Viminale, l'annuncio di controlli serrati e le ordinanze emanate di sindaci e governatori per introdurre nuove restrizioni.
Le conseguenze potrebbero arrivare molto presto. La Sicilia è già sull'orlo della zona gialla e a seguirla potrebbe essere la Sardegna, dove, in particolare nella zona di Nuoro, sono stati controllati 5.600 persone, 300 veicoli e decine di locali e attività commerciali. A San Teodoro una discoteca è stata chiusa per assembramenti. Su entrambe le isole, a causa degli affollamenti estivi, sono aumentate le percentuali dei ricoveri ospedalieri.
Ma sono in crescita anche i numeri di Calabria e Toscana. I giorni di festa non hanno aiutato: in tutto il Paese sono spuntati party non autorizzati, rave clandestini, come quello che si è svolto nel Viterbese, al confine tra Lazio e Toscana, durante il quale un venticinquenne ha perso la vita.
VILLAGGI E CAMPEGGI Il bilancio dei controlli del Nas, eseguiti in villaggi turistici, campeggi e agriturismi, è di 17 strutture chiuse e 301 violazioni penali e amministrative contestate per un totale di circa 150mila euro. Le irregolarità riguardavano in particolare la mancata attuazione delle misure anti-Covid: scarso uso di dispositivi di protezione individuale, mancata presenza di dispenser contenenti prodotti igienizzanti, scarse procedure di disinfezione, nessuna regola che garantisse il minimo distanziamento interpersonale.
Le ispezioni hanno interessato 724 attività. Tra Rimini e Riccione tre locali - ora chiusi - erano stati trasformati in piste da ballo abusive. La discoteca Ecu di Rimini, per esempio, ha ricevuto la seconda sanzione in due settimane. Dopo uno stop di cinque giorni imposto lo scorso 7 agosto per un assembramento di mille persone sorprese a ballare accalcate, dovrà chiudere di nuovo i battenti: nella notte di Ferragosto ha ospitato centinaia di giovani, assembrati e senza mascherine, scoperti dalla Polizia dopo la segnalazione dei residenti. Sui social era stata pubblicizzata una serata punk-rock.
A Misano gli agenti hanno trovato più di duemila persone assembrate per un dj set non autorizzato. Anche nel Bolognese un bar è stato trasformato in una balera, con un centinaio di persone ammassate in pista. Le forze dell'ordine sono intervenute per interrompere rave abusivi nel Salento e in Liguria, mentre a Trieste è stata chiusa una sala scommesse alla quale si poteva accedere senza esibire il Green pass.
Polemiche anche a Milano, per lo schiuma party senza mascherine e senza troppi distanziamenti organizzato all'Acquatica park. In Puglia, invece, oltre 50 esercizi ricettivi, tra lidi e ristoranti del litorale, erano pronti a fare partire balli e festeggiamenti. A Barletta, Trani, Bisceglie e Margherita di Savoia, i carabinieri hanno disposto l'immediata revoca delle serate organizzate. In una decina di casi sono state elevate sanzioni amministrative perché i dipendenti dei locali non indossavano le mascherine.
LA CAPITALE Sono stati diversi anche gli interventi nella Capitale. Sono state controllate 110 attività commerciali, tra bar, ristoranti, pub, gelaterie, stabilimenti balneari del litorale laziale, dove è stato registrato il tutto esaurito. A Ostia gli agenti del X Distretto hanno monitorato il lungomare, le vie del centro, il Porto turistico e le spiagge: 95 i veicoli controllati e 133 le persone.
Ad Anzio è stato chiuso un locale per violazione della normativa anti-contagio. Poche le sanzioni, ma tante le feste abusive organizzate tramite il passaparola sui social: nelle case, nei locali, a bordo piscina, in spiaggia. Cinque falò sono stati sgomberati sulla costa di Fregene, dove sono anche stati interrotti due bivacchi abusivi.
IL BILANCIO Intanto il Viminale traccia un bilancio dell'ultimo anno di controlli anti-Covid. Dall'11 marzo 2020 al 31 luglio 2021 sono state controllate 49.590.468 persone e ne sono state sanzionate 720.918. I denunciati per violazione della quarantena sono stati 5.833, altri 5.864 per false attestazioni. Gli esercizi commerciali controllati sono stati oltre 11 milioni e i titolari sanzionati 26.374. Chiuse 7.480 attività commerciali.