Il design degli aerei del futuro è ispirato all’uccello più veloce del mondo, il falco pellegrino, che può mantenere il controllo a una velocità che arriva a 300 km.
Questi aerei potrebbero essere più leggeri, più veloci e più manovrabili di quelli con le ali rigide prodotti ad oggi.
Il nuovo aeroplano ispirato alla natura potrebbe volare nei nostri cieli nei prossimi vent’anni.
Gli scienziati della ‘BAE Systems e City’ dell’Università di Londra hanno studiato il volo dei falchi al fine di rendere gli aerei più sicuri, aerodinamici ed efficienti a livello di consumo di carburante.
Le tecnologie in fase di sviluppo includono le penne sensoriali.
Si tratta di filamenti polimerici stampati in 3D che agiscono come sensori sul corpo di un aeromobile, fornendo un sistema di preallarme se l’aereo comincia a stallare.
Se densamente distribuiti sul velivolo, questi filamenti polimerici possono anche essere in grado di cambiare il flusso d'aria vicino alla sua superficie.
Questo potrebbe ridurre l’attrito sulla superficie delle ali dell’aereo.
I ‘flap’ ricoperti da questi filamenti permetterebbero all’aereo di atterrare in modo più sicuro anche alle velocità più basse.
Questa tecnologia è ispirata al falco, che cambia la forma del suo corpo quando atterra, increspando la superficie superiore delle ali.
L'effetto di questa piuma ‘arruffate’ lo aiuta anche a mantenere la portanza delle proprie ali ad alti angoli di attacco e di volare più lentamente o cambiare direzione in modo più aggressivo.
Dei piccoli ‘flap’ sull’ala dell’aereo potrebbe consentire di volare a velocità più bassa, permettendo di raggiungere una distanza di atterraggio più corta o di essere più agili a evitare ostacoli durante il volo.
Si pensa anche che, usando questo design, si potrebbe rendere gli aerei più compatti e trasportare più di carburante.
La ricerca ha anche dimostrato che i ‘flap’ potrebbero, potenzialmente, produrre un inferiore inquinamento acustico da parte degli aeromobili.
Il professor Christoph Bruecker del ‘City's Aeronautical Engineering department’ ha dichiarato: 'Il falco pellegrino è l’uccello più veloce del mondo, in grado di volare in picchiata con angoli incredibilmente ripidi e ad alte velocità. Il lavoro di ricerca è stato davvero affascinante e sono sicuro che può offrire vera innovazione e benefici al settore aerospaziale'.
Il professor Clyde Warsop, uno specialista in aerodinamica e controllo di flusso a ‘BAE Systems' Military Aircraft’ aggiunge: 'La bio-ispirazione non è un concetto nuovo; molte tecnologie che usiamo ogni giorno sono state ispirate da animali e dalla natura'.
Piume sensoriali
Quando un falco si lancia in picchiata ad alta velocità, il suo corpo è sottoposto a forze molto sensibili ai piccoli cambiamenti nel suo angolo di attacco.
Se l'uccello supera il suo angolo ottimale di attacco di un margine anche minimo, le piume sul retro delle sue ali cominciano a vibrare.
Queste vibrazioni sono rilevate dai nervi del corpo, avvertendo l'uccello che potrebbe essere in procinto di cadere e precipitare.
I filamenti polimerici stampati in 3D sono simili a peli posti sulla superfice di un aeromobile e possono raccogliere i dati del flusso d'aria in tempo reale avvisando, quindi, il pilota in caso di problemi, prevenendo possibili disastri.