Irene Soave per "www.corriere.it"
La luna di miele più esclusiva della storia: quella di Raul e Olivia de Freitas, 28 e 27 anni, sudafricani, lui macellaio e lei maestra. Sono bloccati alle Maldive, in un resort di ultralusso in cui sono rimasti gli unici clienti, dal 22 marzo.
Non sono riusciti a lasciare l’atollo di Vaavu e il loro resort, il lussuoso Cinnamon Velifushi, per una complicata catena di aerei bloccati e divieti di viaggio nelle Maldive, in Sudafrica e negli Stati dove avrebbero fatto scalo; stanno tuttora pagando la vacanza, che sarebbe dovuta finire il 28 marzo, anche se con un forte sconto; in queste ore l’ambasciata sudafricana sembra avere trovato una soluzione, e li sta per rimpatriare. Ma intanto le foto che pubblicano sui social sono idilliache e inquietanti insieme.
L’impossibile rientro a casa
Arrivati la domenica 22 marzo, dovevano stare sei giorni. Avevano chiesto, certo, all’agenzia di viaggio se fosse sicuro viaggiare in questo periodo, con gli aeroporti di mezzo mondo già chiusi: andate tranquilli, aveva detto l’agente. Siete anche assicurati. Divertitevi.
Mercoledì 25 marzo li raggiunge la notizia che tutti gli aeroporti sudafricani sarebbero stati chiusi dall’indomani. Cinque ore dalle Maldive a Doha, tre ore di scalo e poi nove verso Johannesburg non sarebbero state sufficienti. Gli ospiti del resort, normalmente a questo punto dell’anno tutto pieno, iniziano a partire alla spicciolata. Gli ultimi sono gli americani: dopo complicate trattative ottengono un permesso per fare scalo in Russia. Olivia e Raul De Freitas restano da soli.
Contattano il consolato e poi l’ambasciata più vicina, che è in Sri Lanka. Scoprono che in tutte le Maldive ci sono 40 connazionali come loro, ma metà sono irrintracciabili, e dei rintracciati quasi nessuno può permettersi l’unica soluzione al momento disponibile: dividere con gli altri i 100 mila dollari circa che servono ad armare un aereo privato che li riporti a Johannesburg.
Giorni di discussione e il volo, che nessun governo vuole pagare, non viene organizzato. Forse i voli riprenderanno il 1 aprile, scrive loro l’ambasciata. Poi il termine è spostato al 6. Oggi la notizia è che tutti i sudafricani alle Maldive che vogliono rimpatriare saranno spostati in un altro resort a 5 stelle, in gran parte a spese del governo.
Una bizzarra luna di miele
Intanto Olivia e Raul De Freitas, alla loro prima esperienza di convivenza, hanno visto raddoppiare la loro luna di miele (e anche il conto del Cinnamon Velifushi, da 750 dollari a notte, anche se hanno avuto uno sconto). Dal 29 marzo sono rimasti lì completamente da soli, assistiti dallo staff del resort al completo.
Hanno dormito, fatto immersioni, nuotato, giocato a ping pong e biliardo fino a sfinirsi. Raul si è unito alle partite di calcetto dei camerieri, nessuno dei quali può lasciare il resort, secondo le disposizioni del governo maldiviano, fino a 14 giorni dopo la partenza dell’ultimo ospite.
I De Freitas sono stati coccolatissimi: cene a lume di candela, show tutte le sere solo per loro, nove camerieri ciascuno a servire colazione, immersioni riservate. A proprie spese: hanno ricevuto uno sconto, ma il soggiorno non è gratis. «Un lusso per noi», hanno raccontato al giornalista del New York Times che ne ha scoperto la storia, spiegando che i fondi supplementari saranno sottratti all’anticipo del mutuo che stanno per aprire. Ma per ora non si sa ancora quando rientreranno a casa.