FUGA DA FAVIGNANA! – IN TRE EVADONO DAL CARCERE DELL’ISOLA, UN QUARTO UOMO NELLA CELLA È STATO IMBAVAGLIATO E LEGATO - HA RACCONTATO AGLI INVESTIGATORI: "VOLEVANO CHE NESSUNO LANCIASSE L'ALLARME". E FISSA L'ORARIO DELL'EVASIONE ALLE 2,40- L’IPOTESI CHE I TRE EVASI ABBIANO LASCIATO L’ISOLA A BORDO DI UNA BARCA

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CARCERE FAVIGNANA CARCERE FAVIGNANA

Romina Marceca per palermo.repubblica.it

 

 

 

Nella cella insieme ai tre detenuti che sono evasi nella notte tra venerdì e ieri dal carcere di massima sicurezza di Favignana, "Giuseppe Barraco", c'era un quarto carcerato. L'uomo, un detenuto per rapina di mezza età di origini napoletane, è stato legato e imbavagliato con alcune lenzuola e una corda. Lo hanno fatto sedere in un angolo della cella e poi hanno segato le sbarre e sono fuggiti. Alle 24, nell'ultima ronda durante la quale si effettua solo la ronda, i quattro detenuti dormivano. Alle 3,30 la ronda notturna si è accorta di quanto accaduto e ha liberato il detenuto. "Alle 16 di venerdì quelle sbarre erano integre, lo giuro", ha detto agli investigatori il poliziotto penitenziario che aveva sbattuto il ferro sulle sbarre per verificare eventuali tentativi di evasione.

 

L'ergastolano Adriano Avolese e gli altri due detenuti Giuseppe Scardino e Massimo Mangione avevano pianificato anche questo. Il napoletano, che lascerà il carcere nel 2022 per fine pena, è stato sentito dal sostituto procuratore di Trapani Marco Verzera e dai carabinieri. "Mi sono alzato alle due e 40 per andare in bagno. Uno di loro - ha spiegato - era in piedi e poi tutti e tre mi hanno imbavagliato e legato. Mi hanno spiegato che non volevano che qualcuno lanciasse l'allarme". La ricostruzione del detenuto è al vaglio degli investigatori.

 

avolese avolese

Se fosse vero quanto ha riferito il napoletano, l'allarme per l'evasione sarebbe scattato circa mezz'ora dopo. I tre sono spariti nel nulla e nonostante le massicce ricerche di carabinieri e polizia penitenziaria di loro non c'è traccia né sull'isola né in altre parti della Sicilia. Si fa sempre più strada l'ipotesi che i tre evasi siano fuggiti a bordo di un'imbarcazione che li attendeva alla spiaggia della Praia, a circa cento metri dal carcere.

 

L'indagine tiene conto anche del malfunzionamento del sistema di videosorveglianza che non registra le immagini e di possibili complici e basisti dei tre evasi. Le quattro guardie penitenziarie che erano di turno venerdì notte sono state ascoltate. I carabinieri del comando provinciale di Trapani, coordinati dal colonnello Stefano Russo, stanno riascoltando tutte le telefonate ricevute in carcere dai tre detenuti e stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

 

Intanto è caccia senza sosta ai tre detenuti evasi. Stamani sull'isola è arrivata una task force di uomini e mezzi dei Carabinieri mentre proseguono le ricerche sulla terraferma. I militari dell'Arma insieme agli agenti della polizia penitenziaria e della guardia di finanza, "per non tralasciare nulla", stanno passando a setaccio l'isola, ma l'ipotesi più plausibile sembra essere quella che i detenuti Adriano Avolese, Giuseppe Scardino e Massimo

 Mangione abbiano lasciato l'isola, a bordo di una imbarcazione, poco dopo la fuga dalla casa di reclusione, avvenuta intorno alle 3 di notte. "I cittadini di Favignana - dice Giuseppe Pagoto, sindaco delle Egadi - sono sereni, l'atmosfera che si respira è quella di un'isola che sta vivendo gli ultimi giorni di turismo. Confidiamo tutti nell'attività delle forze dell'ordine". 

 

(Ha collaborato Maria Emanuela Ingoglia)

 

mangione scardino mangione scardino

 

 

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