UN GENTILUOMO AL SERVIZIO DELLA MUSICA – CON PIERO SUGAR SE NE VA UN PEZZO DELLA DISCOGRAFIA ITALIANA: DEFILATO, RISERVATO, DISCOGRAFICO COME IL PADRE, SCAMPÒ PER UNA SERIE DI COLPI DI FORTUNA A UN SEQUESTRO NEI PRESSI DELLO STABILIMENTO DI VIA QUINTILIANO A MILANO. NEL 1970 SPOSÒ CATERINA CASELLI, CONOSCIUTA AL PIPER DI ROMA, CON CUI È RIMASTO UNITO FINO ALLA FINE, APPOGGIANDOLA NEL SALTO (CRITICATO DA TANTI) DA CANTANTE A PRODUTTRICE… VIDEO

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Mario Luzzatto Fegiz per il “Corriere della Sera”

 

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È morto l'altra sera, a Milano, Piero Sugar.

Era figlio di un grande editore, Ladislao Sugar, ungherese naturalizzato italiano, e di Marta Soleri. Il padre, dopo aver fondato Messaggerie Musicali e aver gestito la CGD, aveva dato vita alla casa discografica Sugar. Ladislao era un uomo di grande classe, proprietario di decine di canzoni e musiche note nell'intero Pianeta. Che non disdegnava le luci della ribalta. Il suo impero editoriale comprendeva classici come Petrassi o Berio, ma anche canzoni leggere e musical.

 

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Piero Sugar, invece, aveva un carattere molto diverso dal padre. Nato nel 1937, non sembrava assolutamente interessato al mondo discografico, però aveva molta cura nel tenere i rapporti con gli artisti e nella scelta di collaboratori fra cui figurano nomi come Alfredo Cerruti e Franco Crepax.

Ma il richiamo dell'arte evidentemente lavorava dentro di lui: tanto che nel 1970 sposa un'artista come Caterina Caselli, conosciuta al Piper di Roma. Un personaggio spumeggiante e anticonformista, cantante in rapida scesa, scoperta ancora una volta dal padre. Piero però non si presta a copertine o interviste. Riservato non si concede alla stampa e nemmeno ai fotografi. In azienda conquista però rapidamente fiducia e popolarità.

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La Sugar con lui si stacca dalla multinazionale CBS e diventa una azienda tutta familiare.

Un anno dopo le nozze nasce il figlio della coppia, Filippo (anche lui, gradualmente, entrerà nell'azienda). Dopo alcuni anni Caterina Caselli sceglie di allontanarsi a sua volta delle scene e fondare l'etichetta discografica Ascolto, scoprendo molti artisti fra cui Pierangelo Bertoli.

Il passaggio di Caterina da cantante a produttrice discografica solleva critiche e malumori, ma Piero continua ad appoggiarla, marito affettuoso e padre molto presente.

Anche il figlio diventa così parte del loro sodalizio: studente universitario modello, da poco laureato cura il rilancio dei negozi Messaggerie Musicali che verranno poi ceduti a condizioni molto interessanti.

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Le decisioni importanti, nel gruppo, da decenni venivano prese da questa affascinante trinità composta da padre, madre e figlio. Nelle riunioni Caterina era esuberante e propositiva. Piero e Filippo spesso ascoltavano in silenzio, scambiandosi occhiate mute nelle quali però si leggevano bene stupore, orgoglio e vero amore.

 

Era un grand'uomo Piero, defilato, riservato, discografico per caso, scampato per una serie di colpi di fortuna a un sequestro nei pressi dello stabilimento di via Quintiliano a Milano. Come raccontato anche nel film documentario «Caterina Caselli - Una vita, cento vite». Con lui scompare uno dei massimi imprenditori della musica italiana «a capo di una azienda che quest' anno compie 90 anni», come ha sottolineato il figlio Filippo. I funerali si svolgono oggi, alle 14.45, nella chiesa di San Marco a Milano, in forma privata, per decisione della famiglia che in queste ore ha scelto il più stretto riserbo.

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«Con Piero Sugar il mondo dello spettacolo italiano perde un grande protagonista: un editore musicale e produttore discografico che in tutta la sua lunga carriera ha saputo anticipare i tempi, sperimentare e scommettere su nuovi talenti», ha ricordato il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Tra le testimonianze di cordoglio anche quella di Mario Lavezzi, che sui social ha scritto: «Oggi è arrivata la triste notizia che Piero Sugar ci ha lasciato. È stato per molti anni, insieme a Caterina Caselli, editore e discografico di molti mie successi e anche un amico». Parole a cui si sono unite quelle di Tonino Cripezzi, cantante e tastierista dei Camaleonti: «Sincere condoglianze a Caterina Caselli e al figlio Filippo per la perdita del marito e padre Piero».

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