Estratto dell’articolo di Gianni Riotta per “la Repubblica”
harvard - manifestazione pro palestina
Tra gli alberi di autunno, la studentessa di Princeton University strappa, uno per uno, dalla bacheca del campus i volantini con i volti degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas. Quando un passante le chiede perché, si accende «Israele è regime coloniale, i palestinesi indigeni oppressi dall'imperialismo bianco. È guerra di liberazione!».
La ragazza è “pacifica” rispetto ad altri atenei Usa, a Tulane University, New Orleans, lo studente ebreo Dylan Mann è aggredito da compagni, intenti a bruciare la bandiera di Israele, colpito al volto con la frattura del naso. Solo l'intervento della giovane Natalie Mendelsohn lo salva, «Mi son trovata le mani bagnate dal sangue di un ebreo racconta Natalie - mai avrei pensato di vivere questo dolore».
A Cooper Union, New York, gli studenti ebrei sono assediati in biblioteca da dimostranti filo Hamas e minacciati per le kippah. Alla Cornell University, uno studente di 21 anni è stato arrestato per aver minacciato sui social media «Se vedi un ebreo sul campus seguilo e tagliagli la gola… porta il tuo fucile, spara ai maiali ebrei».
volantini con i volti degli israeliani rapiti da hamas strappati a princeton
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Yale, Princeton, Harvard, Stanford ignorano i raid di Hamas contro innocenti, ci vogliono interventi di docenti come l'ex ministro democratico Summers, o di mecenati, perché arrivano tardi, e tiepide, dichiarazioni. Domina la tesi resa popolare dall'attrice Whoopi Goldberg, la sola repressione storica è dei bianchi sui neri, gli ebrei sono bianchi dunque complici dell'imperialismo, «L'Olocausto non aveva nulla a che fare con il razzismo». Per Zareena Grewal, docente a Yale, «i coloni israeliani non sono civili» e dunque, come militari, sono obiettivi legittimi di Hamas, inclusi bambini, anziani, donne incinte.
studente di harvard allontanato da una manifestazione pro palestina 3
L'antica sigla Democratic Socialists of America vede i militanti scendere in piazza per Hamas e costringe il deputato progressista Shri Thanedar alle dimissioni (la leader di sinistra Alexandria Ocasio-Cortez ha ancora la tessera Dsa, ma prende le distanze da Hamas). Il movimento nasce da una malintesa lettura della “politica delle identità”, teoria diffusa nei campus, che fa dire al professore Ameil Joseph su X-Twitter «postcolonialismo non è parola da laboratorio» ma teoria per armare le masse.
Due intellettuali, Yascha Mounk, sul sito Persuasion, e Simon Sebag Montefiore, sulla rivista Atlantic, in toni disperati, ammoniscono liberal e democratici contro l'assurdità di citare i “Dannati della terra” di Frantz Fanon (Einaudi), pamphlet contro l'imperialismo francese in Algeria, per esaltare Hamas. Non basta: come per la critica a “verità, realtà e oggettività” dei postmoderni che, alimentando no vax e no green pass, ha accumulato morti di Covid, così la sacrosanta campagna per i diritti umani di popoli oppressi da Europa e Stati Uniti in Africa, Asia ed America Latina, assolve, per paradosso, Hamas.
pannello con i volti degli israeliani rapitida hamas all University of Minnesota
Poiché si batte contro Israele, alleato degli Usa, diventa icona alla Che Guevara. Toni simili echeggiano nell'appello dei docenti dell'università di Bologna, nel manifesto firmato dal fisico Carlo Rovelli, al centro di una polemica accesa dal Foglio, nella galassia di estremismo e populismo che prolifera, comunisti e neofascisti fianco a fianco, online e nei talk show della disinformazione.
Che Hamas dalle elezioni, alla libertà di parola e religione, alle donne e diritti Lgbtq neghi ogni ideale nobile della sinistra non importa. […]
studente di harvard allontanato da una manifestazione pro palestina 7 studente di harvard allontanato da una manifestazione pro palestina 5 harvard - manifestazione pro palestina