INCOSCIENTE O CUORE DI PAPÀ? - UN 36ENNE A OSTUNI SI È TRAVESTITO DA INFERMIERE PER ENTRARE NEL REPARTO COVID DELL'OSPEDALE PER FAR VISITA AL PADRE RICOVERATO - A FARLO SCOPRIRE È STATO, INVOLONTARIAMENTE, IL GENITORE QUANDO L'HA RICONOSCIUTO - L'UOMO, MULTATO E MESSO IN QUARANTENA, È ACCUSATO DI DIFFUSIONE DI MALATTIA INFETTIVA, INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO E NON SOLO...

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Antonio Calitri per “Il Messaggero

 

medici e infermieri covid 19 medici e infermieri covid 19

Ha pensato a uno stratagemma da film per superare i controlli Covid posti dall'ospedale di Ostuni, nella Valle d'Itria pugliese, travestendosi da infermiere per andare a visitare il padre che da qualche giorno era ricoverato nella struttura a causa dell'infezione virale. Ma proprio il padre involontariamente lo ha fatto scoprire dal medico che lo sta visitando e per il trentaseienne del vicino comune di Fasano sono iniziati i guai.

 

CORONAVIRUS - INFERMIERI IN CORSIA CORONAVIRUS - INFERMIERI IN CORSIA

Fermato dalla vigilanza della struttura, identificato dai Carabinieri, ora è accusato di diffusione di malattia infettiva e interruzione di un pubblico servizio, sanzionato per essersi spostato senza una motivazione valida, tra due comuni di una regione posta in zona rossa e infine, messo subito in quarantena per essere entrato in contatto con persone con il Covid-19.

 

reparto covid reparto covid

E non è ancora finita visto che i Carabinieri della Compagnia di Fasano ascolteranno altre persone e verificheranno altre circostanze prima di poter mandare in fascicolo in Procura. E anche all'ospedale starebbero verificando i video a circuito chiuso per scoprire se il travestimento da infermiere sia già stato utilizzato dall'uomo.

 

LA TELEFONATA

Tutto incomincia mercoledì quando l'uomo prova a chiamare l'ospedale del vicino comune di Ostuni in cui è ricoverato il padre, per avere informazioni sulla sua salute. Non riesce ad ottenerle, anche se poi si scoprirà che i medici avevano già aggiornato il fratello e allora il trentaseienne decide di passare all'azione. Sale sulla sua automobile e raggiunge l'ospedale di Ostuni.

 

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Lì si traveste da infermiere facendosi ispirare dalle immagini più volte passate in televisione, soprattutto quelle del primo periodo della pandemia, quando scarseggiavano dispositivi di protezione individuale e quindi qualsiasi cosa andava bene.

 

IL TRAVESTIMENTO

E così indossa una tuta da lavoro usa e getta di quelle che utilizzano gli imbianchini per non sporcarsi, dei calzari come quelli che si indossano nelle parti pubbliche di piscine e palestre, una mascherina FFP2 ed entra nell'ospedale senza essere fermato da nessuno.

 

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Chiede informazioni del reparto di pneumologia, le ottiene e raggiunge senza difficoltà proprio la stanza del padre. Lì però oltre al genitore c'è un medico che lo sta visitando e quando i due si riconoscono, il medico si accorge che quella presenza non deve stare lì e lancia l'allarme.

 

LE VIOLAZIONI

L'uomo scappa, abbandona la tuta e i calzari (che potrebbero avere il virus) senza nessuna precauzione e si dirige verso l'uscita ma viene fermato dai vigilantes della struttura che nel frattempo sono stati allarmati.

 

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Nel frattempo arrivano i Carabinieri che lo identificano individuando i reati che ha commesso, denunciandolo per diffusione del virus per aver abbandonato i capi utilizzati nel reparto, senza alcuna precauzione, e per quello di interruzione di pubblico servizio per i medici che hanno dovuto interrompere il servizio per il caos creatosi compreso chi visitava il padre dell'intrufolato che è stata ritardata.

 

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Ma a fine indagine, potrebbero ravvisarsi anche altri reati come quello di entrare in una struttura sanitaria senza autorizzazione e lo scambio di persona. È stato inoltre sanzionato perché si trovava fuori dal suo comune, in violazione delle norme di contenimento del Covid19 in una regione rossa in cui questi spostamenti sono vietati, cosa che è risultato che aveva già fatto.

 

IL FINALE

Infine l'Asl di Brindisi l'ha messo in quarantena domiciliare perché è entrato in contatto con persone infette. E siccome i guai non arrivano mai da soli, a fine giornata ha pure scoperto che le condizioni del padre nel frattempo si erano aggravate ed è stato trasportato nell'ospedale Perrino di Brindisi.

 

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