Maddalena Berbenni e Pietro Tosca per il “Corriere della Sera”
Faceva il muratore da quando aveva 14 anni, Maurizio Gritti. Stesso mestiere di suo padre Luigi, che ieri era passato in cantiere per salutarlo quando l'unico operaio presente si stava già disperando. Era appena successo. Comunque, non ci sarebbe stata speranza.
L' ennesima morte sul lavoro tocca l'edilizia, due villette da costruire a Pagazzano, Bassa Bergamasca, che Gritti aveva avuto in subappalto con la sua M.C. Costruzioni.
Era sposato, aveva due figli adolescenti e domani avrebbe compiuto 47 anni. È finito tutto sotto un blocco di calcestruzzo pesante 600 chili, che lo ha travolto e schiacciato. L'impresario lo aveva appena spostato usando la gru, assieme ad altri due prefabbricati dalla stessa forma a «c». Per sorreggere i manufatti Gritti li aveva bloccati con supporti in legno.
Puntelli che, ipotizzano i tecnici dell' Ats, si sono spostati o hanno ceduto, innescando il crollo.
Nessuno ha visto, ma il rumore ha allarmato il solo operaio presente. Ha tentato di soccorrere il titolare, aiutato da Luigi Gritti, arrivato proprio in quel momento. I due hanno chiamato il 112 e tentato di spostare il blocco. In un attimo, le ambulanze della Croce rossa di Treviglio hanno raggiunto Pagazzano, così come i carabinieri e le squadre dei vigili del fuoco, ma è quasi certo che il muratore sia morto sul colpo. È toccato al luogotenente Salvatore Carrozza comunicare, sul posto, la notizia alla moglie Alessandra Innocenti, che ha poi stretto in un abbraccio.
Anche Giorgia e Andrea, 17 e 16 anni, hanno pianto a pochi metri dal cantiere. «Non ci sono parole per descrivere mio papà, era una persona buona», dice la ragazza. «Mio nipote faceva da sempre questo lavoro ed era coscienzioso», racconta uno zio, anche lui nel settore edile. La cognata Lorenza Feliciani descrive Maurizio come «un gran lavoratore. Se poteva aiutare, aiutava tutti.Era una persona di grande cuore. Ha sempre fatto il muratore, da quando aveva 14 anni. Da un paio d' anni aveva aperto la sua ditta, dopo che il padre era andato in pensione.Non riusciamo a darci pace per quello che gli è accaduto.Non è giusto».
Gritti era nato e cresciuto a Calcinate ma a Malpaga, frazione di origine della moglie, era impegnato in varie associazioni.
Luana D' Orazio, morta lunedì a 22 anni nella ditta dove faceva l'operaia a Prato. Cristian Martinelli, morto mercoledì a 49 anni in un'azienda di Busto Arsizio. Ora Gritti. A Bergamo, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil annunciano due ore di sciopero mercoledì con un sit-in sotto la Prefettura. «È inaccettabile che si muoia in questo modo, ancora una volta il comparto dell'edilizia è il più rischioso» si legge in una nota congiunta dei sindacati.
Il vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli, propone al ministro del Lavoro Orlando «un tavolo per studiare ulteriori misure e risorse ad hoc per chi investe in prevenzione, in controlli e in sicurezza». Mentre il governatore della Lombardia Attilio Fontana assicura che l'impegno «e la nostra determinazione per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro sono costanti».
Ma il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella osserva che «la politica non può occuparsi delle morti sul lavoro limitandosi a commentarle solo quando accadono le tragedie».