Giuseppe Baldessarro per repubblica.it
"E’ Paolo, è certamente Paolo, perché ha una fossetta qua (accanto al mento, ndr), ha i capelli più indietro, ma è comunque lui, nella foto del telegiornale lo riconosco ancora meglio. E’ Paolo, ed è riconoscibile da parte mia nella parte inferiore del video”. Maurizia Bonini, ex moglie di Paolo Bellini, non ha dubbi. E ha riconosciuto l’ex marito, accusato di aver preso parte alla strage del 2 agosto 1980, in un video girato alla stazione di Bologna da un turista straniero pochi istanti dopo il massacro costato la vita a 85 persone e il ferimento di altre 200.
E' un passaggio decisivo del processo che vede alla sbarra l’ex esponente di Avanguardia Nazionale. Bonini ha detto anche molto altro. Bellini nei primi anni ’80 si era difeso dalle accuse dicendo che quel giorno lui non poteva essere a Bologna perché era in vacanza con la famiglia in un albergo al Passo del Tonale. Un alibi che aveva portato i magistrati a chiudere il “caso” con un proscioglimento. Ora, con la nuova testimonianza di Bonini, l'alibi di Bellini - che già all'epoca destò “sospetti di falsità” secondo la Procura generale - viene completamente demolito, perché la donna racconta che è vero che andarono in ferie quel giorno, ma che partirono da Rimini in ritardo, dopo pranzo, perché “Paolo arrivò tardi”.
Quindi Bellini, ed è la tesi della Procura generale, avrebbe avuto la possibilità di rientrare da Bologna. La donna, a cui è stato chiesto perché all’epoca dei fatti mentì per difendere l’allora marito, ha detto che “mai lo avrebbe immaginato capace di una strage del genere”. Aggiungendo poi che, “negli anni successivi ha confessato omicidi e altri reati, e ho capito che al tempo aveva una vita parallela”.
Oggi in aula Bonini ha chiesto di poter deporre protetta da un paravento, in modo che l'ex marito non possa vederla. Richiesta appoggiata dalla procura generale e dai legali di parte civile, e accolta dalla corte. Quando il presidente Francesco Caruso ha comunicato la propria decisione, Bellini si è alzato e ha detto: "Allora esco dall'aula mentre testimoniano i miei parenti, ma i miei legali hanno il diritto di vedere la testimone". Nonostante l'invito di Caruso a restare in aula, alla fine l'imputato è uscito, ma il paravento non è stato rimosso, anche perché, ha osservato il sostituto pg Umberto Palma, "Bellini potrebbe rientrare in qualsiasi momento".