Giorgia Zanierato per https://corrieredelveneto.corriere.it/
«Giorgio era un ragazzo estremamente umile e serio, di poche parole, sempre presente e tenace: un vero rugbista, come se ne vedono pochi». Fatica a trovare le parole l’allenatore di Giorgio Conte, il ragazzo di 15 anni morto a mezzogiorno di oggi, 21 dicembre, all’ospedale di Padova, a causa di una trombosi cerebrale.
La tac al pronto soccorso di San Donà
Lo scorso giovedì notte sono comparsi i primi sintomi: un forte mal di testa, così intenso da convincere i genitori a portare Giorgio al pronto soccorso di San Donà, dove abitava, alle 3 del mattino. Dopo una tac con esito negativo il ragazzo è stato rimandato a casa, nonostante i valori degli esami del sangue risultassero alterati. Il giorno seguente però le condizioni sono nuovamente precipitate. Il quindicenne ha perso i sensi ed è stato trasportato d’urgenza in ambulanza all’Ospedale di Padova, dove è rimasto ricoverato fino al 21 dicembre. Giorgio non ha più ripreso conoscenza, finché non è venuto a mancare all’affetto dei genitori Eleonora e Roberto e del fratellino Alessandro.
L’appello della madre
“Abbiamo acconsentito alla donazione degli organi di Giorgio – ha detto la madre Eleonora – nei prossimi giorni si procederà con l’autopsia per accertare le cause della morte. Giorgio non aveva mai manifestato prima d’ora prima particolari problemi di salute”. “Non solo amava il rugby, aveva scelto di svegliarsi alle 5.30 del mattino pur di frequentare il Centro Edilizia a Treviso – continua la mamma – era al secondo anno e innamorato della materia. Era anche un bravo studente oltre che un grande sportivo”. I genitori inoltre ci tengono a fare un appello a tutte le persone che in queste ore di profondo dolore non stanno rispettando il loro silenzio: “Chiediamo soltanto si metta un freno ai commenti online – dichiarano –siamo sommersi da messaggi poco rispettosi da parte di alcuni no-vax: speriamo possano sostenerci evitando di complicare una situazione già difficile”.
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