«Il bunga-bunga era una saletta, dove andavano dopo le cene, una specie di discoteca dove c’era della musica». Lo racconta Giuseppe Brumana, storico maggiordomo di villa San Martino ad Arcore, testimoniando (convocato da una delle difese) nel processo milanese sul caso «Ruby ter» a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati, tra cui tante «ex olgettine» accusate di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.
«Un bel via vai alle cene»
«C’era un bel via vai alle cene - ha spiegato Brumana, dal 2009 maggiordomo e prima, dal ‘97, cameriere ad Arcore - arrivavano e se ne andavano». Rispondendo alle domande del pm Luca Gaglio, dopo quelle del legale Daniele Melegari (difensore di Maria Rosaria Rossi e Simonetta Losi), il teste ha spiegato che «Karima non è rimasta lì ad Arcore due settimane» nel 2010, perché le «ragazze se ne andavano» dopo le cene.
Luca Risso pronto a dichiarazioni spontanee»
Tra gli imputati Luca Risso, ex compagno di Karima El Mahroug: Ruby Rubacuori. È pronto a rendere dichiarazioni spontanee, hanno spiegato i suoi legali nell’udienza di oggi davanti alla settima penale in un’aula bunker alla periferia sud di Milano per le limitazioni anti-Covid. Le dichiarazioni di Risso, che vive in Messico ed è accusato di aver riciclato soldi che l’ex premier avrebbe dato a Ruby come prezzo della presunta corruzione in atti giudiziari, dovrebbero arrivare nell’udienza del 30 marzo.
Un’udienza che oggi è stata aggiunta come ultima della fase dibattimentale, dopo quella del 23 marzo in cui saranno sentiti ancora testi delle difese. Risso, al momento, è l’unico imputato che ha annunciato formalmente dichiarazioni in aula prima della fine del dibattimento. Per il 30 marzo è stato convocato in aula anche un socio di Risso in attività in Messico.
Berlusconi, il Monza e le dichiarazioni spontanee
BERLUSCONI PER RACCONTARE IN TV IL CASO RUBY
«La possibilità di rendere dichiarazioni spontanee non è preclusa ad uno specifico momento del dibattimento e quindi se lo riterremo opportuno certamente vi sarà la massima disponibilità del presidente Berlusconi a rendere dichiarazioni che noi riterremo significative e questo non vuol dire che non possa andare a vedere il Monza». Lo ha spiegato ai cronisti il legale Federico Cecconi, che difende l’ex premier, al termine dell’udienza.
A un cronista che gli ha fatto notare che il Cavaliere «sembra più concentrato sul Monza e sulla festa di fidanzamento di sabato», l’avvocato ha risposto: «Meglio, vuol dire che me ne devo occupare soltanto io di questo processo». Sempre fuori dall’aula ai cronisti l’avvocato Paola Boccari, legale di Karima El Mahroug, con riferimento ad una domanda fatta in aula dal pm ad un teste, ha precisato che è «pacifico che Karima sia stata ad Arcore in alcune serate tra febbraio e maggio 2010, ma non ci sono mai state 14 serate di fila con lei ad Arcore».
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