“LA DENUNCIA ERA PER FATTI DA RISCONTRARE. NON C'ERA LA RAPPRESENTAZIONE DI UNA POSSIBILE VIOLENZA” – IL PROCURATORE DI BOLOGNA GIUSEPPE AMATO SI AUTO-ASSOLVE, MA GLI ALLARMI LANCIATI DA ALESSANDRA MATTEUZZI SULL'EX GIOVANNI PADOVANI, CHE POI L'HA AMMAZZATA A MARTELLATE, ERANO CHIARISSIMI - L'INDAGINE ERA FERMA PER FERIE (SIC!) SEBBENE NELLA DENUNCIA FOSSERO MESSE NERO SU BIANCO LE GRAVI MOLESTIE SUBITE: LO ZUCCHERO NEL SERBATOIO DELL’AUTO, LE GOMME DELLA MACCHINA TRANCIATE, LE CHIAVI DI CASA SOTTRATTE. PER NON PARLARE DELLE CHIAMATE CONTINUE E DELLE MINACCE...

-

Condividi questo articolo


1 - «È STATO FATTO IL POSSIBILE, LA QUERELA ERA PER STALKING NON C'ERANO GLI INDIZI PER TENERLO LONTANO DA LEI»

Alfio Sciacca per il “Corriere della Sera”

 

giuseppe amato giuseppe amato

Procuratore Giuseppe Amato, una donna uccisa nonostante la denuncia. Avete qualcosa da rimproverarvi?

«Penso di no. Ovviamente l'esito infausto nessuno lo poteva, ragionevolmente, prevedere. I fatti ci lasciano sconcertati, ma noi abbiamo fatto tutto con impegno e celerità.

La denuncia è stata immediatamente iscritta e assegnata a una collega che, pur essendo in ferie, ha fatto partire gli accertamenti per i riscontri. La denuncia, va chiarito, evocava episodi di stalking semplicemente molesto».

 

La denuncia è stata presentata il 29 luglio. Perché attendere il 30 agosto per il rapporto dei carabinieri?

ALESSANDRA MATTEUZZI ALESSANDRA MATTEUZZI

«Era il tempo necessario per ulteriori accertamenti. È stato fissato fine agosto perché alcune delle persone da interrogare erano in ferie. Noi abbiamo aperto subito il fascicolo e attendevamo il lavoro dei carabinieri. In ogni caso la collega aveva specificato, in caso di accadimenti urgenti, di avvertirci per procedere di conseguenza. Questo risulta per iscritto. In questi casi il nostro ufficio segue una procedura molto rigorosa e documentata».

 

Nessun ritardo?

«Noi abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare. L'episodio che poi si è verificato è stato qualcosa di diverso e imprevedibile rispetto al contenuto della denuncia che, ripeto, rappresentava episodi di molestie, spesso via social. Non di violenza».

 

Ma ritrovarsi un ex nelle scale di casa, dopo che ha staccato la luce, non era motivo di allarme?

giovanni padovani 3 giovanni padovani 3

«Guardi, la Procura si muove con richieste di misure cautelare che vanno al Gip. Le nostre richieste devono essere riscontrate. Se poi ci sono situazioni emergenziali è la polizia giudiziaria che deve intervenire e, nel caso, procedere all'arresto. L'ordinamento non si può stravolgere»

 

Quindi non c'erano gli estremi per un divieto di avvicinamento o per far scattare una vigilanza sotto casa?

«Non c'erano. La denuncia era per fatti di molestie da riscontrare. I processi non si fanno sul sentito dire o solo sulle denunce. Non c'era la rappresentazione di una possibile violenza.

 

Il fatto che si è verificato è totalmente sganciato dal fatto denunciato. Se vogliamo fare polemica la facciamo. Poi il giorno che un arrestato viene assolto comincia la polemica di segno opposto. Molti parlano solo, ma noi dobbiamo cercare i riscontri.

 

GIOVANNI PADOVANI TESTIMONIAL DI UNA CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE GIOVANNI PADOVANI TESTIMONIAL DI UNA CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Se poi nelle more si fossero verificati fatti pericolosi allora era la polizia giudiziaria che doveva intervenire. Molti Soloni dimenticano che i giudizi vanno rapportati alla situazione ex ante. Dopo un omicidio sono tutti bravi a fare i professori».

 

È stato rispettato il codice rosso? Alessandra è stata ascoltata entro tre giorni?

«I termini sono stati sicuramente rispettati, anche se il fascicolo non lo conosco nel dettaglio... presumo di si»

 

È possibile che il periodo di ferie abbia influito nell'esito di questa storia?

«Ripeto, abbiamo dato corso alla denuncia dopo un solo giorno e aspettavamo i carabinieri che dovevano ascoltare dei testi. Quelli sì in ferie».

 

La sorella dice che Alessandra era amareggiata perché dopo un mese non aveva saputo nulla della denuncia...

ALESSANDRA MATTEUZZI ALESSANDRA MATTEUZZI

«Mi dispiace ma non funziona così. Non è che quando si presenta una denuncia si viene informati sul suo iter».

 

C'è chi dice che servono più risorse per essere più celeri. È d'accordo?

«Se valuto questo caso specifico dico di no. Non penso ci sia un problema di forze. Forse sarebbe utile lavorare sulla prevenzione. Non si risolve tutto con polizia e magistratura. Bisogna intervenire anche in campo culturale, partendo da scuola e famiglie»

 

Gli strumenti giuridici a disposizione sono sufficienti?

«Credo di si. Se vogliamo un elemento in più si potrebbe prevedere il braccialetto elettronico come misura autonoma, mentre oggi è una misura accessoria agli arresti domiciliari. Ciò permetterebbe di monitorare meglio soggetti pericolosi. Ma poi servirebbe che lo Stato si impegnasse a trovarli questi benedetti braccialetti elettronici».

alessandra matteuzzi alessandra matteuzzi

 

2 - FEMMINICIDIO DI BOLOGNA, TUTTE LE MOLESTIE DELL’EX A SANDRA: ZUCCHERO NEL SERBATOIO E GOMME DELL’AUTO TAGLIATE

Francesco Mazzanti per il “Corriere della Sera”

 

«Non credo ci sia bisogno della violenza fisica per attivare una protezione maggiore. In questo caso nella denuncia ci sono delle molestie gravi: l’uomo le aveva messo lo zucchero nella serbatoio dell’auto, aveva tagliato le gomme della macchina di Alessandra e le aveva sottratto le chiavi di casa».

 

Parole di Sonia Bartolini, avvocata del foro di Modena, esponente dell’associazione «Donna e giustizia» e cugina di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa a martellate martedì sera di fronte al portone della sua casa in via dell’Arcoveggio. «Il problema — aggiunge l’avvocata — è nelle falle normative. Se viene sporta una denuncia per atti persecutori e nel contempo non c’è una protezione, continueranno i femminicidi».

 

Fiori davanti al portone di casa

giovanni padovani. giovanni padovani.

Ieri, di fronte al portone dove Sandra è stata ammazzata, vicini e conoscenti hanno portato dei mazzi di fiori e lasciato lettere di condoglianze per la famiglia. Lì, mercoledì mattina, era ancora presente la scia di sangue della donna colpita con calci, pugni e colpi di martello dal suo ex Giovanni Padovani, calciatore 26enne originario di Senigallia.

 

La gravità delle molestie

A sottolineare la gravità delle molestie subite dalla donna prima di essere uccisa è lo stesso legale della famiglia Matteuzzi, Giampiero Barile, che spiega come quello di Padovani «era un atteggiamento persecutorio che riguardava tutta la vita della donna».

 

Nella denuncia presentata ai carabinieri lo scorso 29 luglio, «integrata per due volte — spiega il legale riferendosi alle parole di Bartolini — tutti i fatti sono stati precisati e la fattispecie di stalking era molto grave». La convinzione della famiglia, quindi, è che si poteva fare qualcosa in più per tutelarla.

 

giovanni padovani giovanni padovani

Il lavoro nello showroom

Sandra lavorava in uno showroom di moda a Castel San Pietro Terme. Era appassionata di abbigliamento e viaggi e condivideva le sue passioni anche sul suo profilo Facebook. Tra i due, conosciutisi nella primavera del 2021, c’è una differenza di 30 anni.

 

Una relazione a distanza, la loro, durata fino al Natale dello scorso anno, quando il calciatore si trasferisce per pochi giorni a Bologna. La decisione della donna di interrompere la relazione non viene accettata da Padovani, che inizia così a molestarla con messaggi e appostamenti, fino a scrivere anche alla sorella di lei. Dopo alcuni mesi, Sandra non ci sta più. E decide di denunciare.

bologna la strada dove e' stata uccisa alessandra matteuzzi. bologna la strada dove e' stata uccisa alessandra matteuzzi.

 

L’ispezione della Guardasigilli

Ieri, la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto agli uffici dell’Ispettorato di «svolgere con urgenza i necessari accertamenti preliminari, formulando, all’esito, valutazioni e proposte». Come da prassi è stata richiesta una relazione alla Procura generale. Padovani, arrestato con l’accusa di omicidio aggravato dallo stalking, si trova alla Dozza. Questa mattina, alle 11, si terrà l’udienza di convalida dell’arresto.

 

giovanni padovani 2 giovanni padovani 2

A richiederla il pm Domenico Ambrosino, che oltre alla convalida ha chiesto la custodia cautelare in carcere per il calciatore di origini marchigiane, difeso dall’avvocato Enrico Buono. L’udienza è stata fissata davanti al gip Andrea Salvatore Romito. Il medico legale Guido Pelletti ha ricevuto invece l’incarico per l’autopsia.

 

L’esame inizierà oggi pomeriggio e la difesa ha nominato come consulente di parte Giuseppe Fortuni. Anche Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, esprime vicinanza alla famiglia di Sandra. «Questo dramma — sostiene il cardinale — ripropone urgentemente la necessità di un’azione etica, culturale e pure di prevenzione, che coinvolge certamente le forze dell’ordine, ma anche tutta la comunità».

alessandra matteuzzi alessandra matteuzzi giovanni padovani giovanni padovani alessandra matteuzzi. alessandra matteuzzi. giovanni padovani 1 giovanni padovani 1 il sangue davanti alla casa di alessandra matteuzzi il sangue davanti alla casa di alessandra matteuzzi la sorella di alessandra matteuzzi 2 la sorella di alessandra matteuzzi 2 la sorella di alessandra matteuzzi 3 la sorella di alessandra matteuzzi 3 ALESSANDRA MATTEUZZI ALESSANDRA MATTEUZZI ALESSANDRA MATTEUZZI ALESSANDRA MATTEUZZI giovanni padovani giovanni padovani bologna la strada dove e' stata uccisa alessandra matteuzzi. bologna la strada dove e' stata uccisa alessandra matteuzzi.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA