Estratto dell'articolo di Romina Marceca, Andrea Ossino per “la Repubblica - edizione Roma”
Lei sta chiusa in una stanza, la sua, da quattro mesi agli arresti domiciliari. Quando si arriva dritti al punto, cioè il momento in cui ha travolto e ucciso Francesco Valdiserri, va nel panico e piange. "L'unica frase che ripete e che è il suo grido di dolore è "Ho rovinato quella famiglia, non ha senso che io viva ancora" e mi chiede se i genitori della vittima ce l'hanno con lei", spiega l'avvocato Paolo Leoni, il legale di Chiara Silvestri.
La ragazza, 23 anni e cameriera in un locale, la sera del 19 ottobre scorso con la sua Suzuki Swift ha ucciso il diciottenne Francesco Valdiserri, figlio di due giornalisti del Corriere della Sera, mentre passeggiava con un amico su un marciapiede.
La giovane, arrestata con l'accusa di omicidio stradale, ha perso il controllo della sua auto, lanciata a 80 chilometri orari sulla Cristoforo Colombo, come ha stabilito la perizia del consulente della procura. Che mette anche nero su bianco che sul tratto non ci sono segni di frenata.
INCIDENTE MORTE FRANCESCO VALDISERRI
[…] come scrive nel capo di imputazione la procura, Chiara Silvestri aveva nel sangue un tasso alcolemico "tra 1,24 e 1,57 g/l per avere ingerito birra e almeno due shottini di sambuca", cioè il triplo del massimo consentito. "Non negativa ai cannabinoidi", ricorda l'accusa. Per queste violazioni "delle elementari norme di prudenza" ieri la procura ha chiesto al tribunale il giudizio immediato per Chiara Silvestri.
INCIDENTE MORTE FRANCESCO VALDISERRI
[…] Ci sono tanti, troppi tormenti, nella fine di Francesco Valdiserri. C'è il futuro spezzato di un diciottenne promettente, che amava la musica e lo studio, dei sogni di una famiglia che lo guardava con gli occhi innamorati e sognanti.
Poi c'è la vita di Chiara Silvestri, che ha sbagliato a mettersi alla guida ubriaca e che adesso si tormenta tra quattro mura che la stanno schiacciando giorno dopo giorno. "Non abbiamo ancora scritto alcuna lettera alla famiglia Valdiserri - spiega l'avvocato Paolo Leoni - perché aspetto il momento in cui Chiara prenderà coscienza di quanto è accaduto e riuscirà a esprimere il suo dolore per quello che è successo".
Chiara aiutava la sua famiglia con lo stipendio. Può sembrare un dettaglio nella vicenda ma quel sostegno che adesso manca è un problema economico non indifferente in una famiglia che si reggeva su un equilibrio molto delicato. [...]
FRANCESCO VALDISERRI il saluto dello stadio olimpico a francesco valdiserri il saluto dello stadio olimpico a francesco valdiserri