“HO VISTO IN LONTANANZA ARRIVARE I COLLEGHI DELLA POLIZIA E HO DECISO DI BLOCCARLO” - IL RACCONTO DEI DUE CARABINIERI  FUORI SERVIZIO (SPOSATI) CHE HANNO ACCIUFFATO ALLA STAZIONE DI MILANO ALEKSANDER CHOMIAK, IL RAGAZZO CHE HA ACCOLTELLATO UNA TURISTA A ROMA: “CE LO SIAMO TROVATI DI FRONTE, AVEVAMO POCO TEMPO. RISCHIAVA DI ALLONTANARSI. AVEVA LO STESSO CAPPELLINO E LE STESSE SCARPE. ERA ESTREMAMENTE SOMIGLIANTE ALLE FOTO CHE AVEVAMO VISTO OVUNQUE”

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C. Giu. per il “Corriere della Sera”

Filippo Consoli E NICOLETTA PICCOLI Filippo Consoli E NICOLETTA PICCOLI

 

E adesso?

«Adesso vogliamo solo tornare a casa, dai nostri bambini. Sono due giorni che non li vediamo».

 

L'appuntato Nicoletta Piccoli, 37 anni, e il vicebrigadiere Filippo Consoli, 36, si guardano negli occhi. È come se all'improvviso la divisa che portano addosso, il protocollo, le luci dei flash, non esistessero più.

«Abbiamo dormito tre quarti d'ora in due giorni. Dobbiamo riposare, stare con i nostri figli. Però da domani siamo in vacanza».

 

Piccoli e Consoli sono sposati da sei anni. Si sono conosciuti nei primi anni di servizio, a Legnano, in provincia di Milano. Vivono a Iseo (Brescia), e lì stavano tornando martedì sera finito il turno alla caserma Montebello di via Vincenzo Monti. Infermiera lei, effettivo al Radiomobile lui.

NICOLETTA PICCOLI E FILIPPO CONSOLI NICOLETTA PICCOLI E FILIPPO CONSOLI

 

Siete arrivati al binario 10 e cosa è successo?

Consoli: «Siamo saliti sul treno per Brescia. Come tutte le sere».

Piccoli: «Io appena arrivata sul vagone mi sono qualificata con il controllore, lo faccio sempre».

 

Consoli: «Era un treno a due piani, siamo saliti sulle scale e ce lo siamo trovati di fronte. Era tranquillo, aveva le borse appoggiate sul sedile. Eravamo solo noi nel vagone, non c'erano altre persone. Questo ha reso tutto più semplice».

 

Lo avete riconosciuto subito?

Consoli: «Era tutto vestito di nero, aveva gli stessi vestiti. Lo stesso cappellino e le stesse scarpe. E poi era estremamente somigliante alle foto che avevamo visto ovunque, sui social, in Rete».

 

E cosa vi siete detti?

Consoli: «Ci siamo guardati, abbiamo controllato ancora l'immagine, perché per eccesso di zelo rischi di bloccare, di mettere a terra una persona in stazione Centrale».

 

A quel punto avete deciso di intervenire.

Consoli: «Avevamo poco tempo. Rischiava di allontanarsi».

 

Perché?

Consoli: «Si è subito sentito attenzionato».

Piccoli: «Deve avermi visto quando ho tirato fuori il tesserino con il controllore. Ha preso le sue cose ed è sceso dal vagone. Quando ci è passato davanti abbiamo confrontato ancora le sembianze con l'immagine sul telefonino. Eravamo sicuri che fosse lui».

 

E avete deciso di fermarlo.

aleksander mateusz chomiak il clochard polacco che ha accoltellato una israeliana a roma 3 aleksander mateusz chomiak il clochard polacco che ha accoltellato una israeliana a roma 3

Consoli: «Sì ma volevamo agire nella massima sicurezza. Temevamo che avesse un coltello, per questo ho subito chiamato i colleghi del Radiomobile».

 

Ma a questo punto vi separate.

Piccoli: «Ci siamo divisi i ruoli. Io sono andata a chiamare la Polfer perché era importante agire in sicurezza».

Consoli: «Io sono sceso e l'ho seguito. Siamo arrivati al binario 12. Allungava il passo. Ho visto in lontananza arrivare i colleghi del Radiomobile e quelli della polizia. Eravamo in un numero adeguato e ho deciso di bloccarlo».

 

Un po' di batticuore in quel momento?

Consoli: «La giusta apprensione, la giusta paura che ti porta a non esagerare, a non osare. Ad agire in sicurezza».

 

I tre coltelli dove li avete trovati?

Consoli: «Quando lo abbiamo perquisito. Un coltello da cucina e un cutter nella tasca destra, mentre nei sacchetti aveva un altro coltello».

aleksander mateusz chomiak il clochard polacco che ha accoltellato una israeliana a roma 1 aleksander mateusz chomiak il clochard polacco che ha accoltellato una israeliana a roma 1

 

Quando lo avete fermato gli avete fatto vedere il fotogramma ripreso a Termini?

Consoli: «Gliel'ho mostrato successivamente, quando eravamo negli uffici della Polfer. Ha visto l'immagine e ha annuito con la testa».

 

Parlava? Vi è sembrato lucido o alterato?

Piccoli: «Era piuttosto stanco, disorientato. Poco lucido»

Consoli: «Niente, non ha mai detto una parola».

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