Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
È iniziata la Fase Quattro, quella dell'impazzimento. Affinché non si pensi che l'Italia sia l'unico epicentro, ieri per qualche ora si è creduto che un salmone norvegese, nuotando controcorrente, avesse infettato la Cina senza neanche chiedere permesso ai pipistrelli. A smentire qualsiasi coinvolgimento è dovuto intervenire il portavoce del salmone, il signor Ingebrigtsen, che di mestiere fa il ministro della Pesca con delega agli affumicati.
il tunnel disinfettante di vladimir putin 1
Ma le scoperte non finiscono qui. Putin, uno se lo immagina cattivo ma coraggioso. Il classico tipo che, se incontra il virus per le scale, lo prende a sberle. Invece ha fatto montare una specie di autolavaggio a spruzzo davanti alla porta del suo ufficio al Cremlino per inondare di amuchina i visitatori (e poi chissà se è davvero amuchina).
La smania di controllare l'incontrollabile (un contagio può essere tuttalpiù contenuto) ha colpito persino la tostissima premier neozelandese Jacinda Ardern, capace di continuare a parlare in tv durante una scossa di terremoto senza neppure inarcare il sopracciglio.
Ma è bastato che due arzille signore arrivate dall'Inghilterra per il funerale di un parente risultassero positive per farle parlare di «fallimento inaccettabile del sistema» e ordinare all'Aeronautica Militare di presidiare i confini, si suppone con licenza di usare l'aviazione nel deprecabile caso in cui un salmone saltasse in groppa a un pipistrello. Se fossi il virus, comincerei ad avere paura di essere contagiato dagli umani.