“MI HANNO PRESO A SCHIAFFI E MINACCIATO DI UCCIDERMI” – IL RACCONTO DI VALERIO CIANCHI, L’ORAFO SEQUESTRATO PER ORE DA UNA BANDA DI LADRI AD AREZZO: “MI HANNO PUNTATO LA PISTOLA ALLA TEMPIA, POI PER QUASI TRE ORE CI HANNO TENUTI OSTAGGIO SOTTO LA MINACCIA DELLE ARMI. NON HANNO AVUTO PIETÀ NEPPURE DI MIA MOGLIE, DI MIA NUORA E DELLA SUA MAMMA” – I MALVIVENTI SI SONO FATTI ACCOMPAGNARE IN AZIENDA E HANNO COSTRETTO LA MOGLIE DI CIANCHI AD APRIRE LA CASSAFORTE DEI DIAMANTI: “HO TENTATO DI OPPORMI E UNO DI LORO MI HA…”

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Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”

 

OREFICERIA CIANCHI - AREZZO OREFICERIA CIANCHI - AREZZO

Freddi, sicuri, spietati. Gente esperta, professionisti della rapina. «Mi hanno puntato la pistola alla tempia, poi per quasi tre ore ci hanno tenuti ostaggio sotto la minaccia delle armi. Non hanno avuto pietà neppure di mia moglie, di mia nuora e della sua mamma. E quando è arrivato mio figlio hanno bloccato pure lui».

 

Valerio Cianchi ad Arezzo è il «re dei diamanti». È un imprenditore ottantenne che, senza troppo clamore, nel 1977 ha fondato la Diamond Import, una delle più importanti aziende nel commercio di diamanti e di pietre preziose, conosciuta e apprezzata anche alla Borsa di Amsterdam.

 

COLPO ALLA DIAMOND IMPORT DI AREZZO COLPO ALLA DIAMOND IMPORT DI AREZZO

La sua vita è stata un'avventura, si racconta in città, ma il capitolo più oscuro dice di averlo vissuto domenica notte quando sei banditi rumeni lo hanno sequestrato, insieme alla moglie Luciana, al figlio Massimo, alla nuora Rossana e alla madre di quest' ultima, nella super villa di Ruscello, una frazione alle porte di Arezzo e vicina all'Autostrada del Sole; per poi mettere a segno un colpo clamoroso, rapinando diamanti per un valore di centinaia di migliaia di euro.

 

Nonostante l'età Valerio ha tentato di opporsi ai banditi. Volevano che lui scendesse al piano di sotto, ma si è ribellato, ha gridato di lasciarlo insieme ai suoi cari. «Mi hanno preso a schiaffi e minacciato di uccidermi - racconta - e così hanno fatto con la mia nuora che si era rifiutata di andare con loro in azienda per aprirgli la cassaforte delle pietre preziose e dei diamanti».

 

polizia davanti alla diamond import 1 polizia davanti alla diamond import 1

È stata una notte da incubo quella vissuta domenica dalla famiglia Cianchi. Nella villa, con dependance e laghetto, circondata da un'alta recinzione e da un cancello elettrico distante un centinaio di metri dagli appartamenti, i banditi sono riusciti ad entrare senza troppe difficoltà. Si sono trovati davanti un solo ostacolo: un cane che però hanno picchiato con un bastone e fatto fuggire.

 

diamond import arezzo 2 diamond import arezzo 2

Una volta in casa è stato facile immobilizzare gli anziani padroni di casa, la nuora e sua madre. Il figlio è rientrato più tardi ma non è riuscito a sfuggire al sequestro. «Tirate fuori i cellulari», hanno gridato i malviventi puntando contro le vittime una pistola. Poi due rapinatori hanno puntato l'arma alla tempia della nuora del padrone di casa. «Prendi le chiavi della cassaforte e portaci in azienda», le hanno gridato. «Ho tentato di oppormi, ho detto loro che non avevo le chiavi - ha raccontato la donna - e uno di loro mi ha colpito al volto con uno schiaffo e poi mi ha detto che mi avrebbe ucciso».

 

diamond import arezzo diamond import arezzo

Dalla villa all'azienda in auto ci sono una decina di minuti. E molte telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la scena e che adesso gli uomini della squadra mobile di Arezzo, diretti dal vicequestore Sergio Leo, stanno esaminando. Arrivati nella sede della Diamond Import in via Marco Perennio, a due passi dalle mura medicee della città, la donna è stata spinta sino agli uffici e costretta ad aprire la cassaforte dei diamanti.

 

«Ma mentre i rapinatori stavano riempendo un sacco con il bottino e io guardavo terrorizzata - ha raccontato la donna -, ho sentito le urla di mia figlia che abita sopra l'azienda». È stata lei, rientrando a casa, ad accorgersi di una strana luce all'interno degli uffici e si è insospettita. Con le sue urla ha messo in fuga i malviventi, poi ha soccorso la madre e ha telefonato alla polizia. I banditi hanno avvertito i complici rimasti nella villa e poi sono fuggiti probabilmente imboccando l'autostrada.+

polizia davanti alla diamond import polizia davanti alla diamond import diamond import arezzo diamond import arezzo

 

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