“IL PROBLEMA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO? DOVREMMO PIANTARE MILLE MILIARDI DI ALBERI” – IL BOTANICO STEFANO MACALUSO LANCIA L’ALLARME: “IN ITALIA IL RISCALDAMENTO GLOBALE AVANZA IN MANIERA PIÙ VELOCE. È UNA PENISOLA E L'INNALZAMENTO DEL MARE È UN FATTO. NEL 2070 TRIESTE AVRÀ UN CLIMA SIMILE A QUELLO CHE HA OGGI CATANIA. LA DESERTIFICAZIONE È UN PROCESSO IN ATTO” – “LE PIANTE? NEMMENO LE VEDIAMO, MA HANNO CAPACITÀ COGNITIVE CHE…”

-

Condividi questo articolo


Riccardo De Palo per “il Messaggero”

 

stefano mancuso 7 stefano mancuso 7

«Se noi piantassimo mille miliardi di alberi sul nostro pianeta, potremmo ridurre in maniera significativa la quantità di anidride carbonica e risolvere il problema dei cambiamenti climatici». A parlare è Stefano Mancuso, botanico, accademico e saggista, profeta dalla Plant Revolution.

 

Ieri il fondatore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale ha ricevuto il Premio Hemingway Avventura nel pensiero, a Lignano Sabbiadoro. Riconoscimenti anche a Dacia Maraini per la letteratura, a Franco Fontana per la fotografia, a Carlo Verdone come Testimone del nostro tempo. Il cineasta ha parlato del suo libro La carezza della memoria, ha confessato di essersi commosso fino alle lacrime nel ricordare certe esperienza della propria vita, e ha detto di voler ora puntare a un vero romanzo.

 

Professore, basterebbe piantare alberi per fermare il cambiamento climatico?

stefano mancuso 6 stefano mancuso 6

«Oggi tutti gli sforzi sono concentrati su come ridurre le emissioni di CO2. Ma se lei vuole svuotare una vasca deve togliere il tappo, non chiudere un pochino il rubinetto, altrimenti la vasca continua a riempirsi. Basterebbe accordarsi su questa soluzione, in una delle tante riunioni che si tengono sul clima, come la COP, la Conferenza dell' Onu indetta per il prossimo novembre».

 

Cosa dovrebbe fare l' Italia?

«L' accordo dovrebbe riguardare tutto il mondo. E il numero di piante andrebbe diviso per la popolazione. A noi italiani toccherebbe di mettere a dimora due miliardi di alberi, basterebbe utilizzare le terre abbandonate dall' agricoltura. Il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, prevede soltanto investimenti per la transizione tecnologica, ma non per quella ecologica».

stefano mancuso 10 stefano mancuso 10

 

Manca sostenibilità?

«L' alimentazione animale - e lo dico da non vegetariano - non è sostenibile: oggi utilizziamo il 75 per cento dei campi coltivati per nutrire gli animali. E da questi otteniamo soltanto il 25 per cento delle calorie consumate dall' umanità. Paradossalmente, è il restante 25 per cento delle terre a fornirci il 75 per cento delle calorie».

 

La pandemia è anche dovuta a questa spoliazione delle risorse naturali?

stefano mancuso 1 stefano mancuso 1

«Oggi sappiamo con certezza che negli ultimi 30 anni il numero dei virus che passano dagli animali all' uomo si è triplicato. Sul Covid non abbiamo ancora certezze, ma sappiamo che Ebola si è sviluppato in Africa, dove c' è stata una deforestazione frammentata. Cosa è successo? Quando eliminiamo gli alberi per creare pascoli, gli animali si spostano e si creano nuovi equilibri tra le specie, che prevedono anche l' uomo come ospite. Questo è già successo per Ebola e Hiv, quasi certamente anche per il Sars-CoV-2, nato dalla deforestazione che la Cina sta compiendo per piantare soia o creare nuovi pascoli».

 

Perché sottostimiamo il valore delle piante?

stefano mancuso 2 stefano mancuso 2

«Noi non le vediamo proprio; diciamo che uno è un vegetale per dire che non vede e non sente, ed è paradossale, perché le piante sono più sensibili degli animali. Noi non abbiamo bisogno di sentire in maniera più raffinata, perché abbiamo il movimento: se vediamo che qualcosa non va, ci spostiamo.

 

Invece l' unica possibilità di sopravvivenza delle piante è di sentire che qualcosa sta cambiando intorno a loro con molto anticipo. Noi animali siamo lo 0,3 per cento della massa di tutte le specie viventi e le piante l' 85,5: sono il motore della vita.».

 

Cosa sta studiando adesso?

stefano mancuso 9 stefano mancuso 9

«Le capacità cognitive delle piante. Sembra folle, ma le piante sono intelligenti, sono realmente in grado di risolvere problemi. Stiamo studiando la memoria, la comunicazione, e cerchiamo di capire come riescano a sopravvivere in condizioni ambientali che cambiano in continuazione. Nel 2070 il 18 per cento delle terre emerse non sarà più abitabile per estremi termici, oggi lo è soltanto lo 0,8%. Si tratta di cambiamenti epocali».

 

Cosa rischia l' Italia?

«Tantissimo: fa parte di quelle regioni del mondo in cui il riscaldamento globale avanza in maniera più veloce. Inoltre, è una penisola e l' innalzamento del mare è un fatto, non un' opinione. Sappiamo che Trieste nel 2070 avrà un clima simile a quello che ha oggi Catania.

stefano mancuso 5 stefano mancuso 5

La desertificazione è un processo in atto in gran parte d' Italia».

 

Perché non corriamo ai ripari?

«I politici vogliono trovare soluzioni in un tempo sufficientemente breve, il lasso di tempo del loro mandato. Ma qui si parla di problemi che si evolvono nell' arco di mezzo secolo».

 

Lei ha creato la fabbrica dell' aria: di cosa si tratta?

«È un esempio di ciò che possiamo imparare delle piante. Noi passiamo l' 80 per cento della nostra vita in ambienti chiusi, dove la qualità dell' aria è dalle tre alle cinque volte peggiore che all' esterno. Così abbiamo sviluppato questa piccola serra in grado di prendere l' aria di un ambiente e di depurarla».

la fabbrica dell'aria la fabbrica dell'aria

 

Ripeterà l' esperienza dello spettacolo Botanica?

«Siamo andati anche alle isole Svalbard, al Global Seed Vault (dove vengono custoditi i semi di tutte le specie vegetali, ndr), qualche anno fa. L' esperimento andrebbe replicato. Moltissimi mi hanno detto: ho visto Botanica e da quel momento ho cominciato a guardare alle piante in maniera diversa».

 

Ora a cosa sta lavorando?

stefano mancuso 4 stefano mancuso 4

«A un libro che racconterà come dovranno essere le città del futuro. Noi le immaginiamo come dei luoghi separati dalla natura, sin da quando abbiamo costruito la prima capanna e abbiamo eretto un recinto per difenderci. Invece, bisogna accogliere il verde, le piante.

 

Mi lasci parlare da docente di agraria: la città, oggi, è una monocoltura di uomini e le monoculture non funzionano. Dobbiamo integrarci con gli altri organismi viventi».

stefano mancuso 8 stefano mancuso 8 stefano mancuso 3 stefano mancuso 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...