“QUEL MOSTRO MI MORDEVA IL VISO, MI HA STACCATO LA PELLE DALLA FACCIA” – IL RACCONTO DI UNA RAGAZZA VITTIMA DI UN TENTATO STUPRO VICINO ALLA STAZIONE TERMINI DI ROMA (OGNI GIORNO PIÙ PERICOLOSA). AD AGGREDIRLA UN UOMO DI 38 ANNI DI ORIGINI BENGALESI: “MI STAVA SOPRA, MI STRINGEVA LE MANI SUL COLLO COME PER STRANGOLARMI. MI HA SFERRATO UN CALCIONE PAZZESCO. NON CI HO CAPITO PIÙ NIENTE. MI HA SALVATO UNA...."

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Estratto da www.open.online

 

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Una studentessa ventenne è stata aggredita sabato sera da un cittadino bengalese di 38 anni (arrestato dalla polizia) in via Principe Eugenio a Termini. Si è salvata grazie all’intervento di una famiglia, che è accorsa dopo aver sentito le urla. E oggi parla con il Messaggero di quello che le è successo: «Un animale non sarebbe arrivato a tanto. Mi mordeva sul viso, mi ha staccato la pelle dalla faccia.

 

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Mordeva i miei denti che ho lavato per tutta la notte. Quel mostro mi stava sopra, mi stringeva le mani sul collo come per strangolarmi, ho ancora i lividi dopo giorni. C’è stato un momento, quando ho sentito chiudersi, pesantemente, il portone dietro di me, in cui ho pensato “Ecco è finita”. Quell’androne di un anonimo palazzo romano stava per diventare la mia tomba. E lui, intanto, mi spogliava…».

 

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L’uomo che l’ha aggredita adesso è in carcere. «Deve rimanerci per sempre. È troppo pericoloso», [...] Il suo racconto è lucido: «Avevo un appuntamento in un locale con un amico in arrivo da Milano ed altre persone. Ero appena scesa dal treno e mi stavo dirigendo sul posto, a esattamente 15 metri da dove è scattata la mia trappola, seguendo la posizione che mi era stata inviata su WhatsApp.

 

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Oramai gli spostamenti con i treni sono veloci, avevo calcolato di riprendere uno degli ultimi convogli in modo da essere a casa intorno alla mezzanotte […] All’improvviso mi ha sferrato un calcione pazzesco […]. Non ci ho capito più niente: mi ha riempito di calci e sbattuto contro il muro».

 

 

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