“È L’INIZIO DELLA FINE DI HAMAS. NON MORITE PER SINWAR, ARRENDETEVI” – BENJAMIN NETANYAHU SI RIVOLGE DIRETTAMENTE ALLA POPOLAZIONE DI GAZA, USANDO COME LEVA LE IMMAGINI DEI PRESUNTI MILIZIANI IN MUTANDE ARRESTATI DA ISRAELE: “DECINE DI TERRORISTI SI SONO ARRESI” – INTANTO NELLA STRISCIA CRESCONO I MALUMORI VERSO I VERTICI POLITICI DEL GRUPPO ISLAMISTA: “CHE DIO SE LI PORTI VIA, CI HANNO ROVINATO E TRASCINATO ALL’INFERNO, FANNO IL GIOCO DI ISRAELE”

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BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA

1. NETANYAHU AD HAMAS, 'È FINITA, NON MORITE PER SINWAR'

(ANSA) - "E' l'inizio della fine di Hamas. Ai terroristi io dico che è finita, non morite per Sinwar, arrendetevi adesso". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che "negli ultimi giorni decine di terroristi si sono arresi di fronte alle nostre forze, gettano le armi e si consegnano ai nostri eroici combattenti"

 

2. ISRAELE, NESSUN PIANO PER SPOSTARE POPOLAZIONE FUORI GAZA

PRESUNTI MILIZIANI DI HAMAS IN MUTANDE ARRESTATI DAI SOLDATI ISRAELIANI PRESUNTI MILIZIANI DI HAMAS IN MUTANDE ARRESTATI DAI SOLDATI ISRAELIANI

(ANSA) - Israele non ha alcun piano per spostare la popolazione palestinese di Gaza fuori dalla Striscia. Lo ha ribadito il portavoce del premier Benyamin Netanyahu, Eylon Levy, definendo le informazioni al proposito "accuse scandalose e false". Levy ha spiegato di riferirsi a quanto sostenuto dal ministro degli Esteri Ayman Safadi nel suo intervento a Doha, denunciando "lo sforzo sistematico di Israele di svuotare Gaza della sua gente". Levy, citato dai media, ha spiegato che Israele ha incoraggiato soltanto la popolazione di Gaza a lasciare le principali aree di combattimento, ma non la Striscia stessa.

 

3. EX MINISTRO HAMAS IN INTERROGATORIO, 'SINWAR HA DISTRUTTO GAZA'

combattenti di hamas a gaza city nel 2021 combattenti di hamas a gaza city nel 2021

(ANSA) - Lo Shin Bet, la sicurezza interna israeliana, ha diffuso un video dell'interrogatorio dell'ex ministro delle comunicazioni di Hamas, Yusef al- Mansi, che critica il capo del gruppo palestinese Yahya Sinwar.

 

"Guida un gruppo di pazzi. Hanno distrutto la Striscia di Gaza, l'hanno portata indietro di 200 anni", dice al-Mansi in alcuni estratti tradotti dallo Shin Bet e ripresi da Times of Israel e altri media israeliani. "La gente nella Striscia dice che Sinwar e il suo gruppo ci hanno distrutto. Dobbiamo sbarazzarcene", aggiunge l'ex ministro nel video di 14 minuti.

 

BENJAMIN NETANYAHU E LA VENDITA DI ARMI ISRAELIANE - VIGNETTA BY NATANGELO BENJAMIN NETANYAHU E LA VENDITA DI ARMI ISRAELIANE - VIGNETTA BY NATANGELO

"Non ho visto nessuno nella Striscia di Gaza sostenere Sinwar, a nessuno piace. Ci sono persone che, giorno e notte, pregano affinché Dio ci liberi di lui", prosegue aggiungendo che Sinwar ha "manie di grandezza" e che "si sente al di sopra di tutti gli altri. Prende decisioni senza consultare nessuno". Non è chiaro quando l'ex ministro sia stato arrestato. Nel video afferma che l'attacco del 7 ottobre è "contrario all'Islam, un'eresia, una follia".

 

4. 'HAMAS CI HA ROVINATO', A GAZA CRESCE LA RABBIA

Sami al-Ajrami per l’ANSA

 

"Che Dio se li porti via! Fanno il gioco di Israele, saremo costretti a lasciare la Striscia per colpa loro". Dopo nove settimane di guerra, cresce la collera nei confronti di Hamas e i suoi leader, in particolare quelli che vivono all'estero. La rabbia si traduce in invettive, non solo nei mercati dove il peso del conflitto pesa soprattutto sulla gente comune che non riesce più a permettersi generi di prima necessità, ma anche tra le persone che rivestivano un ruolo sociale elevato e che in passato avevano sostenuto attivamente Hamas, o comunque avevano saputo conviverci.

 

sinwar hamas gaza sinwar hamas gaza

Nei colloqui con l'ANSA, tuttavia, tutti gli intervistati hanno chiesto di restare anonimi. "Questi ci hanno trascinato all'inferno", dice un uomo di 52 anni che a causa dei combattimenti è sfollato in una scuola nel nord della Striscia. "In passato pensavamo che la resistenza armata fosse la strada per la liberazione della Palestina. Quella era stata anche la nostra sensazione il 7 ottobre".

 

Ma adesso la situazione sul terreno si ritorce a danno dei palestinesi. "Il nord della Striscia - dice - è totalmente distrutto. Quando torneranno alle loro case, gli sfollati le troveranno in rovina. Molti non avranno altra scelta che lasciare la Striscia. Altro che liberare la Palestina! Hamas rischia anzi di provocare un esodo in massa, fa il lavoro di Israele".

 

la resa dei presunti miliziani di hamas 2 la resa dei presunti miliziani di hamas 2

Un agricoltore di 70 anni attivo nel sud della Striscia nutre un rancore analogo. "La guerra mi ha provocato un ingente danno economico. Il raccolto è rimasto nei campi, e presto sarà da buttare. E poi il combustibile entrato nella Striscia è stato prelevato da Hamas, a noi agricoltori non è giunta nemmeno una goccia, bloccando le nostre attività. Quelli sono buoni solo a esigere tasse sempre più esose, ma non fanno mai niente per il popolo".

 

benjamin netanyahu benjamin netanyahu

"Io prego - conclude - che dopo la guerra non resti più nessuno di Hamas sul terreno". "Che Dio li umili, così come loro hanno umiliato noi". In passato frasi del genere avrebbero spesso acceso dibattiti fra i sostenitori e i critici di Hamas. Ma adesso quelle maledizioni non destano più opposizione. La rabbia sale ancora di più quando qualcuno nomina i dirigenti di Hamas che vivono all'estero, spesso in condizioni molto agiate. In particolar modo desta ostilità il leader politico Ismail Haniyeh che, pur essendo nato in un campo profughi, avrebbe poi accumulato una ricchezza notevole.

 

Come lui che vive a Doh, altri dirigenti politici di Hamas originari di Gaza e poi trasferitisi all'estero con le famiglie sono adesso oggetto di critiche feroci. "Loro dall'estero guardano alla Striscia come se fosse un pollaio. O forse, come una mucca da mungere in continuazione". Con la fine della guerra - è la previsione di alcuni - avrà inizio un esodo massiccio. La ricostruzione di Gaza e delle sue infrastrutture richiederà necessariamente molti anni e i più giovani - questa la sensazione diffusa - preferiranno cercare un futuro all'estero.

il diplomatico del qatar mohammed el emadi con tawfiq abu naim, capo della sicurezza di hamas il diplomatico del qatar mohammed el emadi con tawfiq abu naim, capo della sicurezza di hamas

 

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