“L’ITALIA È UN PAESE DI HANDICAPPATI, MA È UN PARADISO PER GLI ZINGARI” – L’INTERCETTAZIONE DELLA NOMADE BORSEGGIATRICE, ADRIJANA OMEROVIC, CON UN AMICO, DIMOSTRA COME I NOMADI CRIMINALI CHE AFFOLLANO LE CITTÀ ITALIANE SI SENTANO IMPUNITI. TE CREDO, LO SONO: LE BORSEGGIATRICI SONO SPESSO INCINTE E NON POSSONO ESSERE ARRESTATE, E PUNTANO I TURISTI INDIFESI. IL TUTTO, SULLA BASE DI UN SISTEMA BEN ORGANIZZATO, CHE A MILANO È FINITO NEL MIRINO DI "STRISCIA" E DELLE PAGINE FACEBOOK LOCALI

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Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi per www.corriere.it

 

borseggiatrice in metro a milano 6 borseggiatrice in metro a milano 6

«È proprio un paese di handicappati l’Italia. Però è un paradiso per gli zingari!». Risata. «Il paese di divertimento per gli zingari». La conversazione è quasi surreale. Adrijana Omerovic parla con un amico. È l’estate del 2018 e le cimici piazzate dalla polizia captano quello che è una sorta di programma criminale. L’indagine riguarda un gruppo, tutti parenti, che gestisce i borseggi in metropolitana. Un sistema organizzato, secondo gli investigatori, con ruoli e compiti ben definiti: le donne rubano, gli uomini organizzano le «batterie» di ladre nelle zone più affollate, gestiscono e spartiscono i guadagni.

 

[…] Le pagine social

Il caso delle ladre immortalate dalle pagine social ha fatto clamore perché le donne sono spesso incinte e incompatibili con la detenzione ma è solo una parte del problema. Molti degli arrestati sono nordafricani (egiziani e marocchini), bulgari e sudamericani. […]

 

I turisti da seguire

Sono gli uomini a indicare le aree da «battere». Di solito si puntano turisti («I giapponesi sono i migliori») e si scelgono aree molto affollate. Tanto che quando arriva l’estate e Milano si svuota, molte «batterie» si trasferiscono al mare, a Firenze, Venezia, Roma. Proprio da qui provengono alcuni dei gruppi di origine bosniaca e serba più attivi. La residenza rimanda spesso ad accampamenti nel Lazio, ma si tratta in realtà di persone stanziali a Milano.

 

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C’è chi dice di risiedere nel campo di via Monte Bisbino, ai confini con Baranzate, e chi proprio come gli Omerovic e gli Hrustic, vive invece in case occupate tra il Giambellino e (fino a pochi mesi fa) via Bolla. Appena un ladro riesce a sfilare un portafoglio, subito lo passa al complice che si allontana. Si prendono cellulari e contanti, mentre i documenti finiscono in un cestino o buttati sopra le macchinette automatiche alle fermate. I soldi poi vengono spartiti: si comprano auto, borse o gioielli.

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