“C’E’ LO ZIO,  SPOSTIAMOCI A MONDELLO” – SCHIAFFO A COSA NOSTRA A PALERMO: DUE IMPRENDITORI DENUNCIANO IL RACKET, BLITZ DEI CARABINIERI CONTRO IL CLAN DI TOMMASO NATALE, 10 ARRESTI - IL BACIO FRA DUE DEGLI ARRESTATI, FRANCESCO DI NOTO E VINCENZO TAORMINA, SECONDO IL RITUALE MAFIOSO… - IL VIDEO DEI SUMMIT TRA CAPIMAFIA ANCHE IN GOMMONE...

-

Condividi questo articolo


 

https://palermo.gds.it/video/cronaca/2020/06/23/mafia-il-video-dei-summit-in-gommone-a-palermo-le-moto-dacqua-lasciavano-il-posto-ai-boss-3d5a5d96-7157-48c0-bd88-74368547cbb7/

 

 

SALVO PALAZZOLO per repubblica.it

SUMMIT IN GOMMONE SUMMIT IN GOMMONE

 

I padrini della vecchia guardia tornano in libertà, uno dopo l’altro, hanno scontato la loro pena, e riprendono immediatamente i posti di comando nei clan. A Palermo, l’ultima indagine della procura e dei carabinieri del nucleo Investigativo svela quanto sia ancora forte la pressione di Cosa nostra in determinate zone della città: due scarcerati “eccellenti”, Giulio Caporrimo e Nunzio Serio, puntavano a controllare i cantieri edili della parte ovest di Palermo, la zona di Tommaso Natale.

 

Imponevano il pizzo o si accaparravano i lavori, estromettendo le ditte già presenti. Sono dieci le persone finite in carcere questa notte: l’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dal sostituto Amelia Luise ha potuto contare sulla determinazione e sul coraggio di due imprenditori, che non hanno avuto dubbi quando si sono trovati davanti alle pressioni dei boss, hanno denunciato.

 

Uno era stato già estromesso dal cantiere di ristrutturazione di un appartamento. Un altro lo volevano escludere da alcuni lavori di movimento terra. "Questa operazione dimostra la persistente operatività di Cosa nostra in un'area della città nella quale è storicamente radicata - dice il generale Arturo Guarino, il comandante provinciale dei carabinieri - il controllo del territorio con l'imposizione delle estorsioni resta una modalità criminale importante e perseguita con ostinazione. Ma è incoraggiate registrare ancora una volta segni di reazione di imprenditori che dicono no al pizzo".

SUMMIT IN GOMMONE 1 SUMMIT IN GOMMONE 1

 

Le denunce hanno offerto nuovi spunti d’indagine e sono diventate uno straordinario riscontro a quanto già emergeva dalle intercettazioni. Sotto sette le estorsioni oggetto di questa indagine: due operatori economici si sono rivolti ai carabinieri, gli altri hanno invece preferito sottostare ai ricatti di Cosa nostra. Giulio Caporrimo era un reuccio nella borgata di Tommaso Natale, rispettato e temuto.

 

"I capi storici di Cosa nostra continuano a svolgere un ruolo significativo all'interno delle famiglie palermitane - dice il colonnello Mauro Carrozzo, il comandante del Reparto Operativo - soprattutto nella prospettiva della riorganizzazione della struttura mafiosa, che le indagini hanno però bloccato".

 

FRANCESO DI NOTO VINCENZO TAORMINA FRANCESO DI NOTO VINCENZO TAORMINA

“Ha cento carati”, dicevano di Caporrimo nel clan, prima ancora che tornasse in libertà. Fra il febbraio e il settembre 2017, le telecamere e le microspie dei carabinieri lo hanno seguito passo passo. Mentre faceva incontri al largo della costa palermitana, sul suo potente gommone. Mentre dava un bacio in bocca ai suoi collaboratori più stretti, segno d’investitura.

 

Un padrino rispettato e osannato nelle borgate. Si atteggiava a uomo d'ordine: così, si lamentava per gli acquascooter che scorrazzavano vicino ai bagnanti. E si vantava di averli fatto spostare in un altro tratto di mare.

 

"Sin dal momento della sua scarcerazione si è subito reinserito nel circuito criminale - ha scritto il gip Fabio Pilato nell'ordinanza di custodia cautelare - violando gli obblighi imposti dalla misura di sicurezza che gli era stata imposta".

 

carabinieri carabinieri

Caporrimo aveva ricostruito una rete di fedelissimi nel mandamento di Tommaso Natale, quello storicamente sotto il controllo della famiglia Lo Piccolo: nella borgata marinara di Sferracavallo, aveva messo un altro scarcerato eccellente, Andrea Gioè; alla Marinella, Andrea Bruno, pure lui tornato in libertà dopo aver scontato una condanna per associazione mafiosa; altri fidati, arrestati stanotte, sono Vincenzo Taormina, Vincenzo Billeci e Francesco Di Noto.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?