ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA LUCA PALAMARA - IL SISTEMA
1 – Palamara, non delegittimo magistratura
(ANSA) - ROMA, 29 GEN - "La mia non è un'opera di delegittimazione magistratura ma il racconto di esperienze vissute". Lo ha detto Luca Palamara intervistato da Fatti e Misfatti, spiegando che tanti magistrati gli hanno "chiesto di raccontare la verità" (ANSA).
2 - L'ANNO CHE VERRÀ COL VICE MATTARELLA SCELTO DA PALAMARA E LOTTI
Alessandro Sallusti per “il Giornale”
Il governo Conte cade e non si rialzerà, perché non aveva i voti per fare passare la riforma della giustizia concordata più con i magistrati che con il Parlamento, cioè l' ennesimo atto di sottomissione della politica alla magistratura.
Una magistratura che oggi, tra non pochi imbarazzi, inaugura l' anno giudiziario convinta - anche per la benevolenza di gran parte della stampa italiana - di poter non fare i conti con il caso Palamara e i suoi strascichi, primo fra tutti le rivelazioni che il magistrato ha fatto nel libro-confessione Il Sistema - ne sono il coautore e chiedo scusa per l' autocitazione - che ricostruisce in modo documentale gli indicibili intrecci tra politica e magistratura negli ultimi vent' anni.
So bene che il presidente Mattarella in queste ore ha cose importanti e urgenti da fare, cioè tentare di ridare un governo al Paese (auguri presidente). Ma essendo stato proprio lui, appreso del caso Palamara, a parlare di «modestia etica» della magistratura, mi chiedo come possa accettare che il suo vicepresidente del Csm David Ermini partecipi oggi all' inaugurazione del primo anno giudiziario post-Palamara dopo aver appreso dalla lettura de Il Sistema la notizia - non smentita - che proprio Ermini fu eletto grazie a Palamara dopo una cena carbonara cui partecipò anche l' interessato insieme a un politico indagato, Luca Lotti del Pd. E mi chiedo se il primo procuratore di Cassazione (il magistrato più alto in carica dell' ordinamento) Giovanni Salvi oggi nella sua prolusione farà qualche riferimento al suo pranzo su una terrazza romana con Luca Palamara per cercare la sua benevolenza nel gioco delle nomine.
david ermini sergio mattarella al csm
Lo stesso discorso vale per blasonati procuratori e importanti giudici. Insomma mi chiedo con che faccia oggi i vertici della magistratura ci racconteranno che il caso Palamara è alle spalle e che loro sono il futuro.
Ieri una trentina di importanti magistrati ha preso le distanze da questa ipocrita sceneggiata. È un primo e buon segno. Ma contemporaneamente Nunzio Sarpietro, il magistrato che ieri ha interrogato il premier Conte sul caso del blocco delle navi degli immigrati, uscendo da Palazzo Chigi ha dichiarato: «Il presidente del Consiglio ben rappresenta la volontà degli italiani». Roba da togliergli l' inchiesta, mi auguro che avvenga, per palese sudditanza psicologica, e mi fermo qui per evitare querele. Già, perché i magistrati non spiegano né rispondono alle critiche ma querelano, forti del fatto che cane non mangia cane. Questo è il loro Sistema.
3 - «SMENTITE O DIMETTETEVI» 27 TOGHE CHIEDONO LA TESTA DEI VERTICI DELLA GIUSTIZIA
Massimo Malpica Felice Manti per “il Giornale”
«Smentite o dimissioni». I tormenti delle toghe per le rivelazioni del caso Palamara tracimano dalle mailing list e dalle chat private e diventano un macigno per i vertici della magistratura.
giovanni salvi foto di bacco (1)
Almeno 27 toghe (ma chi ha lanciato l' iniziativa assicura che alla fine saranno molte di più) hanno chiesto la testa del Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi e del consigliere del Csm Giuseppe Cascini, entrambi pesantemente tirati in causa nel libro-intervista di Alessandro Sallusti a Luca Palamara Il Sistema. Diversi magistrati, tra cui l' ex gip di Milano Clementina Forleo, oggi in servizio al tribunale di Roma, e gli esponenti di Articolo 101 nel direttivo dell' Anm, Andrea Reale e Giuliano Castiglia, chiedono ai due di smentire «in maniera convincente» i fatti riportati nel libro o di abbandonare le cariche ricoperte».
alessandro sallusti foto di bacco (2)
L' attuale procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, è finito nel mirino perché in almeno due occasioni avrebbe incontrato l' allora componente del Csm, «in privato e su sua richiesta, per caldeggiare la propria nomina a importantissimo incarico pubblico», almeno secondo la ricostruzione di Palamara. «Ove veri, questi fatti gettano un' ombra inquietante sia sui loro asseriti protagonisti che sulla sorprendente circolare dello stesso procuratore generale che assolve per principio chi raccomanda se stesso per incarichi pubblici e chi quella raccomandazione accetta».
giovanni salvi foto di bacco (2)
I fatti riferiti da Palamara sono narrati in maniera molto dettagliata», dice off the record al Giornale uno dei firmatari, «Salvi non può rappresentare la titolarità dell' azione disciplinare nel momento in cui appare come una persona raccomandata da chi è stato cacciato per infedeltà alla magistratura. Come si è fatta pulizia in questi mesi di chi si è macchiato di fatti gravissimi - continua il magistrato firmatario della richiesta choc - a maggior ragione deve andare via o deve smentire le ricostruzioni di Palamara con dichiarazioni convincenti».
Sulla graticola è finito anche uno degli attuali componenti del Csm, l' ex leader dell' Anm Giuseppe Cascini, accusato da Palamara e dai firmatari della lettera di una «indebita e pesante interferenza in un procedimento disciplinare a carico di un collega (Henry John Woodcock, ndr), compiuta quando il primo svolgeva le funzioni di sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma».
luca palamara giuseppe cascini
Ma Cascini ebbe un peso anche sul caso Forleo, spostata da Milano per aver indagato sui Ds, e sul caso de Magistris. Tra i firmatari c' è infatti anche Gabriella Nuzzi, ex pm di Salerno a cui si era rivolta l' ex pm di Catanzaro per spiegare i contorni dell' inchesta «Why Not». La Nuzzi venne trasferita dal Csm su richiesta dell' allora Guardasigilli Angelino Alfano proprio per aver cercato di far luce su quelle vicende. Un trasferimento «benedetto» da Palamara e dall' Anm, da cui la Nuzzi uscì definendo il comportamento di Palamara «insopportabilmente oltraggioso».
«Palamara ha semplicemente portato alla luce ciò che tutti sapevano. Non credo sia tutto oro colato, ma ormai non possiamo più tacere», commenta a caldo un altro magistrato che ha deciso di sottoscrivere l' appello lanciato da Articolo 101, il movimento («non è una corrente», precisa) guidato da Giuliano Castiglia e Andrea Reale che nella magistratura raccoglie sempre più consensi e che alle ultime elezioni dell' Anm ha in parte drenato i voti della corrente di Piercamillo Davigo. Il loro programma politico per eliminare le incrostazioni del potere delle correnti si muove su due binari: «L' elezione dei membri del Csm pescati da una lista composta da magistrati estratti con un sorteggio temperato e la rotazione degli incarichi direttivi».
«La mia presunta interferenza nel procedimento disciplinare Woodcock è una falsità, ho già dato mandato al mio legale di agire in giudizio», ha risposto in serata Cascini. Una nuova guerra tra toghe è appena iniziata e nessuno sa come e quando finirà.
LA LETTERA INTEGRALE DEI 27 MAGISTRATI SU SALVI E CASCINI
Secondo quanto riportato nel libro “Il Sistema”, in vendita da ieri, l’attuale procuratore
generale della Cassazione, dott. Giovanni Salvi, in almeno due occasioni avrebbe
incontrato in privato e su sua richiesta il dott. Luca Palamara, all’epoca componente del
Csm, per caldeggiare la propria nomina a importantissimo incarico pubblico.
luca palamara antonino monteleone le iene
I fatti riferiti dal dott. Palamara sono narrati in maniera molto dettagliata e sono stati ribaditi
ieri sera nella nota trasmissione “Porta a Porta”.
SERGIO MATTARELLA DAVID ERMINI
Ove veri, gettano un’ombra inquietante sia sui loro asseriti protagonisti che sulla
sorprendente circolare dello stesso Procuratore Generale che “assolve” per principio chi
raccomanda se stesso per incarichi pubblici e chi quella raccomandazione accetta.
il video dell'uomo che manda palamara a quel paese
Nello stesso libro si attribuisce all’attuale componente del Csm, dott. Giuseppe Cascini,
una indebita e pesante interferenza in un procedimento disciplinare a carico di un collega,
compiuta quando il primo svolgeva le funzioni di sostituto procuratore della Repubblica
presso il tribunale di Roma.
Appare evidente che la gravità delle accuse rivolte pubblicamente e ora note a tutti e la
rilevanza dei ruoli ricoperti nell’assetto costituzionale dai dottori Salvi e Cascini impongono
loro di smentire in maniera convincente i fatti o dimettersi dalle cariche ricoperte.
Confidiamo che i dottori Salvi e Cascini sapranno scegliere una delle due alternative.
il procuratore generale giovanni salvi foto di bacco (2)
Lo devono alla Repubblica italiana alla quale hanno prestato, come noi, giuramento di
fedeltà.
1. Milena Balsamo (Corte di Cassazione)
2. Francesco Bretone (Procura Bari)
3. Giuliano Castiglia (Tribunale Palermo)
giuseppe cascini luca palamara
4. Natalia Ceccarelli (Appello Napoli)
5. Matteo Centini (Procura Piacenza)
6. Donato D’Auria (Tribunale Pisa)
7. Desirèe Digeronimo (Procura Roma)
8. Gabriele Di Maio (Appello Salerno)
9. Stefania Di Rienzo (Appello Bologna)
10.Giovanni Favi (Tribunale Torre Annunziata)
11.Clementina Forleo (Tribunale Roma)
12.Giovanni Genovese (Tribunale Vicenza)
13.Carmen Giuffrida (Esperto Nazionale Distaccato presso il Consiglio dell’Unione
Europea)
14.Consiglia Invitto (Appello Lecce)
15.Paolo Itri (Procura Napoli)
16.Alessio Liberati (Tribunale Roma)
17.Felice Lima (Procura Generale Messina)
18.Ambrogio Marrone (Tribunale Bari)
19.Andrea Mirenda (Ufficio di sorveglianza di Verona)
20.Ida Moretti (Tribunale Benevento)
21.Pietro Murano (Tribunale Pisa)
22.Andrea Reale (Tribunale Ragusa)
il procuratore generale giovanni salvi foto di bacco (1)
23.Nicola Saracino (Appello Roma)
24.Daniele Sansone (Procura Palermo)
25.Giorgia Spiri (Procura Palermo)
26.Massimo Vaccari (Tribunale di Verona)
27.Luciano Varotti (Appello Bologna)