DAGONEWS
Prima di morire è riuscito a dire il nome della sua assassina, indicando ai testimoni accorsi per aiutarlo la strada per scovare la donna che aveva premuto il grilletto. Le immagini scioccanti degli ultimi momenti della vita di Larry Atwood, 58 anni, sono stati mostrati in un tribunale del Texas durante il processo di Elizabeth Taylor, 71 anni, accusata di aver ucciso il suo fidanzato durante una lite.
I due stavano viaggiando su un camion quando la donna ha afferrato la pistola e gli ha sparato. Davanti ai giudici ha rivelato di aver agito per legittima difesa. «Non era la prima volta che mi picchiava - ha raccontato Elizabeth - Mi aveva afferrato per i capelli e aveva minacciato di uccidermi.
A quel punto sono scappata in strada, ma prima ho afferrato la pistola e gli ho sparato attraverso il parabrezza. Non avevo mirato a lui, l’ho colpito per errore. Non volevo ucciderlo».
L’uomo si è trascinato in strada e alcuni testimoni si sono fermati per soccorrerlo. Un uomo ha afferrato un cellulare e ha filmato Larry che, alla domanda su chi fosse stato, ha risposto: «Elizabeth Taylor... Vive a Cooks Lake Road».
La donna, nel frattempo, era corsa a casa del figlio e gli ha detto: «Sono nei guai». L’uomo, che ha testimoniato nel processo, ha avvalorato la tesi della madre sulle violenze subite: «Aveva un occhio nero, guance gonfie e il naso che sanguinava». Elizabeth, accusata di omicidio di primo grado, si è dichiarata non colpevole. In caso di condanna rischia l’ergastolo.
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