LENTA GIUSTIZIA - UN GIUDICE IMPIEGA 16 (SEDICI) MESI PER SCRIVERE UNA SENTENZA DI 7 PAGINE DI ASSOLUZIONE - LE PAROLE IMPRESSE NEI FOGLI SONO IN TOTALE 3829. PERTANTO SONO STATE VERGATE OGNI GIORNO QUASI OTTO PAROLE. DI QUESTE PERÒ BEN 1291 PAROLE SONO "UN COPIA E INCOLLA" DEI CAPI D'IMPUTAZIONE 

-

Condividi questo articolo


 

Giulio De Santis per il Corriere della Sera

 

magistrati magistrati

Sedici mesi per scrivere le sette pagine delle motivazioni di una sentenza di assoluzione. A rimanere con il fiato sospeso oltre un anno per conoscere le ragioni della sua innocenza è stato A. R., funzionario dell' Agenzia del Demanio, assolto nell' aprile del 2016 «perché il fatto non sussiste» dall' accusa di aver assunto presso l' ente cinque persone senza il rispetto delle procedure, esattamente tra il 2005 e il 2012. Il collegio giudicante è stato impegnato da allora a stendere il testo: l' estensore delle sette pagine delle motivazioni è stato lo stesso presidente.

 

magistrati magistrati

La lettura del dispositivo era avvenuta il primo aprile dello scorso anno, giorno in cui fu dichiarato che le motivazioni sarebbero state depositate in cancelleria due mesi dopo.

 

E invece la consegna è avvenuta il 26 luglio del 2017, con un ritardo di 427 giorni rispetto a quanto garantito. «Il limite indicato non era perentorio, però abbiamo fatto continue istanze per il deposito nei tempi previsti - dice l' avvocato Gian Paolo Stanizzi, difensore di una parte civile -. Ci sono problemi nel sollecitare l' appello. E se in secondo grado si ribaltasse l' esito, scatterebbe la prescrizione».

 

anm associazione nazionale magistrati N anm associazione nazionale magistrati N

La vicenda ha riguardato la contrattualizzazione, senza bandi pubblici, all' interno dell' ente di cinque aspiranti candidati. Durante il dibattimento, cominciato il 27 marzo del 2015 - e quindi durato soltanto dodici mesi - è emersa la correttezza delle procedure adottate da A.R., come dirigente (ancora in carica) delle risorse umane, per le assunzioni a tempo indeterminato di cinque impiegati.

 

AGENZIA DEL DEMANIO AGENZIA DEL DEMANIO

Dal momento della fine del processo, il collegio è sembrato cadere in un blackout che i numeri raccontano meglio di ogni spiegazione. Sette pagine redatte in sedici mesi significa che ogni mese l' estensore ha scritto meno di mezza pagina.

 

Le parole impresse nei fogli sono in totale 3829. Pertanto sono state vergate ogni giorno quasi otto parole. Di queste però ben 1291 parole sono «un copia e incolla» dei capi d' imputazione - operazione rituale in tutte le sentenze - formulati dal pm e del decreto che dispone il giudizio redatto dal gip.

 

Pertanto sono 2533 le vere parole attribuibili al giudice estensore. Utilizzate per spiegare che l' Agenzia del Demanio è un «ente pubblico economico» e come tale «può procedere all' assunzione diretta di tutti i lavoratori per qualsiasi tipologia di rapporto di lavoro».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….