Aveva ordito un piano apparentemente perfetto. Aveva detto alla famiglia di aver vinto un viaggio premio a Dubai grazie a un concorso di bellezza e che sarebbe partita con un'amica. Giusto qualche giorno per poi tornare alla sua vita a Mosca.
Ma il castello di menzogne che Anna Feschenko, 17 anni, aveva costruito era destinato a franare: da mesi aveva deciso di intrecciare i fili della sua esistenza con quella del fruttuoso giro della prostituzione. La ragazza, infatti, voleva andare a Dubai per vendere la sua verginità a un ricco emiro per oltre 10mila dollari e qualche regalo di lusso. Un segreto destinato a non rimanere a lungo nell'ombra.
A giugno la reginetta di bellezza aveva partecipato al concorso di “Miss Mosca” aggiudicandosi il secondo posto: in base a quanto raccontato dalla ragazza, il premio prevedeva un viaggio di alcuni giorni a Dubai.
Un'esperienza imperdibile che Anna aveva deciso di condividere con la sua amica Ekaterina K., 19 anni. Ma dietro quella partenza si nascondeva ben altro: Anna, secondo quanto riferisce la polizia russa, si era messa in contatto on line con alcuni uomini che organizzano il giro di escort e accompagnatrici nella città araba.
A Ekaterina sono bastati pochi giorni per capire che quella vacanza non era solo un viaggio di piacere: sconvolta e spaventata dal progetto di Anna, la ragazza è ripartita lasciando l'amica al suo destino. Da quel momento in poi, i genitori della "reginetta" hanno affrontato mesi di attesa, incertezze e paura per le sorti di quella figlia che sembrava essersi volatilizzata.
«Anna mi ha invitato ad andare a Dubai con un viaggio pagato dal concorso Miss Mosca. O almeno così mi aveva raccontato - ha detto Ekaterina a Life.ru – Dopo due giorni ho capito perché eravamo lì e abbiamo litigato. Io non avevo intenzione di rimanere e lei mi ha chiesto di andarmene e di lasciarla sola».
I genitori di Ekaterina, che avvertiti dalla figlia sono volati a Dubai per riportarla a casa, hanno informato la madre di Anna che si è immediatamente rivolta alla polizia russa. «Credo che la sua famiglia avesse il diritto di sapere – ha continuato la ragazza –
Negli Emirati Arabi Uniti le vergini sono molto richieste e credo che Anna si sia semplicemente fatta suggestionare dalla quantità di denaro che avrebbe potuto guadagnare. Dopo aver lasciato l'albergo è andata a vivere con altre due ragazze dell'est che lavorano come accompagnatrici».
Ora, dopo mesi di incertezze e paure per la sua famiglia, Anna è tornata a Mosca. A un'amica ha raccontato di aver fatto tutto per pagare le tasse universitarie. Ma non saranno queste poche parole a salvarla dalla gogna mediatica e familiare che la aspetta.